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Redazione
Ciampino (RM) – "La Città in Comune, come più volte espresso, considera il PRINT Ciampino un progetto dannoso per la città di Ciampino e funzionale esclusivamente agli interessi del Sig. Cavicchi. Questo progetto infatti prevede lo sviluppo di un’area che già presenta 62 abusi, dichiarati non sanabili dal Comune di Roma e per i quali sono state emesse ordinanze di demolizione, in cambio di ‘riqualificazioni di parti del territorio urbano e della creazione di opere pubbliche’ assolutamente non funzionali al tessuto urbano della nostra città e dell’area di Morena/Gregna. Inoltre questo piano si inserisce in un parte del territorio già martoriato dalla cementificazione sregolata e insensata, completamente fuori legge data la vicinanza con l'aeroporto". Così dichiara Alessandro Porchetta di La Città in Comune attravesro una nota – Noi esprimiamo la nostra assoluta contrarietà – prosegue la nota – all’uso di questo strumento urbanistico (la cosiddetta urbanistica contrattata) che a Roma ha SEMPRE visto soccombere l'interesse pubblico collettivo. Molte aree del territorio di Roma e dei comuni dell'area metropolitana sono state oggetto di interventi del privato con richieste di opere pubbliche irrisorie o rimaste irrealizzate. I risultati sono stati spesso quelli di avere edilizia residenziale e commerciale senza servizi, collegamenti di trasporto pubblico, molta parte di invenduto, territori destinati al degrado e costi enormi per la collettività per il suo risanamento. Riteniamo che la proposta in esame rientri pienamente in questa valutazione. Non accettiamo la logica della diminuzione del danno che è invece emersa dal documento sottoscritto in Consiglio Comunale da tutta la maggioranza e dall’opposizione (M5S compreso) nel quale sostanzialmente si afferma che il Comune deve essere invitato ai tavoli di partecipazione (e i cittadini? E le realtà territoriali di settore, vedi commercio?) e si dà indicazione di presentare delle osservazioni al piano finalizzate ‘a ridurre l’impatto sulle ricadute socio economiche del tessuto produttivo’. – Porchetta prosegue – Questo è uno specchietto per le allodole! Bisogna contrastare questo progetto con tutti gli strumenti a disposizione in quanto sono evidenti i numerosi errori di carattere tecnico-amministrativo susseguitesi nel corso del tempo. Per questo abbiamo presentato altre osservazioni al piano con l’obiettivo di fermare questo scempio e rimettere al centro la pubblica utilità agli interessi di chi specula e saccheggia i nostri territori. – La nota conclude – Proseguiremo la battaglia anche con altri mezzi che discuteremo con i cittadini e con quei settori sociali e produttivi potenzialmente più colpiti da questo progetto".
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