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CIAMPINO – MARINO LAZIALE: E' RISSA TRA PALOZZI E COMANDINI

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Tempo di lettura 3 minuti Campagna elettorale di fuoco ai Castelli Romani

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di Ivan Galea

Ciampino – Marino Laziale: La campagna elettorale, si può ben vedere ha già assunto i toni accesi nelle due città dei Castelli Romani, dove a usare i toni della vecchia politica d'assalto sono Marco Comandini Membro esecutivo Regionale IDV e Adriano Palozzi, ex sindaco di Marino e consigliere regionale Forza Italia. Si parla della permanenza in multiservizi di Comandini nei confronti del quale l'accusa è di militare in Forza Italia e di avere cambiamenti facili di tessera, mentre a Palozzi gli si attribuisce un bel flop su tutti i fronti. Ecco le note: 

Adriano Palozzi

E’ penoso assistere ancora una volta alla lotta contri i mulini a vento di Marco Comandini. Il coordinatore cittadino dell’Idv di Marino continua, infatti, a straparlare dimostrando di non conoscere minimamente il contesto politico ciampinese particolarmente controverso per diversi aspetti.

Comandini fa nuovamente cilecca quando afferma che è mio interesse creare spaccature nel centrosinistra nei vari Comuni. Tutt’altro, il mio obiettivo fondamentale è quello di dare avvio ad un percorso di formazione di una coalizione di moderati ampia sul modello di quella che per anni ha funzionato a Marino. Una coalizione di Moderati che guardi solamente al bene comune della città al di là di futili preconcetti ideologici.

Un po’ come sta accadendo anche a Ciampino, dove nella persona del socialista Mauro Testa, Forza Italia, Idv e le altre forze alleate hanno trovato il candidato ideale per riconquistare un Municipio malgovernato e totalmente dimenticato dal centrosinistra. Testa è l’uomo che racchiude in toto i principi di buongoverno, trasparenza e onestà di cui la città di Ciampino oggi necessita e ai quali anche l’Idv non può rinunciare. Comandini, quindi, faccia un passo indietro e non si addentri in questioni di morale. Non è la persona più adatta visto che del trasformismo ne ha fatto quasi una virtù: gli ricordo, infatti, che rimase dentro Forza Italia fino al 2008, fino a quando cioè il partito gli garantì uno stipendio come componente del Cda dell’Asp, e che, costretto ad alzarsi da quella poltrona, decise di dirottarsi sul centrosinistra, trovando accoglienza nell’Idv. Non meritano considerazione le esternazioni di chi, fino ad oggi, ha inteso la politica funzionale solo ai propri interessi”. 

 Marco Comandini

Caro Palozzi a parte il fatto che per far parte di un partito bisogna esserne iscritti ed io non sono mai stato iscritto in Forza Italia, neanche simpatizzante. Come dico a tutti, se mi portano un pezzo di carta firmato da me in tal senso, vado alle autorità preposte per una querela.  Caro Palozzi se vogliamo esaminare cio’ che accadde alla Multiservizi, non Asp come dici, ben volentieri, di atti e nomine, di concorsi ed altro. Mi sembra anche di ricordare di una suocera famosa. Di certo la serietà di chi controllava dava fastidio. Come ben dovresti sapere, perché siamo tutti di Marino, di certo, non mi occorrono i 4 spiccetti della Multiservizi per campare.

Ma veniamo al nodo politico che più mi interessa: idv mai e poi mai stara’ insieme a Forza Italia, in qualsiasi comune, quindi cio’ che affermi è falso!!! occorre che ti metti l’anima in pace, l’operazione di equilibrismo politico non ti è riuscita. hai perso la tua battaglia ancor prima di cominciare. hai fatto un flop!!! idv non e’ in vendita. I tuoi attacchi di carattere personale denotano solo la pochezza argomentativa a mascherare il flop politico che hai fatto con un operazione, temeraria.

Ma poi, proprio tu che tra i tuoi sostenitori hai: Bartoloni, lamanna, Rapo, Moretti, Minotti  … hai il coraggio di attaccare me? Palozzi facci la cortesia, parla di politica, ammetti il tuo flop, ci fai più bella figura! Non insistere sull’irrealizzabile, è patetico!

 

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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