Connect with us

Roma

CIAMPINO: LA CITTA' MERITA UN FUTURO MIGLIORE…

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 5 minuti
image_pdfimage_print

di Domenico Di Pietro

Ciampino (RM) – I cittadini di Ciampino alle ultime elezioni amministrative hanno confermato la fiducia al PD e alla coalizione di centro-sinistra guidata da Giovanni Terzulli. Il dato delle urne è sempre sovrano e indicativo della volontà degli elettori. Alla fine le urne parlano chiaro e le recriminazioni lasciano sempre il tempo che trovano. Le valutazioni che gli analisti e i politici possono fare successivamente spesso sono di parte o inutili. Altre volte, come nel caso di queste ultime amministrative ciampinesi, hanno qualche utilità soprattutto se si vogliono leggere in senso costruttivo e prospettico per cercare di dare un futuro migliore alla Città. In questo senso il dato elettorale a Ciampino parla di vincitori ma anche di cittadini insoddisfatti che bisogna cercare di accontentare offrendo un futuro migliore e una nuova narrazione.

La vittoria del PD e del centro-sinistra
A Ciampino i cittadini hanno confermato la fiducia al PD e al centro sinistra che era al governo, nonostante i problemi e per molti versi le difficoltà in cui versa la Città. Perché è successo questo? Probabilmente perché  le alternative non erano credibili. Forse anche perché le alternative erano divise. Molto probabilmente perché tutto sommato la classe dirigente PD è più strutturata in confronto ai competitori. Probabilmente per tutte queste ragioni.
Di fronte ad un PD compatto, nonostante le iniziali divisioni, si sono presentati diversi avversari che hanno raccolto il voto di chi non era stato soddisfatto dell’amministrazione PD- centrosinistra. Però Testa, Boccali, Sisti , Porchetta e Bartolucci non sono riusciti ad andare al governo della Città. In parte i candidati erano divisi, in parte probabilmente non sono risultati credibili per una nuova amministrazione della Città. Bisogna anche tenere presente che a Ciampino vi è anche una gran parte della Città che non partecipa alla vita pubblica o non si informa e il gioco si chiude. Vince alla fine chi dimostra maggiore organizzazione, più compattezza e si cala meglio nella realtà locale riuscendo anche a mascherare errori o carenze. “Semplicemente ciampinesi” per usare uno slogan rivelatosi alla fine vincente.
Il PD e il centro-sinistra ciampinese hanno forse goduto dell’effetto Renzi per superare indenni un periodo di difficoltà dovuto ai risultati amministrativi non eccellenti, ma sono stati avvantaggiati anche a nostro avviso, da un’ opposizione non convincente e che non è riuscita a dare un’alternativa credibile a tutta la Città. Qualche candidato Sindaco ha sbagliato clamorosamente la campagna elettorale e le alleanze, altri non erano proprio in grado di poter competere. Vedremo adesso se saranno bravi nel condurre un’opposizione, vigile e costruttiva. Capiremo se verranno fuori almeno dei leader capaci di fare opposizione convincente.
 

Bisogna leggere con attenzione il dato elettorale
Proprio su questo aspetto è interessante leggere con attenzione il dato elettorale. Infatti è vero che il PD e il centro-sinistra hanno vinto, ma in Città vi è ancora molta parte di elettorato che non ha condiviso le politiche della passata amministrazione. Il PD e il centro-sinistra con il nuovo Governo cittadino dovranno lavorare da subito con grande impegno ed attenzione per migliorare la Città che è attanagliata da mille problemi che vengono aggravati dalla difficile situazione che vive l’Italia.
Giovanni Terzulli e la sua maggioranza hanno ora una grande responsabilità di fronte alla Città. Cullarsi solo sulla vittoria elettorale sarebbe un grave errore. Ciampino ha un bisogno terribile di fatti concreti. Ha necessità di una svolta. Deve diventare una Città moderna che si scuote e viaggia sicura verso una vera qualità della vita.
I problemi sul tappeto fanno tremare i polsi e per risolverli a mio avviso serve la collaborazione di tutti. Servirà anche fare opposizione responsabile e non ottusa. Sarà necessaria la partecipazione di tutta la Città per fare in tempi brevi un vero e proprio salto di qualità ed arrivare alla tanto sbandierata Smart City che guarda alla modernità e all’innovazione. La politica dovrà lavorare per cercare di coinvolgere anche energie e persone che non fanno politica attiva ma che potrebbero essere molto utili per portare idee ed innovazione di processo.
Il PD e il centro-sinistra al Governo della Città potranno sfruttare la sinergia virtuosa con Governo Regionale, Nazionale e Comunità Europea. Dovranno dare subito dei segnali concreti in questo senso, perché i problemi della Città sono gravi e non possono più aspettare. Gli altri partiti in Città dovranno per molti versi riorganizzarsi e cercare anche delle sinergie per evitare di fare opposizione sterile e non informata.
 

Solo due problemi tra i tanti……
Ieri mi capitava di parlare della situazione del quartiere in cui vivo con alcuni conoscenti. Eravamo seduti in quello che viene pomposamente chiamato il “Parco della Folgarella”. Il “parco” è situato a pochi centinaia di metri dall’Aeroporto di Ciampino. Vi racconto di questo episodio, perché è per molti versi paradigmatico della situazione che vive la Città di Ciampino. I conoscenti usavano tutti il termine Parco, ma pare evidente che chiamare “Parco” quello della Folgarella è veramente una esagerazione. Si tratta ad essere buoni solo di una “squallida sterpaglia” dove è ubicata qualche panchina ammaccata e alcuni tristissimi giochi per bambini. Una sterpaglia circondata di qualche piccolo modesto immobile con scritte sui muri, recinzioni rotte e sporcizia. Il Parco vero è altra cosa. I miei cari conoscenti però oramai per abitudine lo chiamano pomposamente “Parco della Folgarella” e sembrano non farci caso. Del resto loro hanno sempre visto questo stato di cose. Sembra stranamente tutto normale. In questo caso il compito della politica e di una buona amministrazione è anche quello di ricominciare a chiamare le cose con il proprio nome e di ripristinare la normalità e la bellezza. Un parco deve essere un parco, mentre una sterpaglia resta una sterpaglia. Il politico e il buon amministratore devono prendersi a cuore anche queste questioni per far ripartire la Città già dalle piccole cose. La cura del verde, dei parchi, dei giochi per i bambini sono tra i fondamentali per il corretto vivere di una comunità. A Ciampino in questi anni tutto questo non costituisce la normalità. Abbiamo molto ancora da fare.
Il “Parco” della Folgarella è come dicevo sopra, molto vicino all’Aeroporto di Ciampino. Insieme al gruppo di conoscenti si parlava dell’organizzazione della festa del quartiere. Il tema era la festa e il divertimento che da li a pochi mesi si sarebbero dovuti organizzare proprio al “Parco”. Per non rovinare l’atmosfera non mi sono allora permesso di portare all’attenzione dei presenti anche il tema dell’inquinamento e dei dati preoccupanti che alcuni scienziati e medici avevano alcuni giorni addietro presentato a Ciampino in una riunione aperta alla cittadinanza. I tecnici hanno detto con molta chiarezza che a Ciampino i rischi per la salute sono altissimi e che ovviamente l’Aeroporto ha delle grandissime responsabilità.
Questo problema dovrebbe essere tutti i giorni al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica ciampinese, invece, sembra quasi si voglia rimuovere nella speranza che non accadrà mai nulla. Stiamo giocando purtroppo sulla pelle dei cittadini mettendo a grave rischio la salute. Scienziati e medici lo hanno detto con molta chiarezza. Su questo problema la nuova amministrazione deve agire da subito per tutelare i cittadini e le opposizioni devono lavorare con attenzione per non abbassare la guardia e il livello d’attenzione che è già molto basso. Non possiamo perdere tempo. Chi ha delle responsabilità di Governo deve fare la sua parte con grandissimo senso di responsabilità. Il problema deve essere messo al primo posto nell’agenda.
 

Tanti auguri al nuovo Sindaco
Ciampino ha un nuovo Sindaco che si chiama Giovanni Terzulli. Ha vinto le elezioni e adesso ha la grande responsabilità di governare insieme alla sua maggioranza. Come abbiamo detto e scritto molte volte la situazione della Città è molto grave e lui ovviamente non avrà un compito facile.  Non resta che fargli un grande in bocca al lupo nella consapevolezza che ogni scelta giusta e ogni atto intelligente che sarà in grado di fare sarà un punto a favore di una Città che ha già sofferto molto e che merita un futuro migliore.
Per meritarsi un futuro migliore sarà importante anche che le opposizioni e i cittadini lavorino con attenzione valorizzando i rispettivi ruoli. Soprattutto la cittadinanza dovrà essere mediamente più presente ed informata, pretendendo con educazione e senso civico una città più bella in cui poter vivere.
 

…….Io siamo ciampinesi
Per migliorare la Città dobbiamo probabilmente iniziare a scegliere una politica anche locale che vuole tornare al suo ruolo di servizio, con la guida di persone coraggiose e competenti. Dobbiamo utilizzare l’Io Siamo e non solo l’io, come cominciano a fare i politici innovativi ed intelligenti che vogliono segnalare la fine dell’individualismo sfrenato.
Dobbiamo cercare di vivere insieme come comunità di donne, uomini, giovani e anziani che vogliano rafforzare la socialità e l’economia del dono, insieme ad imprese più forti e a cittadini liberi di scegliere e di investire in cultura, solidarietà e saggezza.
                                                                                                             
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

Continua a leggere

Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

Continua a leggere

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti