Redazione Lazio
COTRAL: APRIAMO IL VASO DI PANDORA – PRIMA PARTE INCHIESTA L'OSSERVATORE D'ITALIA
Tempo di lettura 8 minutiL'inchiesta de L'osservatore d'Italia parte dalle soppressioni delle corse e dalla manutenzione dei mezzi
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11 anni agoon
La Cotral, oltre la nuova sede legale di Roma in via Bernardino Alimena ha in locazione altri 64 immobili tra officine, magazzini, depositi e uffici. Però spesso e volentieri i mezzi anziché finire nelle officine dell’Azienda di trasporto pubblico fanno avanti e indietro presso officine di privati come quella in via Campana 53 a Nettuno in provincia di Roma – Officine Meccaniche Amati Carlo & C. Snc – dove sostano diversi mezzi Cotral e altri ancora entrano ed escono con cadenza che arriva a toccare anche un autobus ogni 15/20 minuti così come immortalato dall’Osservatore d’Italia.
Per il momento il nostro quesito maggiore è concentrato sugli sprechi dovuti alla manutenzione affidata a privati per di più senza gara di affidamento ad evidenza pubblica: che fanno tutti quei mezzi Cotral in via Campana a Nettuno? E’ lecito tutto questo?
di Chiara Rai
Il carrozzone che controlla, nelle cinque province del Lazio, il trasporto extraurbano per conto della Regione Lazio sta per subire cambiamenti ai vertici. Il Cda (Consiglio di Amministrazione) attuale dovrebbe levare le tende tra circa due mesi, ovvero ad approvazione bilancio al 31/12/2013. I numeri raccolti sono, per la stragrande maggioranza, vertiginosamente negativi.
Vincenzo Surace amministratore delegato è accusato di abuso di ufficio a causa dell’allontanamento di tre dirigenti: il precedente capo del personale, Vincenzo Maccauro, il dirigente ingegneria e manutenzione, Giuseppe Cherubini, e la direttrice d’esercizio, Daniela De Gregorio. I tre sono indagati per il famoso caso di “parentopoli Cotral”, a seguito dell'esposto presentato da Surace, con l’accusa, detta per le vie brevi, di avere una responsabilità nelle procedure sospette dei concorsi, che avrebbero finito per privilegiare i nomi indicati da diverse sigle sindacali, e, soprattutto, per lasciare senza lavoro altri concorrenti che avevano raggiunto un punteggio maggiore. Maccauro, Cherubini e De Gregorio non risultano ancora imputati.
Sulle vicende dei concorsi la Magistratura dovrà andare fino in fondo ma per quanto riguarda l’allontanamento dei tre ex dirigenti, il loro licenziamento potrebbe essere stato pilotato e illegittimo e quindi Cherubini, De Gregorio e Maccauro potrebbero essere reintegrati.
Cherubini nel 2012 decide di registrare Surace, e dalla testimonianza audio si evince chiaramente come la politica abbia pilotato le assunzioni. [ PER ASCOLTARE LE REGISTRAZIONI CLICCA QUI ] Nelle registrazioni, Surace parla di Maccauro. Ecco un pezzo delle asserzioni del presidente Cotral: “Ci hanno detto per un orecchio ‘licenziateli quando potete perché ci stanno creando troppi problemi’ io ho capito che non dovevo farlo, perché sono loro che volevano mandarli via, ma si ricompattavano, quindi come vedi uno può pensare ‘forte Maccauro, ma forte un par de palle!’ Allora, io ho accettato questa situazione perché nel frattempo era partita quest’altra,per cui vabbè… dopodiché anziché andare via e magari qualcosa poteva essere trattata andranno via malamente, forse, ma non perché questo lo deciderò io, difatti oggi hanno deciso proprio questo”.
E mentre la giustizia fa il suo corso, si tiranno le somme rispetto ciò che i cittadini stanno pagando di tasca loro: disservizi, turnazioni obsolete, trasporto pubblico spesso e volentieri da terzo mondo. Ma il biglietto non diminuisce, anzi i controlli aumentano.
Nonostante i proclami rispetto ad una rivoluzione del trasporto pubblico fatti da Surace e dai consiglieri Cotral, basti ricordare anche le tante promesse del consigliere Giovanni Libanori, la situazione Cotral è di fatto critica.
Anche Giovanni Libanori, ex quota Udc entrato in Cotral sotto il governo regionale della Polverini con vicepresidente della Regione Lazio Luciano Ciocchetti e presidente Cotral l’attuale consigliere regionale Adriano Palozzi, perderà la carica di consigliere Cotral probabilmente intorno a maggio ma potrebbe mantenere la carica di presidente della controllata STL (Società Trasporti Laziali, controllata al 51 per cento da Cotral e 49 per cento da Ago Uno srl) che negli ultimi tempi ha preso piede nel territorio laziale e spesso ha sostituito alcune corse Cotral che l’azienda non è riuscita ad eseguire per svariati e numerosi motivi che riconducono per lo più ad una problematica globale.
La Cotral non è stata messa nelle condizioni di avere delle officine interne efficienti con pezzi di ricambio disponibili e manodopera manutentiva sul posto. I ritardi nei rifornimenti delle officine Cotral hanno portato l’azienda di trasporto ad affidare i servizi ad imprese esterne e senza bandi pubblici ma sulla base di una sorta di pesca nella lista di fornitori della società con la quale la stessa prende “accordi bonari” per quanto riguarda i pagamenti. Singolare è il fatto che Giovanni Libanori insieme a Paolo Toppi siano consiglieri di amministrazione Cotral e al contempo Presidente e consigliere della controllata STL. In che misura vengono garantiti gli interessi Cotral?
Le percentuali che snoccioleremo parlano chiaro, la produzione Cotral diminuisce progressivamente rispetto a quelle delle controllate Stl e Atral. Quest'ultima, di proprietà Cotral al 70 per cento e Schiaffini Travel Spa al 30 per cento con amministratore Maurizio Schiaffini e presidente Domenico De Vincenzi, (anche in questo caso è singolare il fatto che Domenico De Vincenzi sia Vice Presidente di Cotral e al contempo Presidente della controllata Atral) non risparmia richieste alla Cotral di finanziamento infruttifero in conto soci per svariate centinaia di migliaia di euro.
Tutto questo nonostante il bilancio Cotral chiuso al 31 dicembre 2012 evidenzia una perdita pari a 25.959.055,00 euro – venticinquemilioni e rotti – (il patrimonio netto, è, al 31 dicembre 2012, negativo per 14.915.831,00 euro – quattordicimilioni e passa euro).
Tutti frutti delle gestioni Cotral. Ad esempio se i vertici della società avessero predisposto un adeguamento dell’impianto antincendio avrebbero evitato che tanti mezzi prendessero fuoco e provocassero così soppressioni di corse e disservizi vari. Anche sulla materia delle corse, molte di queste risultano essere a vuoto in quanto di fatto il piano turno risulta tutt’ora obsoleto. L’Atral e la Stl così, spesso e volentieri, sopperiscono ad un lavoro che “mamma Cotral” dovrebbe essere in grado di espletare. I costi per la manutenzione della flotta Cotral sono aumentati esponenzialmente nell’anno 2013 toccando una punta massima di 0,74 euro per km sul bacino di Frosinone e minima 0,37 nel bacino di Terracina incassando quindi un aumento del 214,8 per cento rispetto alla media di 0,27 euro per chilometro degli anni precedenti.
Quindi, in tutto questo, ad ingrassarsi sono i privati grazie ad una gestione che certamente non brilla per quantità di gare pubbliche espletate rispetto invece ad una consuetudine nell’affidare i servizi con procedura negoziata. (Affidamento diretto)
La Cotral, oltre la nuova sede legale di Roma in via Bernardino Alimena ha in locazione altri 64 immobili tra officine, magazzini, depositi e uffici. Però spesso e volentieri i mezzi anziché finire nelle officine dell’Azienda di trasporto pubblico fanno avanti e indietro presso officine di privati come quella in via Campana 53 a Nettuno in provincia di Roma – Officine Meccaniche Amati Carlo & C. Snc – dove sostano diversi mezzi Cotral e altri ancora entrano ed escono con cadenza che arriva a toccare anche un autobus ogni 15/20 minuti così come immortalato dall’Osservatore d’Italia.
Per tutto il 2012 la produzione totale di Cotral e delle controllate Atral e STL è stata pari a 77.091.849 km effettivamente svolti. Le soppressioni sono pari a 1.614.800 km attestando il chilometraggio a 78.706.649. La produzione esclusivamente svolta da Cotral pari a 76.772.648 vetture-km ha subíto un decremento pari al 3,02% rispetto al 2011 ciò è dovuto anche a causa della mancanza di nuovi bus da immettere in servizio e l’elevato numero di quiescenze. Ma non dovevano essere immessi nuovi ed efficienti mezzi?
Che ne pensa di tutto questo il proprietario di tutte le quote Cotral, la Regione Lazio? Per il Governatore Nicola Zingaretti fare chiarezza rispetto alle inefficienze ancora in piedi sarebbe un dovere nei confronti dei contribuenti e dei fruitori del servizio.
E da indiscrezioni sembrerebbe che circa 30 persone assunte in qualità di meccanico, anziché stare nelle officine si troverebbero nella centrale di via Alimena e tra questi ci sarebbe anche un operaio di cognome D.C. che sarebbe poi finito a fare il collaboratore del consigliere Giovanni Libanori.
In tutta questa storia dunque, i dati parlano chiaro. La mancata produzione per carenza di personale (malattia, rinuncia straordinario, ritardo in servizio e assenza arbitraria) aumenta di 0,98 punti percentuale rispetto al 2011 aumentando il loro impatto sul ser vizio reso dall’1,27% del 2011 al 2,25% del 2012 e con un’incidenza del 51,4% sul totale delle soppressioni, rispetto al 41,4% del 2011. Scioperi e agitazioni sono in esponenziale aumento. Ma prendiamo ad esempio dati più freschi facendo un confronto tra le soppressioni sulla terza settimana di febbraio del 2013 rispetto a febbraio del 2014 delle corse Cotral. Ad esempio a Frosinone, Villa Santa Lucia su 230 corse programmate ne sono state soppresse 17,6 nel 2013 e 26,4 nel 2014, a Priverno in provincia di Latina su 271 corse programmate ne sono state soppresse 41,6 nel 2013 e 50,4 nel 2014. A Terracina su 250 corse ne sono state soppresse 10,4 nel 2013 e addirittura 29,8 nel 2014 mentre a Velletri su 322 corse programmate, 37 nel 2013 e ben 41,6 corse soppresse nel 2014. Dati impresisonanti per il reatino, basti pensare che a Poggio Mirteto su 359 corse programmate 22,4 sono state soppresse nel 2013 contro addirittura 64,4 corse soppresse nel 2014.
Adesso è stato aperto il vaso di pandora rispetto al fenomeno Cotral, qualche capitano si appresta ad abbandonare l’ammiraglia per restare forse aggrappato alle controllate e qualcuno riciclerà la sua immagine candidandosi a sindaco di un comune della provincia di Latina e qualcun altro come assessore nella cosiddetta perla dei Castelli Romani. Per il momento il nostro quesito maggiore è concentrato sugli sprechi dovuti alla manutenzione affidata a privati per di più senza gara di affidamento ad evidenza pubblica: che fanno tutti quei mezzi Cotral in via Campana a Nettuno? E’ lecito tutto questo?
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