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Redazione
Roma – “Apprendo con amarezza dall’avvocato che difende la conduttrice del Caffè della Pace che l’Istituto teutonico pontificio Santa Maria dell’Anima, proprietario del locale, ha confermato la volontà di rendere esecutiva l’ordinanza prevista dal magistrato: lo sfratto dei locali, senza nessuna possibilità di apertura nei confronti della conduttrice, è quindi ormai inevitabile. Questo determina la chiusura assoluta dell’antico Caffè, in quanto la stessa Serafini risulta essere proprietaria del marchio e delle stigliature. E così uno dei poli storico-culturali della città chiuderà i battenti, privando i cittadini e i turisti di un bene di grande valore. A questo punto si rende ancora più necessario chiamare a raccolta la città e le istituzioni al presidio dell’8 aprile che abbiamo organizzato insieme alla presidente del I municipio Sabrina Alfonsi. Interverranno, tra gli altri, l’assessore a Roma Produttiva, Marta Leonori, il vicepresidente vicario dell’Assemblea capitolina, Franco Marino, la senatrice Daniela Valentini. Ci appelliamo affinché tutti esercitino quanto è nelle loro possibilità per non privare i cittadini di uno dei suoi patrimoni” così Giulio Anticoli, presidente Cna Roma Città Storica e Associazione Botteghe Storiche.
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