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Roma

ANGUILLARA, ACQUA PUBBLICA: BOLLETTE PAZZE E TARIFFE SALATE

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Tempo di lettura 4 minuti Bollette a confronto: L'acqua di Anguillara non è la meno cara del comprensorio.

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di Silvio Rossi

Anguillara Sabazia (RM) – Non sono solo le analisi e la mancanza di comunicazione, così come evidenziato nell’ articolo dello scorso 17 agosto [ ANGUILLARA, ARSENICO A PONTON DELL’ELCE: TRA VALORI SCHIZOFRENICI E INTERVENTI LUMACA RISPOSTE CHE “FANNO ACQUA” ]  a far preoccupare la cittadinanza.
Nel mese scorso sono state consegnate le bollette per il 2014, che riportano un consumo presunto dall’ultima lettura (effettuata nel mese di novembre 2013) fino al 31 dicembre 2014!
L’attribuzione di consumi presunti è una pratica che in numerose occasioni è stata condannata dai Tribunali Amministrativi Regionali. Nel caso di Anguillara inoltre la presunzione di consumo, che è considerata illegittima, anche se il periodo per cui viene chiesto il consumo non verificato è trascorso, risulta particolarmente indigesto agli utenti, perché viene chiesto di pagare in anticipo un consumo futuro presunto.

È stata la Cassazione nel 2007 a dire che “in difetto di rilevazione del consumo effettivo, non sia comunque consentito in materia far ricorso a criteri di consumo presuntivo […]”, e numerose altre sentenze hanno condannato i gestori che hanno emanato bollette senza un preventivo accertamento del reale consumo degli utenti.
Ad esempio nel 2009 il Tribunale di Nocera Inferiore affermava “All’uopo s’osserva che i Comuni nella gestione del servizio per la distribuzione dell’acqua potabile, non possono determinare il canone, avente natura di corrispettivo reso, sulla base dei consumi presuntivi in quanto possono richiedere il pagamento solo per l’acqua effettivamente erogata”.

Non da meno il Giudice di Pace di Nuoro, nel 2011, a seguito di un ricorso di un cittadino contro un gestore ha dichiarato: «Abbanoa non può determinare il canone sulla base di consumi presunti. È illegittimo. Deve chiedere il pagamento solo per l'acqua che ha effettivamente erogato e non per consumi non effettuati».
Identiche sentenze sono state emesse a Patti (ME), Agrigento, Castellammare del Golfo.

Ci chiediamo a questo punto: perché il Comune di Anguillara Sabazia emette le bollette utilizzando un criterio già dichiarato più volte illegittimo da tutti i gradi della Magistratura, a rischio di veder accolto qualche ricorso dei cittadini, per poi trovarsi nel caso in grave difficoltà? Sindaco e Assessore sono così fiduciosi che i cittadini di Anguillara siano così benevoli nei loro confronti da non utilizzare questo strumento per evitare di mettere in difficoltà il Comune?

Rifacendoci alla sentenza della Cassazione del 2007 già citata, la stessa indica come: “Quanto al nolo del contatore e al relativo canone, osserva la Corte che il giudice di pace ha affermato che esso ha costituito un aggeggio che ha ingombrato la casa dell'utente senza che svolgesse alcuna funzione né per l'utente, né per il Comune”, per cui, non effettuando il Comune almeno due letture l’anno, sono illegittimi anche i 60 euro di “quota fissa” chiesti da Anguillara.
E proprio la quota fissa è un’altra voce che è maldigerita dai cittadini di Anguillara. Infatti, questo ulteriore balzello smentisce alcuni esponenti della giunta locale, che si vantavano sui social network di avere le tariffe più basse rispetto ai paesi vicini. Le tariffe, come prezzo al metro cubo, in effetti sono basse, ma se a queste si aggiunge una quota fissa esagerata, il prezzo finale pagato dai cittadini (che non guardano le tabelle al metro quadro, ma quanto esce realmente dalle proprie tasche) è più alto di altre realtà simili.

Facendo il confronto con Bracciano, che nominalmente ha delle tariffe più alte, si può notare come sotto il castello Orsini un cittadino che consuma 40 metri cubi l’anno paga 40 euro contro i 77 di Anguillara, una famiglia che consuma 100 metri cubi l’anno paga 87 euro contro 117, chi consuma invece 500 metri cubi l’anno paga 640 euro a Bracciano, e 100 euro in più nella cittadina vicina di Anguillara. Questo perché Anguillara Sabazia ha in bolletta una quota fissa (per il contatore, o forse per l’onore di essere allacciati all’acquedotto cittadino?) di 60 euro, contro gli 8,21 di Bracciano. Facendo una piccola indagine abbiamo scoperto come le quote fisse che tutti i gestori fanno pagare in genere sono dell’ordine della decina di euro l’anno, al massimo 22. Perché ad Anguillara Sabazia si paga una quota fissa (non corrispondente ad alcun consumo) così alta?
La storia delle tariffe somiglia a quelle pubblicità che propongono prestiti a tasso nominale zero, salvo scoprire in seguito che il TAEG (che corrisponde a quanto effettivamente paga l’utente) è oltre il 20%.

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Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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