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Redazione
Roma – Confermati gli arresti domiciliari per Fabio Ulissi, uomo di fiducia di Gianni Alemanno, e per Giuseppe Verardi, ex dirigente Accenture, così ha deciso il Tribunale del Riesame con l’ordinanza resa nota quest’oggi. “Ulissi è la persona che ha agito per conto di Gianni Alemanno, indicata dall’ex sindaco come punto di riferimento per la realizzazione del progetto”. – si legge tra le motivazioni dell’ordinanza – Operando per “un finanziamento occulto da parte di una società privata a un soggetto politico”.
Ulissi e Verardi, dunque, sono indagati insieme a Gianni Alemanno, Renata Polverini e ad altri cinque dirigenti.
Si tratta della ormai nota vicenda di un’operazione di telemarketing politico da 25mila euro “commissionata dallo stesso ex sindaco” e finanziata dall’americana Accenture in favore del Pdl. Le 50mila telefonate partirono dal call center Coesis poco prima delle regionali del 2010 per far confluire i voti dell’elettorato del Pdl in favore di Renata Polverini, che allora si presentava con una sua lista essendo stata esclusa quella di Roma per il noto pasticciaccio che ne avevano ritardato la presentazione.
L’ordinanza del Tribunale individua in Gianni Alemanno il “regista” dell’operazione in quanto l’Accenture corrispose alla Coesis i 25mila euro per il telemarketing, commissionato dall’ex sindacp Alemanno tramite Ulissi, sotto forma di “sondaggio”. Operazione illecita “comprovata dal documentato accordo tra Accenture e Coesis per modificare l’oggetto del contratto stipulato da un compromettente ‘telemarketing politico Lazio’ a un più innocuo ‘sondaggio percezione qualità servizi scolastici’”.
Giuseppe Verardi, per parte sua, si è fatto promotore dell’operazione, per accreditare l’azienda presso il Pdl, presumibile vincitore, per ottenere corsie preferenziali per la realizzazione di progetti che avrebbero costituito la contropartita del “favore” pre-elettorale. Fabio Ulissi era in quel periodo membro dell’ufficio di presidenza con delega ai rapporti con le imprese della Roma Capitale Investments Foundation (ente presieduto onorariamente dall’ex primo cittadino), mentre Verardi, era un manager di Accenture. Della lista Polverini faceva parte anche la moglie di Gianni Alemanno, Isabella Rauti. Ricrodiamo infine che nel mese di aprile del 2013, Roma Capitale Investments Foundation era stata oggetto di perquisizioni da parte della Procura di Roma.
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