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Roma

ANGUILLARA: CONFRONTO TRA "VICINI DI CASA", TASI ALLE STELLE

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Tempo di lettura 2 minutiRenzi: “Ci sono sindaci più bravi che riescono a mantenere un’aliquota più bassa, e sindaci meno bravi che metteranno aliquote più alte”.

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di Silvio Rossi

Anguillara (RM) – In questi giorni i Comuni che ancora non avevano deliberato in merito alla Tasi, hanno dovuto indicare le aliquote applicate e le eventuali detrazioni da calcolare sulla rata prevista.
La Tasi sostituisce l’Imu, per le abitazioni principali, escluse le dimore di lusso (accatastate con categorie A/1, A/8 e A/9). La normativa nazionale prevede un’aliquota massima di 2,5 per mille, che può essere elevata fino a 3,3 per mille se nella delibera sono previste forme di detrazione.

Tutti i comuni hanno dovuto affrontare quindi il problema di dare un valore alle tasse da applicare ai propri cittadini, cifra variabile in funzione delle spese comunali e di possibili altri introiti.

Le scelte delle varie amministrazioni sono state diverse, determinate dalle spese da coprire col tributo, dall’efficienza della macchina amministrativa, dalle scelte che i sindaci e le rispettive squadre. Anche il premier Renzi, nell’intervista che ha aperto la stagione di Porta a Porta, martedì 9 settembre, a seguito di una domanda del conduttore, ha affermato: “Ci sono sindaci più bravi che riescono a mantenere un’aliquota più bassa, e sindaci meno bravi che metteranno aliquote più alte”.

Ci chiediamo quindi, nel nostro territorio chi sono i sindaci più e chi i meno bravi? Come facciamo a verificarlo? Semplice, basta applicare le delibere dei vari Comuni, con un paio di esempi pratici. I casi previsti sono una casa con rendita catastale di 500 euro, abitata da una coppia senza figli, e una casa più grande, con rendita di 1.000 euro, e due figli sotto i 26 anni.

Abbiamo preso in considerazione i comuni intorno al lago di Bracciano, comprendendo Formello e Campagnano, per arrivare al litorale con Cerveteri e Ladispoli. Le aliquote base sono 1,50 per mille a Oriolo Romano, 2,50 per mille nei casi di Bracciano, Manziana, Canale Monterano, Ladispoli e Campagnano, e del 3,3 per mille a Cerveteri, Anguillara e Formello.

Non bisogna però soffermarsi solamente sulla percentuale applicata perché, specialmente nel caso delle aliquote più alte, l’applicazione delle detrazioni può determinare un’imposta netta più bassa rispetto a un altro comune che apparentemente sembrerebbe far pagare meno.

Nella prima ipotesi (casa più piccola senza figli), l’applicazione di una forte detrazione rende praticamente uguali le tasse nette pagate a Oriolo e Cerveteri (126-127 euro), un cittadino di Formello pagherebbe trenta euro in più, la maggior parte degli altri comuni applicano una tassa netta di 210 euro, mentre ad Anguillara Sabazia la tassa raggiunge l’astronomica cifra di 277 euro (!), ben oltre il doppio di quanto pagano i cittadini di Oriolo e Cerveteri.

Nella seconda ipotesi (casa più grande e due figli) Oriolo si mantiene il comune più virtuoso (252 euro), pagano una cifra vicina ai 400 euro tutti gli altri comuni, eccetto Anguillara Sabazia, che si conferma l’ente più esoso, chiedendo ai suoi cittadini un esborso di oltre 500 euro.

Nel confronto tra i comuni interessati quindi, se andiamo a contestualizzare le parole del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il sindaco più bravo risulta essere Graziella Lombi, prima cittadina di Oriolo Romano, mentre il cappello con le orecchie d’asino, col quale venivano umiliati gli scolari meno capaci nello studio, deve essere posto sulla testa di Francesco Pizzorno, sindaco di Anguillara Sabazia, che nel calcolo del tributo è colui che chiede ai suoi cittadini la tariffa più alta.