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DISCARICA MAGLIANO ROMANO: UN CORO DI NO DA PARTE DEI SINDACI DELL'AREA

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Tempo di lettura 2 minuti Ercole Turchi, Sindaco di Magliano Romano, ha letto e spiegato ai colleghi le principali criticità riscontrate dal tecnico incaricato.

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Redazione

Fiano Romano  – Si è con conclusa alle 20:00 di mercoledì, la Conferenza dei Sindaci dell’Area Tiberina Flaminia Cassia, presso l’Aula Consiliare del Comune di Castelnuovo di Porto. Tra i presenti molti cittadini, alcuni membri del Comitato NO Discarica Magliano Romano, alcuni giornalisti.
In apertura dei lavori Ottorino Ferilli presidente della Conferenza, ha gentilmente invitato il pubblico presente ad eleggere dei rappresentanti, così come accaduto nella precedenteconferenza tenutasi a Fiano Romano il 18 settembre, al fine di permettere alla Conferenza –seduta non pubblica ma di confronto e di lavoro tra i Sindaci – di poter analizzare, nel dettaglio, la documentazione tecnico- legale pervenuta nelle ultime ore. Il confronto tra i Sindaci è durato dalle 17:00 fino alle 19:30. Ogni Sindaco, alla luce dei pareri prodotti, sia nel merito tecnico sia nel merito giuridico e legale, ha espresso la propria opinione sulla richiesta di riclassificazione.  Ercole Turchi, Sindaco di Magliano Romano, ha letto e spiegato ai colleghi le principali criticità riscontrate dal tecnico incaricato.
Di seguito le 8 criticità prese in esame:
•    Distanza della discarica inferiore a 1 km dal centro abitato
•    Distanza della discarica da funzioni sensibili
•    Ubicazione della discarica in aree agricole di particolare pregio
•    Ubicazione della discarica nel paesaggio naturale di continuità
•    Prossimità della discarica al Parco Regionale del Veio (fattore di attenzione progettuale)
•    Prossimità della discarica al bene paesaggistico della Valle del Treja (fattore di attenzione progettuale)
•    Vicinanza con numerosi punti di approvvigionamento idrico (sorgenti attici e pozzo comunale) e aree di ricarica della falda acquifera

Inoltre,  il P.U.C.G adottato nel 2012, prevede espansione residenziale a distanza inferiore a 500 metri e il sito in questione per la riclassificazione è l’unica zona in cui si può ragionevolmente ipotizzare uno sviluppo urbanistico comunale compatibile con l’ambiente.
Alla luce dei fatti e delle osservazioni presentate, la Conferenza si è espressa all’unanimità dei presenti, manifestando la propria NETTA contrarietà alla riclassificazione della discarica.
Così l’accordo preso: ogni Sindaco membro della Conferenza, porterà in Consiglio Comunale la posizione adottata ufficialmente dalla Conferenza dei Sindaci con le osservazioni sopracitate .
Il Presidente ha aperto, al termine dei lavori, pubblicamente la seduta per la fase di lettura del verbale. Ha ringraziato i Colleghi per il lavoro svolto, per il confronto responsabile intercorso in queste settimane, e ha sottolineato il buon lavoro svolto dai cittadini e movimenti che hanno partecipato in queste settimane al confronto con precise osservazioni e non mere prese di posizioni.

"La forza di questa Conferenza è sempre stata l’unità, al di là dei colori politici di ogni membro, e quando riesce concretamente a farsi portavoce delle preoccupazioni e della paure dei cittadini è sempre un valore aggiunto al nostro lavoro quotidiano, per questo ringrazio ogni singolo collega, che nonostante le attività amministrative, politiche ed urgenti relative al proprio mandato, si è fatto carico del problema di Magliano Romano trattandolo come proprio” ha dichiarato Ottorino Ferilli e ha concluso dicendo  “la posizione della Conferenza di oggi sarà trasmessa agli organi istituzionali competenti, già coinvolti, e sono certo del fatto che avrà un peso rilevante ai fini delle prossime decisioni”

I Sindaci presenti: Marco Commissari (Morlupo), Sergio Celestino (Formello), Marinella Ricceri (Riano), Francesco Mazzei (Campagnano), Fabio Di Lorenzi (Rignano Flaminio), Fabio Stefoni (Castelnuovo di Porto), Ottorino Ferilli (Fiano Romano), Tommaso Luzzi (Sacrofano), Angelo Mancinelli (Mazzano Romano), Sergio Menichelli (Sant'Oreste), Enzo De Santis (Ponzano Romano).
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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