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Roma

NEMI, SERVIZIO TRASPORTO SCUOLABUS: GARE, TRASPARENZA E PRESUNTE INCOMPATIBILITA'…

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Tempo di lettura 4 minuti Tanto và il politico alle poltrone che ci lascia lo zampino…

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di Chiara Rai
 
Nemi (RM) – Ricorrono sempre gli stessi nomi di società nella gestione dei trasporti nei vari Comuni del Lazio. Uno di questi è la fortunata società di trasporto Schiaffini Travel Spa.

Nel Comune di Nemi è stato affidato il servizio di trasporto scolastico proprio alla Schiaffini Travel Spa la quale ha vinto la gara di appalto con un ribasso dell’1,017 per cento rispetto all’altra concorrente Consorzio Ecos European Consortium Services che invece ha proposto un ribasso addirittura del 12 per cento.

In soldi significa che rispetto all’importo triennale a base d’asta di 101.400,00 (centounomila e 400 euro) euro oltre iva, il ribasso di Schiaffini è stato di soli 970,22 euro cioè neppure mille euro di sconto in tre anni. Mentre lo sconto del Consorzio che ha perso sarebbe stato del 12 per cento pari a 11.448,00 euro (undicimila e 448 euro) in tre anni.

Ma, fato ha voluto, che l’offerta sia stata considerata dal Comune di Nemi “anormalmente bassa” e le giustificazioni richieste dal Comune al Consorzio non siano state ritenute congrue e pertanto il consorzio, che ha motivato nei tempi di legge le cause di tale ribasso, è stato escluso dalla gara.

Dunque, il servizio di trasporto scolastico a Nemi se lo è garantito per i prossimi tre anni la Schiaffini Travel Spa. E’ utile in ultimo evidenziare che nel corso della gara ad evidenza pubblica rispetto l’affidamento del trasporto scolastico, si sono verificati svariati inciampi che sono stati definiti dal Comune stesso dei “refusi”.

Le imprese partecipanti alla gara hanno infatti richiesto al Comune di Nemi dei chiarimenti nei quali veniva addirittura evidenziata la “mancanza di chiarezza del bando percepita dalle imprese” e per tali motivi veniva richiesto al Comune di prorogare i termini per la presentazione delle offerte. E il Comune cosa ha fatto? Ha prorogato i termini proprio in virtù delle segnalazioni delle imprese partecipanti, liquidando appunto l’inciampo con l’ammissione che si sarebbero verificati dei refusi.

Tutto ciò si aggiunge al giudizio negativo attribuito dalla Bussola della trasparenza dei siti web del Governo italiano al sito istituzionale del Comune di Nemi con 65 criteri non soddisfatti sulla base di 66. Dunque il Comune soddisfa soltanto un criterio di trasparenza che è quello della sezione link che si trova nella posizione prevista e con denominazione così come indicato dalle linee guida del Governo. Tutto il resto rimane insoddisfatto tra cui proprio i bandi di concorso.

Inoltre ci chiediamo come mai da dicembre 2013 ad oggi non sia stato ancora utilizzato il pulmino in dotazione del Comune bensì sembrerebbe che continui a circolare il mezzo di Schiaffini che fa ancora servizio promiscuo di scuolabus e trasporto pubblico locale; servizio quest’ultimo in contrasto con la normativa vigente che in sostanza non consentirebbe l’utilizzo del mezzo adibito al trasporto pubblico locale per il servizio di scuolabus (i motivi sono ovvi: dall’igiene, ai sedili non a norma per i bambini ecc). Perché non tirare fuori dal magazzino il pulmino costato ben 70 mila euro di soldi pubblici?

Detto questo torniamo alla considerazione fatta nell’incipit: Schiaffini, abbiamo detto, ricorre spesso come nome.

Atral Scrl, società controllata Cotral, è costituita con atto del 22 giugno 2004, da Cotral Spa (che detiene il 70 per cento delle quote) e dalla società Schiaffini Travel Spa che ne detiene il 30 per cento e con amministratore delegato Maurizio Schiaffini.

In tutto questo s’inserisce anche la presunta incompatibilità di Giovanni Libanori, consigliere di maggioranza al Comune di Nemi, il quale ricopre anche la carica di consigliere di amministrazione Cotral. Cotral è socio insieme a Schiaffini Travel Spa nella Atral Scrl.

Dato che oltre al trasporto scolastico nel Comune di Nemi, dal lontano 1998 Schiaffini Travel Spa  gestisce il trasporto pubblico locale nel Comune di Nemi non sarebbe stato opportuno che Giovanni Libanori, una volta candidato a consigliere di maggioranza del Comune, avesse rinunciato ad una delle due cariche?

 Il Consiglio di Stato, tra l’altro,  ricorda che  ogni Pubblica Amministrazione deve conformare la propria immagine, prima ancora che la propria azione, al principio generale di imparzialità e di trasparenza ex art. 97 Cost., tanto che secondo ius receptum – le regole sull'incompatibilità, oltre ad assicurare l'imparzialità dell'azione amministrativa, sono rivolte ad assicurare il prestigio della Pubblica Amministrazione ponendola al di sopra di ogni sospetto, indipendentemente dal fatto che la situazione incompatibile abbia in concreto creato o non un risultato illegittimo.

Domandare è lecito, certo è che il buon gusto avrebbe potuto suggerire al signor Giovanni Libanori di rinunciare ad una delle due poltrone.

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Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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