Connect with us

Rieti

AMATRICE, RICONVERSIONE OSPEDALE GRIFONI: BYE BYE NICOLA ZINGARETTI

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 4 minuti Amatrice fino al 1927 faceva parte della provincia dell'Aquila, in Abruzzo. Poi con la creazione della provincia di Rieti, la città entrò a far parte dell'alto Lazio.

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

di Alberto De Marchis

Amatrice (RI) – Mancano poche ore al Consiglio comunale straordinario aperto a tutta la cittadinanza dove verrà discussa la proposta di indire un referendum popolare finalizzato ad uscire dalla Regione Lazio.

Mercoledì 20 agosto alle ore 21.00 presso il centro culturale S. Giuseppe di Amatrice, qualora i due terzi del Consiglio approvi, la parola passerà ai cittadini e la scelta potrebbe ricadere sulla Regione Abruzzo. Ricordiamo in questo frangente che Amatrice fino al 1927 faceva parte della provincia dell'Aquila, in Abruzzo. Poi  con la creazione della provincia di Rieti, la città entrò a far parte dell'alto Lazio.

Al centro della vicenda l’ospedale Grifoni di Amatrice che secondo quanto previsto dall’emanando decreto regionale del commissario ad acta per la Salute Nicola Zingaretti trasformerà la struttura da ospedale in casa della salute.

“Una regione che considera presidio ospedaliero in ‘area disagiata’ quello di Monterotondo, Bracciano, Subiaco e non quello di Amatrice non ci rappresenta più!” Ha tuonato Sergio Pirozzi sindaco di Amatrice annunciando la volontà di voler uscire dalla Regione Lazio. Il sindaco di Amatrice ha poi proseguito: “Ora basta, noi ce ne andiamo! Siete tutti invitati a partecipare al Consiglio comunale in sessione straordinaria il giorno 20 agosto 2014, alle ore 21, presso il centro culturale s. Giuseppe. All’ordine del giorno: indizione di referendum consultivo per uscire dalla Regione lazio”.

Sulla vicenda è intervenuto il consigliere regionale FI Adriano Palozzi: “Quanto sta accadendo intorno all’ospedale di Amatrice è l’esatta dimostrazione dell’inefficienza amministrativa del centrosinistra regionale in materia sanitaria, che promette e non mantiene.” Palozzi ha proseguito nelle dichiarazioni facendo esplicito riferimento al decreto della ex presidente regionale Renata Polverini: “Il sostanziale depotenziamento del presidio Grifoni, previsto dai piani operativi del presidente Nicola Zingaretti rispetto al decreto polveriniano non assicura tutta quella serie di servizi minimi, fortementi richiesti dalla comunità locale. Quello che fa rimanere perlomeno perplessi è la doppia faccia del commissario ad acta, che a parole garantisce di tenere nella dovuta considerazione le peculiarità e i bisogni del territorio, ma a giochi fatti sminuisce l’importante ruolo del Grifoni. Che, come ricorda giustamente il Comune di Amatrice, detiene una serie di caratteristiche oggettive e misurabili: l'altitudine, la distanza di 70 km dal nosocomio di Rieti, la classificazione in zona sismica 1, e il territorio ad elevata utenza turistica. Auspico un passo indietro da parte di Zingaretti, attraverso una più attenta rimodulazione della bozza di decreto sanitario”.

Il Governatore della Regione Lazio e Commissario ad acta per la Salute Nicola Zingaretti sul sito ufficiale dell’Ente regionale spiega che: “Per superare la stagione dei tagli indiscriminati, degli sprechi e dei disservizi bisogna prima di tutto riformare radicalmente il sistema di governo della sanità: ciò significa semplificare, potenziare gli strumenti di programmazione, di controllo e di valutazione e privilegiare un corretto utilizzo delle risorse e del personale, affermando la cultura del merito e della trasparenza. È da qui che siamo partiti, per dare al Lazio un nuovo sistema della salute capace di coniugare l’aumento dell’efficienza con il potenziamento della qualità delle cure e dell’assistenza ai cittadini.” Sempre dal sito ufficiale della Regione Lazio viene spiegato che: "Il sistema sanitario regionale sta facendo un passo in avanti verso il superamento dello squilibrio tra centro e periferia attraverso le case della salute, strutture dove i cittadini potranno recarsi per le esigenze più immediate di cura, un nuovo modo di fare sanità e integrazione socio-sanitaria. Nel Lazio, saranno 48, una in ogni distretto socio sanitario di cui 15 a Roma, una per Municipio, e 33 nelle province del territorio. Saranno l’alternativa alle file in Pronto soccorso, uno strumento per combattere l’impoverimento della sanità prodotto dalle chiusure di reparti, servizi e ospedali, consumate in questi anni. Poi ci sarà l’integrazione con i servizi sociali. Le famiglie riceveranno assistenza in un solo posto, senza dover bussare a mille porte diverse come accade ancora oggi. Abbiamo avviato il tavolo di confronto con i medici della medicina generale per costruire un sistema sanitario capillarmente diffuso e più vicino ai cittadini e migliorare i servizi diretti agli utenti. Abbiamo semplificato le procedure per realizzare studi medici associati e in questo modo abbiamo restituito serenità agli oltre 5000 professionisti tra medici di medicina generale e pediatri di base che ogni giorno operano nella nostra regione."

Intanto in questo momento di polemiche e reazioni politiche ed istituzionali, brucia agli amatriciani il fatto di non aver ottenuto lo stato di area disagiata che gli avrebbe permesso di mantenere in vita un presidio ospedaliero fondamentale per l'intera area, così come invece è stato consentito ai comuni di: Bracciano, Monterotondo e Subiaco. E' troppo tardi per fare qualcosa?

 

LEGGI ANCHE:

16/08/2014 AMATRICE, COMUNE SUL PIEDE DI GUERRA: NO OSPEDALE, NO REGIONE LAZIO.

 14/08/2014 AMATRICE, OSPEDALE GRIFONI: LA SOLIDARIETA' DEL CONSIGLIERE REGIONALE ADRIANO PALOZZI

 13/08/2014 AMATRICE, BOZZA DECRETO ZINGARETTI SU OSPEDALE GRIFONI: NESSUN RICONOSCIMENTO DELLO STATUS DI PRESIDIO DI AREA DISAGIATA


Cronaca

Passo Corese, botte da orni all’interno di un bar: tre ragazzi denunciati per rissa

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Denunciati per rissa, dai Carabinieri della Stazione di Passo Corese, tre ragazzi di cittadinanza straniera che mentre si trovavano all’esterno di un noto e frequentato bar di Passo Corese, hanno improvvisamente iniziato a litigare, colpendosi violentemente a vicenda, creando sgomento e paura tra le altre persone presenti all’interno del locale.
 
Il proprietario dell’esercizio commerciale, vista la situazione di pericolo venutasi a creare, ha segnalato l’accaduto alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, per il tramite del Numero Unico di Emergenza 112, chiedendo un immediato intervento di una pattuglia.
 
I militari prontamente accorsi hanno dapprima sedato, con non poche difficoltà, la violenta lite in corso e riportato la calma tra i presenti. Hanno poi proceduto ad identificare le tre persone coinvolte nella rissa, scaturita, stando ai primi accertamenti, per futili motivi.
 
I giovani sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica e dovranno ora rispondere del reato di rissa.
Privo di virus.www.avast.com

Continua a leggere

Rieti

Rieti, controlli lavori terremoto del 2016: sospeso un cantiere ad Accumoli

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, unitamente a
quelli della Stazione di Accumoli, hanno effettuato mirati controlli all’interno
di alcuni cantieri presenti nei Comuni interessati dal sisma del 2016, volti a
verificare il rispetto delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e della
regolare instaurazione dei rapporti di impiego.
Nel corso delle attività, in un cantiere edile di Accumoli, sono state riscontrate
inadempienze da parte dei rispettivi datori di lavoro e del coordinatore della
sicurezza in relazione al mancato rispetto delle prescrizioni previste dalla
normativa vigente al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori.
È stata accertata l’omessa installazione di adeguate opere provvisionali al
fine di prevenire la caduta dall’alto dei lavoratori o di altri oggetti. Gli operai,
tra l’altro, sono stati trovati a lavorare nonostante le condizioni atmosferiche
particolarmente avverse.
Sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti
tre persone ed è stata disposta l’immediata sospensione del cantiere
interessato, in ottemperanza a quanto previsto dal Testo Unico sulla salute e
la sicurezza nei luoghi di lavoro. La revoca di tale misura sarà ammissibile
solo ad avvenuta regolarizzazione delle mancanze riscontrate e previo
pagamento delle sanzioni amministrative comminate per le violazioni
accertate, aventi un importo complessivo pari a circa 10.000 Euro.
I controlli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti proseguiranno
in modo serrato sul tutto il territorio della provincia reatina.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase
delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno
valutate dall’Autorità Giudiziaria.

Continua a leggere

Cronaca

Rieti, la centrale dello spaccio nei boschi di Castelfranco: arrestato spacciatore

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato un giovane cittadino marocchino per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno portato a conclusione una attività di indagine dalla quale era emerso che nell’area boschiva di Castelfranco, in prossimità del capoluogo reatino, veniva attuata una attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di alcuni cittadini magrebini, dimoranti in quell’area all’interno di tende e giacigli di fortuna, che avrebbero rifornito numerosi tossicodipendenti reatini e dei comuni limitrofi.
 
Gli Agenti della Questura di Rieti, con il supporto di una unità cinofila di Ladispoli, appositamente richiesta, hanno quindi fatto ingresso nella fitta vegetazione accertando la presenza di un giovane magrebino armato di roncola e con un passamontagna calzato alla fronte.
 
Il giovane è stato immediatamente immobilizzato e sottoposto a perquisizione personale.
 
In suo possesso sono stati trovati 17 involucri in plastica contenenti complessivamente 20 grammi di cocaina, 14 involucri contenenti complessivamente 20 grammi di eroina, nonché la somma di 150,00 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività illecita posta in essere dall’uomo.
 
La successiva complessa attività di perlustrazione dell’area circostante, particolarmente impervia, ha consentito agli Agenti della Polizia di Stato di rintracciare il giaciglio di fortuna, presumibilmente utilizzato dall’uomo e dai suoi ignoti complici come punto di riparo in attesa dei consumatori, all’interno del quale è stata rinvenuta un’ascia, un bilancino di precisione perfettamente funzionante ed altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi da spacciare.
 
Inoltre, nei pressi, in una tenda con all’interno effetti letterecci appartenenti a più persone, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 2.500 euro in contanti ed un panetto di 100 grammi di hashish, sepolto nei pressi del piccolo giaciglio, rinvenuto dall’unità cinofila.
 
Lo straniero, privo di documenti di identità, è stato identificato a seguito di fotosegnalamento. Si tratta di un cittadino marocchino, irregolarmente soggiornante in Italia, dove era giunto nel novembre del 2021 sbarcando clandestinamente a Lampedusa.
 
L’uomo è stato arrestato e portato al carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti