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Redazione
Sora (FR) – “La mia personale proposta è quella di presidiare, a partire da lunedì, l’Ospedale di Sora e di attuare lo sciopero della fame”. Con queste parole ha esordito il Sindaco di Sora Ernesto Tersigni nel corso del vertice con i Sindaci del polo C e con tutti i rappresentanti istituzionali convocati presso la sala consiliare del Comune di Sora venerdì sera. “Da lunedì mattina – ha spiegato il primo cittadino – sarò con la mia fascia all’ingresso del SS Trinità per lo sciopero della fame. A questo punto mi sento di dare un segnale forte e invito i presenti a partecipare qualora condividessero la mia iniziativa”.E’ seguito l’intervento dell’onorevole Mario Abbruzzese favorevole alla proposta del sindaco di Sora ma propenso anche ad attuare una trattativa con i vertici regionali e ASL. Presente all’incontroanche il consigliere regionale Marino Fardelli d’accordo con la linea di Tersigni e convinto nell’evidenziare come le responsabilità che hanno portato il SS Trinità alla situazione attuale non siano da attribuire ai Sindaci bensì a chi governa oggi la sanità regionale.Tutti i sindaci nei loro interventi hanno condiviso questa linea di protesta e si sono autoconvocati in forma istituzionale per lunedì mattina, alle ore 8.00, presso il nosocomio sorano. Verrà costituito, quindi, un presidio permanente in attesa che chi di dovere risolva in maniera definitiva le tante problematiche che attanagliano il SS Trinità.Il primo reparto che sta pagando le conseguenze di una gestione non adeguata è il reparto di ortopedia, la cui chiusura prevista per il 30 di giugno è stata addirittura anticipata al giorno 13.In migliori condizioni non versano i reparti di medicina, cardiologia, pediatria, ostetricia, ginecologia e il servizio di anestesia e rianimazione che di questo passo seguiranno la stessa sorte del reparto di ortopedia. Anche il pronto soccorso, che dovrebbe rappresentare il biglietto da visita di un normale ospedale, non si trova in condizioni diverse, ed è infatti costantemente sovraffollato con decine di pazienti che stazionano sulle barelle, spesso carenti.Tutti i Sindaci presenti sono stati determinati nell’attuare una forma di protesta pacifica prima di passare ad una vera e propria mobilitazione generale con il coinvolgimento di tutti i cittadini. L’auspicio è che il Presidente della Regione Lazio prenda coscienza di quanto sta accadendo sul nostro territorio e ponga finalmente termine a questo stillicidio sanitario che mortifica i cittadini di questo comprensorio. Anche il prefetto Emilia Zarrilli sarà informata della situazione dal primo cittadino di Sora.
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