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a cura del Comitato Cittadini di Bracciano in MoVimento
È ufficiale, la Sezione Distaccata del Tribunale di Civitavecchia e l’ufficio del Giudice di Pace (GdP) di Bracciano stanno per chiudere i battenti e non sarà più fruibile ai cittadini dei paesi intorno al Lago e di paesi come Manziana e Canale Monterano per un bacino d’utenza di di diverse migliaia di persone. La decisione è in contrasto al Decreto Ministeriale firmato dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando che prevedeva il mantenimento di ben 285 uffici di GdP. Siamo nell’epoca in cui effettuare i tagli è necessario per la minima sopravvivenza del paese Italia ma a farne le spese, come da consuetudine, sono i cittadini che si vedranno deturpare anche il servizio dell’esercizio della legge, della difesa e dell’imputazione. Quello che sembra evidente chiarire fin da ora, è che la causa principale della riorganizzazione della geografia giudiziaria è da imputare alla politica nazionale con il Governo Monti e il Guardasigilli Severino che, in un clima di austerità e di tagli alla giustizia, vara dei provvedimenti intesi a ridurre il numero dei Tribunali considerati “periferici”, e il loro conseguente accorpamento in Tribunali più grandi, come accade, quindi per la Sezione Distaccata di Bracciano che è stata accorpata nel Tribunale di Civitavecchia.
Il provvedimento era mirato ad un effimero risparmio sui costi di gestione della Giustizia, a discapito ovviamente del servizio ai cittadini. Ob torto collo, con la riforma Severino, i Comuni interessati hanno la possibilità di chiedere il mantenimento degli uffici dei GdP, assorbendo parte delle spese di mantenimento e gestione di suddetti uffici.
I Comuni interessati alla presenza del Giudice di Pace (Anguillara, Bracciano, Trevignano, Canale Monterano e Manziana) hanno inizialmente presentato richiesta in tal senso ma in un secondo tempo, forse a causa dei tagli ai comuni o del patto di stabilità che di fatto congela le risorse economiche nelle loro casse, hanno rinunciato alla possibilità di avere il Giudice di Pace a pochi chilometri di distanza, con il conseguente cambio di competenza al Giudice di Pace di Civitavecchia.
Le scelte amministrative dei primi cittadini mettono i residenti ancora una volta in secondo piano tra le risorse economiche e il fabbisogno della persona, espresso nei servizi pubblici e che dovrebbe essere garantito con il pagamento delle tasse. In questo modo qualsiasi cittadino volesse avvalersi delle competenza e del Giudice di Pace, con o senza ausilio di un legale, deve necessariamente e obbligatoriamente spostarsi fino a Civitavecchia. Ricordiamo che per impugnare verbali di violazione al Codice della Strada, per cause di valore inferiore a 500 euro, o altre sanzioni amministrative, i cittadini possono non avvalersi della presenza del legale ma saranno costretti a subire un disagio per lo spostamento fino a Civitavecchia con spese automobilistiche e pedaggio autostradale. Ci chiediamo se questo provvedimento non sia mirato a far dissuadere il cittadino dall’accedere al mezzo della Giustizia per cause di valore modesto, proprio per ragioni di rapporto costi-benefici.
Infine chiediamo ai nostri amministratori di prendere posizione nel dibattito politico sulla gestione della Giustizia, di prendere le parti dei diritti alla persona e di tutelarne la Sua medesima dignità.
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