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Redazione
Colleferro (RM) – Una lunga visita di tutto l’ospedale “L. Parodi Delfino”, soffermandosi in particolare nei reparti di Rianimazione, non ancora attivato, del Pronto soccorso e di Cardiologia. Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin è stata in visita questa mattina al nosocomio locale, accogliendo l’invito del sindaco Mario Cacciotti a vedere da vicino l’eccellenza della struttura sanitaria ma anche le criticità ancora da risolvere. Presenti molti politici e rappresentanti delle istituzioni, oltre al sindaco Cacciotti, che era accompagnato dal consigliere regionale Pino Cangemi, i Sindaci del comprensorio, gli assessori comunali Salvitti, Colaiacomo, Vitiello, Necci, diversi consiglieri sia di maggioranza che di minoranza e, naturalmente, tanti esponenti del mondo sanitario, tra cui il direttore aziendale Guerriero Federico e la resp. UOC del personale infermieristico Cinzia Sandroni.
“Questo ospedale è il punto centrale, indispensabile, per le migliaia di cittadini di un vasto territorio e tale deve rimanere – ha detto al ministro Lorenzin il sindaco Cacciotti quando, al termine del sopralluogo, si sono riuniti nella sala attesa degli ambulatori per un confronto –. Serve oltre 150.000 persone e, da quando quello di Anagni è stato chiuso, ancora di più, diventando il riferimento di molti utenti anche della provincia di Frosinone”, ha continuato dicendole di averle preparato un promemoria nel quale aveva riportato tutti i dati significativi dell’ospedale e le questioni irrisolte, tra cui lo spostamento del reparto di ostetricia, la carenza di personale, la rianimazione finita e mai aperta, i laboratori analisi, etc. al fine di poter avere un’idea quanto più precisa della situazione allo stato attuale. Il ministro Lorenzin ha assicurato che si sarebbe personalmente accertata sulle motivazioni delle scelte fatte nel nuovo piano aziendale Asl del Lazio riguardo alcune importanti questioni sottopostele dal Sindaco e dai diretti interessati nel corso del suo sopralluogo, tra cui, in primis, i servizi di laboratorio e di ematologia. Razionalizzare la spesa sanitaria è necessario, ha sottolineato, ma deve essere fatto garantendo la qualità dei servizi resi.
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