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Redazione
Roma – Ancora intenta a parcheggiare il proprio ciclomotore prima di salire in casa, una ragazza residente all’Esquilino, ieri notte, pochi minuti dopo l’una, è stata aggredita da due uomini.
Prima è stata scaraventata a terra e poi rapinata della borsa contenente denaro, telefono cellulare e carte di credito.
Nonostante le ferite riportate però, la ragazza, non si è lasciata intimorire e ha provato ad inseguire i due malviventi fuggiti in direzione di piazza Vittorio.
Così la ragazza quando da lontano ha intravisto una volante della Polizia ha attirato l’attenzione degli Agenti a cui ha raccontato quanto accadutole.
I poliziotti, in servizio al Commissariato Esquilino, diretti dalla dottoressa Agnese Cedrone, una volta ascoltata la vittima, che ha fornito le descrizioni fisiche dei due uomini, hanno prima telefonato al 118 per il trasporto in ospedale della giovane e immediatamente dopo hanno avviato le ricerche degli aggressori coadiuvati anche da altri equipaggi inviati nella zona dal sala operativa della Questura.
Pochi istanti dopo, perlustrate le zone limitrofe, i poliziotti giunti nei pressi di largo Brancaccio, sono riusciti ad individuare i due tunisini e, dopo un tentativo di fuga, immediatamente li hanno bloccati.
J.M. e A.M., entrambi tunisini di 19 e 21 anni, ancora in possesso della borsa della vittima, sono stati accompagnati negli uffici di Polizia dove hanno iniziato a dare in escandescenza colpendo con calci e pugni i locali del Commissariato.
Riportati alla calma, i due, già noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati per rapina aggravata in concorso.
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