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ZAGAROLO: LIEVITA IL COSTO PER LA SCUOLA "FANTASMA" DI COLLE PALAZZOLA AGGIUDICATA AD ANEMONE

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Tempo di lettura 6 minuti Il Comune, con il verbale della Commissione di gara n. 5 del 22.12.2009, stilava la graduatoria finale, aggiudicando vincitrice la società ATI Anemone Costruzioni S.r.l.

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di Cinzia Marchegiani 

Sembra tutto fermo come il giorno della posa della prima pietra! Giacciono su un terreno isolato due blocchetti, a ricordo del lontano ottobre 2012, che simboleggiano l’edificio scolastico intitolato a Ilaria Raschiatore che doveva sorgere a Colle Palazzola. Un iter frammentato legato a diverse vicissitudini rocambolesche, la costruzione della nuova scuola sta ancora attendendo la lieta novella.

La Giunta Regionale del Lazio aveva concesso un finanziamento straordinario di ben 4.600.000 euro dopo che il Comune di Zagarolo ne aveva fatto richiesta con nota n. 0014650 il 2 Luglio 2007 in virtù del programma straordinario triennale che la Regione, ai sensi dell’art. 69 della L.R. n. 27/2006, promuoveva per la costruzione e la manutenzione straordinaria dell’intero patrimonio scolastico del Lazio, dando priorità agli interventi che prevedevano la messa in sicurezza, il risparmio energetico e l’utilizzo di fonti alternative.

Il Comune, con il verbale della Commissione di gara n. 5 del 22.12.2009, stilava la graduatoria finale, aggiudicando vincitrice la società ATI Anemone Costruzioni S.r.l. – Tecno Edil S.r.l., mentre al secondo posto si posizionava il Consorzio Italwork s.r.l.

Pena, l’annullamento del diritto di finanziamento della Regione Lazio, il Comune prontamente firmava il contratto di appalto vinto a ribasso per 2.868.962,01 euro, che doveva necessariamente avvenire entro il 31.12.2009 anche se erano necessari altri 30 giorni per riconoscere la sussistenza dei requisiti della ditta.

Nasceva una disputa arrivata al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio) in quanto il Consorzio Italwork srl chiedeva l’annullamento del contratto stipulato in data 30.12.2009.

Il 24 maggio 2010 lo stesso TAR, sez. II ter, definitivamente pronunciando, respinge il ricorso e lo dichiara improcedibile. Ma a far ripiombare confusione e sconcerto ci pensa la notizia sul Sole 24 Ore del 14 aprile 2012 a firma di Domenico Lusi: “Decolla l'inchiesta della Procura di Roma sul G8 e i grandi eventi. Su disposizione del gip Nicola Di Grazia, il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, guidato da Virginio Pomponi, ha messo sotto sequestro preventivo beni per circa 32 milioni di euro.

L’indagine condotta dal procuratore aggiunto Alberto Caperna e dai pm Roberto Felici, Ilaria Calò e Sabina Calabretta conta al momento almeno 15 indagati, a vario titolo, per reati fiscali (false fatturazioni e dichiarazione fraudolenta), appropriazione indebita, riciclaggio.

Nell'elenco, oltre ad Anemone, alla moglie e allo zio, figurano il fratello, Daniele Anemone, i figli di Balducci, Lorenzo (attore) e Filippo (manager), titolari di quote di alcune società coinvolte, il commercialista del gruppo Anemone, Stefano Gazzani, e il funzionario Mauro della Giovampaola. L'indagine, che nasce dalle carte trasmesse a Roma dalla Procura di Firenze, prende corpo quando durante una perquisizione alla Anemone Costruzioni viene sequestrato un pc di Daniele Anemone. Il computer contiene un file denominato "elenco commesse" con 400 nominativi e località: da qui gli investigatori risalgono ai cantieri presso i quali le società del gruppo avevano svolto lavori. È il caso dell'ospedale Spallanzani di Roma, della casa di via del Fagutale con vista sul Colosseo per la quale l'ex ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, rischia il processo, di due immobili del generale della Guardia di Finanza, Francesco Pittorru, su cui sono ancora in corso accertamenti. Il file, scrive il gip, contiene «una contabilità parallela che indica cantieri e nominativi di clienti privati ai quali sono state effettuate prestazioni di servizi omettendone la fatturazione.”

Stranamente e fortunatamente il 17 maggio 2012 alla Conferenza dei Servizi, il Comune di Zagarolo chiedeva il parere definitivo agli Enti riguardo al progetto finale e tutto sembrava aver preso l’avvio, anche se il percorso era stato rallentato dallo studio della Soprintendenza dei Beni Archeologici (nel sito specifico erano state due tombe e una fontana), dove l’iter laborioso aveva permesso di visionare e mappare i reperti scoperti. Così si procedeva con l’acquisizione da parte del Comune del terreno e con Determina N.223 del 28/05/2012 con cui si definiva il saldo dell’acquisto del terreno (Località Palazzola) mentre veniva pubblicato l’avviso all’Albo Pretorio del Comune, mentre la determina N.200 del 11.05.2012 aggiudicava al vincitore del Bando, in via definitiva, l’incarico di direzione lavori ed attività correlate ai lavori della suddetta realizzazione dell’ edificio scolastico.

La posa della prima pietra, nell’ottobre del 2012 aveva fatto sperare gli abitanti di Zagarolo, finalmente la concretizzazione di un’opera edilizia scolastica era vicina, ma così non è stato. Su quel terreno oggi non c’è nulla, solo il container e due mattoni in ricordo dell’evento. Paolo Pacifici e Patrizia Fiorini, attivisti che hanno formato il gruppo del Movimento Cinque Stelle di Zagarolo, hanno passato le informazioni ai referenti alla Regione Lazio che in virtù di questa situazione hanno presentato il 15 gennaio scorso un’interrogazione urgente a risposta scritta firmata dai Consiglieri Regionali, Denicolò, Corrado, Barillari, Blasi, Pernarella, Porrello e Perrilli.

La suddetta interrogazione, facendo un recupero cronologico dei finanziamenti ricordava che:
1. Il Comune di Zagarolo, con la gara a ribasso aggiudicava nel lontano 30.12.2009 per 2.868.962,01 euro la progettazione della suddetta scuola alla ditta ATI formata da Anemone Costruzione Srl e Tecno Edil Srl
2. Con delibera N.39 della Giunta il Comune di Zagarolo rendeva atto dei colloqui intercorsi con la Regione Lazio, dai quali si era ritenuto opportuno modificare alcune voci del quadro economico approvato nella delibera precedente, e si ri-deliberava, sulla base del progetto di spesa redatto sempre dalla stessa Anemone Costruzioni, un importo complessivo di spesa maggiore di 4.073.592,00 euro (mentre il bando vinto era per 2.868.692,01 euro).
3. La giunta Comunale, con delibera n.61 del 9.05.2012 approvava anche una variante al nuovo edificio scolastico che prevedeva l’inserimento del progetto di un’area destinata a parcheggio e una nuova viabilità esterna del plesso scolastico, e con la delibera n. 61 del 9.05.2013 (un anno dopo) approvava tale progetto realizzato sempre dalla società Anemone con un costo complessivo di 3.185.392,36 euro.

Il documento presentato fa emergere che da un costo iniziale di 2.868.962 euro, si è passati ad un aumento dello stesso manufatto per 4.073.592 (la gara iniziale è stata vinta al ribasso e un’altra ditta aveva fatto ricorso) e poi maggiorato di altri 3.185.392 euro per lavori inerenti sempre per lo stesso edificio e con la stessa ditta, l’opera complessiva è lievitata ad oltre 7 milioni di euro!!!

L’interrogazione del M5S chiede al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e all’Assessore Politiche del Bilancio, Patrimonio e Demanio, quali determinazioni intendono adottare in ordine alla richiesta, poiché oltre a quella del 9.05.2013 che richiede 3.185.592 euro (per viabilità e parcheggio edificio ancora da costruire) ne esiste un’altra, sempre dello stesso anno, la delibera n.125 del 12.09.2013 che chiede un finanziamento di euro 799.465,61 necessari alla messa in sicurezza, adeguamento locali mensa ed aule didattiche del complesso scolastico “A.Tibullo”, che rappresenta da sola il 5% dei fondi stanziati dalla Regione per l’anno 2014 per tutte le scuole del Lazio.I Consiglieri del M5S esprimono forti dubbi sull’opportunità di destinare la somma richiesta (799.565,61 euro) viste le delibere precedenti che assegnano importanti contributi all’edilizia scolastica soprattutto lievitati sorprendentemente!

Nell’interrogazione pur condivisibile manca un dato oggettivo che getta ancora più stupore, poiché oltre a chiedere quali di questi due finanziamenti la Regione Lazio vuole concedere, ci si è dimenticati di indicare che il Comune di Zagarolo ha usufruito già di un finanziamento sempre della Regione Lazio, Assessorato Lavori Pubblici e Politica della Casa, che con nota del 18.09.2009 prot. 179951, ha comunicato la concessione, in base alla L.R. 12/81, di un contributo di euro 1.170.000,00 per l’intervento di “Messa in sicurezza scuole varie”, che lo stesso Comune ha usufruito vista la deliberazione della Giunta Comunale di Zagarolo n. 134 del 24/11/2011 che approvava il progetto esecutivo per lavori di “Messa in sicurezza scuole varie”, redatto dall'Ing. Francesca Simonelli pervenuto al Comune in data 22/11/2011, nel quale è descritto l’intervento da eseguire, per un importo complessivo di euro 1.300.000,00… nonché le ultime determinazioni, la N.316 del 22.7.2013 e la N. 601 del 21.11.2013 che approvano con l’avanzamento dei lavori, il 4^SAL e 6^Sal rispettivamente.

Auspicandoci che si possa analizzare e capire la lungimiranza di questi contributi dati a pioggia, occorrerebbe capire come sia stata gestita la strategia del piano scolastico del comune, e come siano stati ottimizzati i contributi ricevuti in visione anche del nuovo edificio in programmazione, ma soprattutto in che condizioni versano le scuole in questo territorio. Ad ora, un’opera scolastica deve essere edificata, ma c’è solo la prima pietra nonostante dal 2009 sia stata assegnata la gara di appalto. Non solo! Ora per costruirla si chiede più del doppio della proposta iniziale…nonostante ci sia stata una gara al ribasso. Sono passati quattro anni, quella pietra simbolica che ora vale 7 milioni di euro, racchiude molto di più! E’ il monito di una tragedia e il simbolo dell’innocenza, dedicata ad una bimba che non c’è più.
Tante promesse ancora disattese e troppi interrogativi che cercano ora solo risposte serie, nell’augurio che qualcuno vigili con determinazione questa storia che sta assumendo una situazione davvero grottesca.Queste le parole del sindaco Paniccia il 6 ottobre 2012, alla posa della prima pietra:“Oggi è una bella giornata e mettere questa pietra è un segno di grande speranza. Il comune di Zagarolo ha fatto la richiesta alla Regione Lazio per un contributo dedicato alla realizzazione di un nuovo edificio scolastico. Oggi l’iter burocratico è chiuso. Occorrerà circa un anno e mezzo per completare l’opera pubblica. Un edificio che ha una storia simbolica, poiché si lega all’aspetto più drammatico, ovvero alla scomparsa della piccola Ilaria di cui proprio oggi ricorre l’anniversario. Se questa scuola ha visto la luce perché è legata ad un evento luttuoso e i genitori di Ilaria hanno scritto una lettera al Presidente della Regione Lazio che ha scosso le coscienze e in merito la Regione Lazio si è impegnata a dare il finanziamento. Così questa scuola, una volta ultimata, sarà intitolata ad Ilaria Raschiatore. La sua realizzazione deve avere la memoria storica, tutti i bambini che la frequenteranno sapranno che a Zagarolo è successo un dramma che non deve mai..mai più accadere! Le istituzioni devono essere salvaguardate da parte di tutti i suoi rappresentanti da qualsiasi colore politico vengono amministrate.”

Ritornare oggi su quel terreno….viene solo tanta rabbia, troppi sono gli interrogativi! Con l’augurio che la Regione Lazio sappia dare risposte esaurienti e attendibili, giacché questa scuola doveva avere già gli alunni nelle aule. L’Osservatore d’Italia seguirà da vicino l’evolversi di questa complicata vicenda, affinché i lettori possano conoscere la verità!

 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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