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VITERBO: LA PROVINCIA DICE NO ALLA MONNEZZA DELLA PROVINCIA DI ROMA

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Tempo di lettura 3 minutiIl presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi: “Pronti ad azioni legali”

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“Sulla questione relativa al conferimento a Monterazzano dei rifiuti dell’area braccianese vogliamo vederci chiaro, ed è per questo che intendiamo opporci legalmente per verificare la legittimità del procedimento attuato dalla Regione Lazio”.

 

Redazione

Viterbo – Il presidente della Provincia Marcello Meroi torna a chiedere chiarezza alla Regione Lazio dopo che, in seguito alla chiusura della discarica di Cupinoro, si è reso necessario allocare in altri siti i rifiuti prodotti dai Comuni della Provincia di Roma. Il conferimento sta avvenendo senza un atto autorizzativo regionale o commissariale. Dalla Regione hanno comunicato che questo atto non sarebbe necessario, dal momento che il Piano regionale dei rifiuti di per sé autorizzerebbe i Comuni in emergenza a conferire i rifiuti negli Ato di prossimità, previo accordo con i titolari delle discariche. Una tesi che è contestata tanto dalla Provincia che dal Comune di Viterbo.

“Se questo principio fosse confermato – aggiunge Meroi – sarebbe decisamente grave, perché significherebbe togliere agli enti locali la possibilità di avere voce in capitolo su situazioni destinate a provocare impatti, più o meno significativi, sul territorio. Non è ipotizzabile che chiunque possa venire a Viterbo a riempire d’immondizia la discarica di Monterazzano riducendone l’autonomia, dopo che già subiamo pesantemente la servitù di Rieti. Riteniamo che il conferimento dei rifiuti da parte di Ato diversi da quello di appartenenza, non possa avvenire per automatismo, ossia senza un’autorizzazione di un’autorità competente, o scavalcando gli enti locali. Cosa che sta avvenendo nel caso dei rifiuti dell’area di Bracciano. Per questo vogliamo appurare il rispetto della procedura da parte della Regione Lazio e valutare ogni possibile azione utile a porre termine, il prima possibile, al conferimento dei rifiuti dell’ex sito di Cupinoro a Viterbo. Del resto – ricorda ancora il presidente – sin dall’inizio, su questa storia siamo stati chiari; il conferimento può essere accettato soltanto per un periodo limitato, il tempo utile a trovare altre soluzioni, evitando disagi alle popolazioni. Ma dal momento che – conclude – dalla Regione si continua a procedere con modalità e criteri inaccettabili e per giunta poco rispettosi dei diritti del territorio, metteremo in atto tutto ciò che è in nostro potere per tutelarci e difenderci”.

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