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Roma

MARINO: KING PALOZZI PASSA IL TESTIMONE A FABIO SILVAGNI

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Tempo di lettura 2 minuti Silvagni: “Ringrazio tutta la città di Marino e tutti i cittadini, qualunque sia stato il loro voto"

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di Chiara Rai

Marino (RM) – Marino ancora roccaforte del centrodestra con la vittoria al 55 per cento del nuovo sindaco della città del vino Fabio Silvagni che ha vinto grazie al sostegno della Coalizione dei Moderati (NCD, FI, Fratelli d’Italia, Udc, AN, lista civica accendi il futuro, idee nuove, lista civica Fabio Silvagni sindaco, costruiamo il decentramento, Aurora e la lista civica Marino Futura).

“Ringrazio tutta la città di Marino e tutti i cittadini, qualunque sia stato il loro voto – le prime parole a caldo del neo sindaco Silvagni – viviamo nella stessa città, condividiamo gli stessi spazi, gli stessi problemi e le stesse gioie della quotidianità. Insieme a tutti i cittadini intendo guidare la città sulla strada di una ulteriore crescita che segue gli otto anni di buona amministrazione dell’amico Adriano Palozzi”. Un abbraccio tra Adriano Palozzi, ex sindaco marinese e attuale consigliere regionale FI e il primo cittadino Fabio Silvagni insieme ad una squadra “fortissima” che durante l’intero periodo di campagna elettorale non ha mai dato segno di sfaldamento.

E il neo sindaco ha voluto ringraziare anche i suoi avversari:”Ringrazio gli altri aspiranti che mi hanno chiamato, in primo luogo il candidato del Pd Emanuele Ciamberlano, poi alcuni candidati consiglieri tra i quali mi fa piacere ricordare l’onorevole Giulio Santarelli, più volte sindaco della nostra città e l’ex consigliere provinciale Sandro Coloni. Marino si conferma laboratorio di idee e di buona amministrazione, mettiamo la nostra esperienza a disposizione di tutti”. Esulta il consigliere regionale Adriano Palozzi, "Fabio Silvagni ha vinto al primo turno e ciò mi rende enormemente felice – dice Palozzi – perché conferma come siano state premiate la serietà e l'onestà del lavoro svolto negli ultimi otto anni di governo di Marino dalla coalizione dei Moderati.

Gli elettori hanno voluto rinnovarci la fiducia, screditando ancora una volta un centrosinistra così frammentato da non riuscire neanche a cavalcare l'ondata nazionale favorevole a Renzi. E, come è ovvio, l'elettorato non perdona il pressappochismo dei politici improvvisati”. Felice, Palozzi ribadisce che l'amico Silvagni, è l'unica persona che può raccogliere degnamente e fare evolvere positivamente l'eredità del governo che ha dovuto lasciare per ricoprire la carica in Regione. Un pomeriggio in fibrillazione ma che già anticipava l’esito vittorioso del centrodestra che, a differenza di una sinistra frammentata sin dalle primarie, ha saputo rimanere unita: Fabio Silvagni conclude con il 54,43 per cento dei voti pari a 12557 voti, il candidato del Pd Emanuele Ciamberlano con il 14,84 pari a 3424 voti. Terzo Carlo Colizza del Movimento 5 Stelle con 3135 voti pari al 13,59 per cento. L’unica candidata donna Eleonora Di Giulio per l’Unione di Centrosinistra prende il 12,29 per cento pari a 2836 voti. In coda con il 4,84 per cento Adolfo Tammaro con 1117 preferenze.E già nei dintorni di palazzo Colonna si parla di vittoria schiacciante e soprattutto della volontà della coalizione vincente di mettersi al lavoro da subito: "Sognamo un modello di politica – aggiunge il neo sindaco – centrato sull’incontro tra i doveri di una giunta comunale e le necessità di tutti i cittadini al servizio dei quali siamo stati e da domani, con un impegno personale e di coalizione sempre più forte, continueremo a servire per avere una Marino ancora più libera e ancora più bella".

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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