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CAPENA: CINQUE STELLE REPLICA A "IL MAESTRALE".

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Tempo di lettura 4 minuti Lanuti: "State sereni e se volete fare informazione, fatela, ma fatela oggettivamente a 360 gradi e non come tira il vento…."

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Redazione

Capena (RM) – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Giovanni Lanuti, il candidato a sindaco al comune di Capena del Movimento 5 Stelle di Capena in risposta a quanto dichiarato da "Il Maestrale" e pubblicato da questo quotidiano con l'articolo "CAPENA, ELEZIONI: IL MAESTRALE LANCIA DUBBI SULLA LEGITTIMITA' DEL MOVIMENTO ANNO ZERO AD UTILIZZARE IL SIMBOLO 5 STELLE"

Ecco la nota:

Come al solito, la macchina del fango del buon "dottore" e dei "dimenticati" è sempre in azione, qualcuno potrà dire: "per forza ormai gli stivali e la pala se li sono comprati e in qualche modo devono usarli". Già "i dimenticati", che si ergono a paladini di una libertà che solo loro possono professare perchè già l'hanno fatto e lo sanno fare meglio degli altri, si sono "dimenticati" di dire e di evidenziare da dove proviene il documento che pubblicano, non certo dal sito ufficiale di Beppe Grillo, ma da uno dei tantissimi meetup sparsi sul territorio, nello specifico dal meetup di Guidonia Montecelio. "il dottore" e "I dimenticati", prima di sparare a zero e farsi degli autogol e dimostrare ancora una volta la loro pochezza, si dovrebbero documentare a partire dall'unico documento ufficiale, reperibile sul sito del Movimento nazionale, ovvero il NON STATUTO (https://s3-eu-west-1.amazonaws.com/materiali-bg/Regolamento-Movimento-5-Stelle.pdf), che definisce le regole con cui si entra a far parte del Movimento Cinque Stelle Nazionale.
In particolare l'art. 7 definisce: "ARTICOLO 7 – PROCEDURE DI DESIGNAZIONE
DEI CANDIDATI ALLE ELEZIONI – In occasione ed in preparazione di consultazioni elettorali su base nazionale, regionale o comunale, il MoVimento 5 Stelle costituirà il centro di raccolta delle candidature ed il veicolo di selezione e scelta dei soggetti che saranno, di volta in volta e per iscritto, autorizzati all’uso del nome e del marchio “MoVimento 5 Stelle” nell’ambito della propria partecipazione a ciascuna consultazione elettorale.
Tali candidati saranno scelti fra i cittadini italiani, la cui età minima corrisponda a quella stabilita dalla legge per la candidatura a determinate cariche elettive, che siano incensurati e che non abbiano in corso alcun procedimento penale a proprio carico, qualunque sia la natura del reato ad essi contestato.
L’identità dei candidati a ciascuna carica elettiva sarà resa pubblica attraverso il sito internet appositamente allestito nell’ambito del blog; altrettanto pubbliche, trasparenti e non mediate saranno le discussioni inerenti tali candidature.
Le regole relative al procedimento di candidatura e designazione a consultazioni elettorali nazionali o locali potranno essere meglio determinate in funzione della tipologia di consultazione ed in ragione dell’esperienza che verrà maturata nel tempo."
Proprio come citato in questo ultimo comma, le regole per la candidatura potranno essere definite in sede locale in base al tipo di elezione, proprio come ha fatto il meetup di Guidonia Montecelio realizzando un proprio regolamento, restrittivo, valido solo per il loro territorio e non a livello nazionale.
UNICO PALETTO, CHE VALE PER TUTTI GLI ISCRITTI E PER I CANDIDATI, E' ESSERE INCENSURATI E NON AVERE PROCEDIMENTI PENALI IN CORSO.
Noi lo siamo e voi? Non mi risulta….., come peraltro anche nelle altre liste di Capena.
Anche il meetup del 5 stelle di Capena ha un suo regolamento che scritto insieme da tutti gli attivisti iscritti allo stesso, viene posto in visione a tutti i nuovi iscritti alla piattaforma e che definisce, in sintesi, la vita stessa del meetup.
Le regole, come ben sa "il buon dottore", vanno scritte e condivise in gruppo e vanno fatte rispettate, e non catapultate alla massa da una sola persona come fa lui stesso (basta leggersi lo statuto del suo personalissimo movimento dove non si muove paglia se non è lui, e solo lui, a decidere il da farsi o dalla propria mania di presenzialismo che attua durante i comizi, dove sul palchetto deve controllare tutto e tutti e, sopratutto, che i suoi adepti recitino bene la parte assegnata, retaggio della vecchia politica monocratica).
Il meetup 5 Stelle di Capena, nato il 18.02.2013, prima delle elezioni politiche del 2013, è certificato e riconosciuto da tutti gli altri meetup cinque stelle del quadrante nord-est della Provincia di Roma, di cui fà parte; io sono iscritto dal marzo del 2013, avendo lasciato tutti gli incarichi nel Movimento Capena Anno Zero; i componenti del meetup 5 Stelle di Capena sono tutti iscritti al Movimento 5 Stelle nazionale e la lista civica Movimento Cinque Stelle di Capena è stata certificata in data 18 febbraio 2014; l'autorizzazione all'utilizzo del simbolo per queste elezioni mi è stata personalmente concessa, attraverso un atto notarile, da Beppe Grillo in data 26 marzo 2014.
Ulteriori riconoscimenti, se ancora ce ne fosse bisogno, ci giungono dagli altri meetup e dalle altre liste del Movimento 5 Stelle che, come noi concorrono a queste amministrative che fa ben sperare ad una nuova politica intercomunale, nonchè dai parlamentari e dai consiglieri regionali che in diverse occasioni abbiamo ospitato a Capena.
Quindi, concludo con un "… state sereni" e se volete fare informazione, fatela, ma fatela oggettivamente a 360 gradi e non come tira il vento….

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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