Connect with us

Roma

NEMI: TRA CORSI E RI-CORSI “SCHIZOFRENICI” GLI UNICI A “BALLARE” SONO GLI AVVOCATI DI CORTE

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 5 minuti E sale il conto dei legali impegnati a difendere l’Ente in questioni in odore di interesse privato.

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 5 minuti
image_pdfimage_print

di Angelo Parca

Nemi (RM) – Altre dinamiche strane interessano il comune di Nemi nell’ambito del naufragato, almeno per il momento, piano Integrato i Corsi: prima il Comune propone un ricorso al Tar per contrastare i “no” degli Enti sovracomunali e poi lo ritira ma al contempo avvalora un ricorso al presidente della Repubblica.
Quanti soldi vengono spesi per questi contenziosi? Ricordiamo ancora quando in una delle tante sedute di consiglio comunale il consigliere, ex aspirante presidente del consiglio Comunale Giovanni Libanori e a breve anche ex consigliere di amministrazione Cotral, diceva che a differenza delle precedenti amministrazioni, la Giunta di Alberto Bertucci avrebbe vietato i contenziosi: “perché noi cerchiamo di parlare e non di mettere avvocati e spendere i soldi dei cittadini” così disse, pressappoco.

Eppure dopo i soldi spesi per mettere come difensore l’avvocato Piccinni per difendersi dal ricorso del proprietario di Pentima Pizzuta Cavaterra, circa 3.800 euro, si dà un altro incarico di ricorrere al Tar e nel contempo qualche giorno dopo, insieme ai privati, l’Ente ricorre per poter realizzare il piano integrato ai Corsi persino a Giorgio Napolitano. Poi la prima rinuncia: lasciano perdere il Tar, lasciano in piedi il ricorso al Presidente della Repubblica e nel contempo danno mandato per un piano particolareggiato per le località Parco dei Lecci, Colombe e Corsi ma con riferimento, almeno per il momento, fato vuole, soltanto ai Corsi.

Che il piano B abbia fatto ritirare un dispendioso ricorso al Tar che avrebbe comunque, molto probabilmente, dato ragione ai vari dinieghi degli Enti sovracomunali tra cui Parco e Regione in prima fila? Di fatto, lo scorso 25 giugno 2014 il Tar Lazio ha ritenuto di non assumere nessuna decisione in merito al ricorso proposto dal Comune di Nemi nei confronti del Parco dei Castelli Romani, Ministero Per i Beni e Le Attivita' Culturali – Soprintendenza Beni Architett e Paesaggistici Provincie Roma Fr Ri e Vt, Asl 108 – Rm/H, Ministero Per i Beni e Le Attivita' Culturali – Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali, Provincia di Roma, Autorità di Bacino dei Fiumi Liri Garigliano e Volturno, Regione Lazio per il diniego di rilascio del nulla osta al programma integrato di intervento di iniziativa privata in località Corsi nel comune di Nemi nei confronti di Federica Cavaterra, Francesca Cavaterra, Renata Cavaterra, Salvatore Pomente, Nicola Di Battista, Soc Agricola il Podere A Rl.
E sale il conto dei legali impegnati a difendere l’Ente in questioni in odore di interesse privato. Perché l’Ente Comune non fa più attenzione a non scialacquare soldi in contenziosi? Questi sono soldi vivi che escono dalle casse di un piccolo Comune.

Ma sembrerebbe che gli interessi nel Paese delle fragole siano altri: compriamo il Castello e lo salviamo dal degrado? Affidiamo ai privati il cimitero? Intanto i cittadini riceveranno la mazzata Tasi in autunno, non hanno ancora potuto “godere” della rivoluzione dei rifiuti con l’avvio del “porta a porta” su tutto il territorio (Nemi è forse l’ultimo Comune del Lazio), si hanno computer nuovi in una scuola cantiere, l’emergenza parcheggi ancora non è risolta , i soldi per i contenziosi crescono, il territorio è in preda ad attacchi espansionistici e di lottizzazioni, i servizi essenziali come l’anagrafe gridano vendetta.

Intanto si elargiscono i ringraziamenti per la riuscita di una ottima Sagra delle Fragole e Mostra dei Fiori? Ci si è sicuramente persi la parte più bella. 

LEGGI ANCHE:


 

Gallery

Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

Continua a leggere

Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

Continua a leggere

Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti