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di Giulio Santarelli (Sindaco di Marino dal 1961 al 1968 – Governatore Regione Lazio dal 1977 al 1983 – Sottosegretario al Ministero dell'Agricoltura e Foreste dal 1983 al 1987 – Sottosegretario al Ministero delle Partecipazioni Statali nella X° Legislatura)
Marino Laziale – Mancano ancora due mesi alle elezioni Comunali ma a Marino, dallo scorso mese di Ottobre, è in corso una massiccia e ripetuta invasione di manifesti a colori molto costosi, che sarebbe utile si sapesse con quali soldi vengono pagati.
Manifesti di persone, partiti, liste civiche che hanno amministrato Marino ininterrottamente dal 2006 producendo i disastri che sono sotto gli occhi di tutti. Basta dare uno sguardo all’Ospedale San Giuseppe, che è a rischio chiusura, e al complesso edilizio di Costa Caselle, divenuto ormai il monumento della vergogna. Questi signori, mancando di rispetto alla intelligenza dei cittadini, anziché rendere conto dei misfatti provocati, lanciano manifesti con parole vuote e senza senso, tipo: “Per voi, con voi, vicino a voi” oppure: “Non spegnere la speranza,accendi il futuro”. Ancora: “Senza tema di essere smentiti” e via farneticando.
Quello della lista Palozzi: “ Il progresso richiede continuità”, è gravemente offensivo, visto che Lui – Adriano Palozzi – quando si è insediato otto anni fa ha trovato una città ancora viva che ora è ridotta allo stremo. Potrà riprendersi solo se segnerà una forte discontinuità.
Un Comune importante come Marino, inserito nella città Metropolitana, nel XXI° secolo per prosperare e garantire qualità di vita ai suoi cittadini avrebbe dovuto impiegare tutte le sue energie a sostegno delle attività produttive, dall’agricoltura,al commercio, all’artigianato,al terziario,alla conservazione dell’ambiente, delle tradizioni, della gastronomia, del turismo ,delle attività culturali e della valorizzazione del patrimonio storico e artistico potendo contare anche su un notevole nucleo di poeti,pittori e scultori marinesi. Adriano Palozzi invece, e i suoi eredi, hanno impegnato tutto il loro tempo e le loro scarse capacità su una massiccia cementificazione che non ha tenuto conto neppure delle aree verdi, dei servizi e delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria imposte dalla Legge n.1444/68 e dalle NTA allegate al PRG, sicché nelle zone di completamento del PRG in luogo di 150-200 abitanti-ettaro sono state rilasciate concessioni edilizie per insediare fino a 1000 abitanti-ettaro.
Ove dovessero attuarsi il Masterplan su via del Divino Amore per 22.500 abitanti e altre 18 lottizzazioni, la viticultura marinese scomparirebbe per sempre. Una tradizione millenaria, sulla quale Marino per secoli ha fondato la sua economia e lo sviluppo della sua civiltà, verrebbe cancellata per sempre.
Una prospettiva da The Day After. Altro che progresso nella continuità. Altro che futuro da accendere. Se questi signori dovessero vincere le elezioni all’orizzonte di Marino ci sarebbe solo buio pesto. Per evitare una prospettiva così catastrofica io mi batterò perché le elezioni le vinca Eleonora Di Giulio, una donna di grandi capacità manageriali, dimostrate sia nell’attività libero professionale che nelle responsabilità nelle strutture di importanti enti Statali.
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