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Redazione
Civitavecchia (RM) – Nell’ambito dell’attività di controllo e prevenzione tesa a fronteggiare le irregolarità amministrative degli esercizi commerciali, nella serata di sabato gli uomini del Commissariato di Civitavecchia, diretto dal Dr. Giovanni LUCCHESI, hanno eseguito alcune verifiche amministrative, controllando diverse attività commerciali della cittadina del litorale e delle localita’ limitrofe, tra cui 2 Centri Benessere Orientali e 2 circoli privati nel comune di Ladispoli.
In particolare, nel comune di Civitavecchia, è stato sottoposto ad ulteriori verifiche un Centro Benessere Orientale, già controllato in passato dalla Polizia e sanzionato in quanto all’interno non era presente personale qualificato a svolgere le attività previste dalla prescritta licenza.
Anche in questo caso, al controllo degli Agenti, all’interno dell’esercizio commerciale erano presenti solo le 2 dipendenti, cittadine cinesi in regola con le norme sul soggiorno ma non qualificate a svolgere le mansioni di estetista.
Pertanto, oltre ad un’ulteriore sanzione è stata inoltrata agli organi competenti la richiesta di chiusura dell’esercizio commerciale.
Analoga situazione è stata riscontrata anche in un altro Centro Estetico nel comune di Ladispoli.
Anche in questo caso erano presenti nell’attività la proprietaria ed una dipendente, entrambi di nazionalità cinese, ma non era presente la persona qualificata come “estetista”, figura prevista dalla Licenza Comunale la cui presenza è obbligatoria per lo svolgimento di tale attività. Anche in questo caso gli Agenti hanno proceduto a sanzionare la titolare, elevando una sanzione amministrativa di euro 860,76.
I controlli sono stati estesi anche a due circoli privati, ubicati entrambi nel comune di Ladispoli, che svolgono attività di “Night Club” al fine di verificare l’eventuale presenza all’interno di persone pregiudicate. Oltre 40 le persone identificate.
Inoltre, tra venerdì e sabato, gli uomini della Squadra di Polizia Giudiziaria e delle Volanti del Commissariato sono stati impegnati anche nella traduzione, presso l’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa, di due pregiudicati civitavecchiesi, per i quali il Tribunale di Civitavecchia ha disposto la misura di sicurezza con ricovero in una struttura specializzata.
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