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COLONNA (RM) – Per la terza stagione consecutiva sarà al timone della prima squadra del settore calcio della Ssd Colonna. Luca Esuperanzi è ormai legato a doppio filo all’ambiente visto che, alla striscia in corso, bisogna aggiungere altri tre anni trascorsi a Colonna prima di provare altre esperienze e poi tornare “a casa”. La sua Seconda categoria si sta allenando dallo scorso 28 agosto per arrivare pronta all’inizio della stagione. «L’anno scorso terminammo il campionato a metà classifica, l’obiettivo dev’essere quello di migliorarsi» dice Esuperanzi. Il gruppo non ha subito grosse modifiche rispetto a quello della passata annata. «Avevamo una squadra giovane e porteremo avanti questo tipo di filosofia. In Prima o Seconda categoria ci si affida spesso a “volponi” o gente che un “curriculum” alle spalle, ma personalmente non ho mai avuto paura di lanciare ragazzi senza grandi esperienze e penso che questo possa avere anche dei vantaggi: spesso i giovani sono più propensi al sacrificio durante gli allenamenti (non a caso anche quest’anno la prima squadra del Colonna sosterrà tre sedute a settimana, ndr) e hanno una “fame” e un entusiasmo maggiori nell’affrontare questo genere di campionati. Credo che la loro crescita non dipenda molto dal tipo di categoria che affrontano, ma dalla voglia di migliorare che dimostrano individualmente». Il Colonna è stato inserito nel girone G. «Era quello che ci aspettavamo e ricalca grosso modo quello della scorsa stagione» sottolinea Esuperanzi che sarà affiancato dal preparatore atletico Giacomo Perno e (come tutto il club) potrà contare sulla collaborazione della Scuola portieri Imparando. L’allenatore della Seconda categoria conclude parlando della rivoluzione societaria che ha quasi totalmente cambiato il volto dirigenziale della Ssd Colonna. «Ho notato sin da subito un grosso salto di qualità – spiega Esuperanzi – Sono arrivate persone competenti e con tante idee, basti vedere il netto cambio di passo che c’è già stato per il settore giovanile agonistico e la Scuola calcio».
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