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Redazione
Albano Laziale (RM) – Alla richiesta di aiuto dei comitati Mensa del Comune di Albano Laziale, risponde il Consigliere Comunale Fabio Ginestra, Capogruppo in Consiglio del partito Nuovo Centrodestra: Il consigliere Ginestra commenta di restare sbalordito riguardo quanto letto lo scorso 17 febbraio 2014 su un sito di informazione locale dell'area dei Castelli Romani. "Pensavo che il problema mensa nelle scuole di Albano non esistesse più, dopo la nuova gara di affidamento esterno del servizio – dichiara Ginestra in una nota – e che tutto questo fosse soltanto “un brutto ricordo del passato”. Purtroppo mi rendo conto, dalle Vostre dichiarazioni e dalle mie esperienze personali, che non è così. Seguo personalmente il problema dal 2000, coinvolto da amici che avevano i figli a scuola, e lo vivo oggi ogni giorno, avendo una figlia che frequenta la scuola dell’infanzia a Cecchina. Non voglio discutere il menù, la qualità degli alimenti e la preparazione dei cibi, avendo visitato qualche anno fa il Centro cottura di Via Rossini ed il loro magazzino, allora in ottime condizioni, ma voglio fare alcune considerazioni di carattere politica amministrativo.
Durante l’Amministrazione Mattei, abbiamo meglio regolamentato la normativa comunale sui Comitati Mensa, che in quegli anni hanno svolto un ottimo lavoro, coordinandosi con gli assessori , pro tempore, alla Pubblica Istruzione.
Qualche domanda, a questo punto, mi sorge spontanea:
Come mai un’amministrazione di centrosinistra, votata alla partecipazione dei cittadini e alla democrazia, non riesce a collaborare e ad avere nella giusta considerazione le osservazioni dei genitori dei bambini, che frequentano le scuole di Albano?
Come mai, pur lamentandosi per anni dell’operato di questa Società affidataria, svolgono una gara per l’affidamento diretto del servizio e la giudicano come la migliore di quelle che hanno risposto al bando?
Non mi sento di attaccare la Società per dei problemi verificatisi singolarmente nello svolgimento delle proprie funzioni, perché sbagliare è umano, “sbaglia chi lavora”, specialmente per chi svolge questo tipo di attività, ma non posso giustificare chi non vigila sull’igiene, sul trasporto, sulle grammature e sulla qualità dei materiali usati per lo sporzionamento, così come denunciato nell’articolo dai genitori.
In sostanza la mia considerazione è una soltanto: tralasciamo gli errori episodici e dedichiamoci a quelle anomalie sistematiche del servizio, poiché soltanto in questo modo possiamo migliorare la qualità dei pasti dei Nostri figli.
Vorrei ricordare, e concludo, che la qualità del servizio mensa è stata definitivamente pregiudicata dalla scelta del governo di centrosinistra di Albano Laziale, che tra il 1998 ed il 2000 ha deciso di chiudere i Centri Cottura nelle scuole, di alienare le attrezzature, di riconvertire i dipendenti ed affidare all’esterno il servizio.
Nessuno può pensare che un pasto trasportato sia migliore di uno cucinato sul posto e servito espresso. Tutte le altre sono soluzioni che possono essere di ottima qualità, ma sicuramente non possono avere lo stesso risultato, in termini di freschezza, gusto e fragranza dei prodotti.”