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di Angelo Parca
Nemi (RM) – Venerdì 31 dicembre 2014 il maltempo ha sommerso molte città d’Italia, compresa la Capitale dove il rischio di una esondazione del Tevere preoccupa più di qualcuno. Ma anche nell’hinterland non si può dire che sia andata meglio. Oltre allo scenario ciampinese già ampiamente descritto dal nostro Maurizio Costa, oltre ad Ariccia dove in alcuni punti si doveva andare a passo d’uomo data la quantità d’acqua. Sulla strada provinciale Nemi – Lago un cumulo di rocce sono franate sulla carreggiata dal costone visibilmente instabile e il pericolo è che con lo sbalzo di temperatura possa verificarsi uno smottamento ancora più grande. Già lo scorso 20 novembre 2013 abbiamo fotografato un enorme macigno sempre sulla strada Nemi Lago, probabilmente franato a causa del maltempo di quel periodo. E dopo un giorno, il 21 novembre 2013, immortalavamo un altro macigno franato.
Ma il problema è stato risolto in pochissimo tempo: ignoti hanno rimosso le grandi pietre e quindi tolto il problema alla radice. E se è vero che “occhio non vede e cuore non duole” probabilmente le rocce franate con il maltempo di venerdì 31 gennaio 2014 faranno la stessa fine.
A voi lettori le considerazioni del caso.
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