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Redazione
Roma – Ieri sera, intorno alle ore 22, alcune telefonate al 113 hanno segnalato un acceso litigio all’interno di un palazzo in via Torti, al Casilino.
Quando i poliziotti del Reparto Volanti sono arrivati sul posto hanno trovano diverse tracce di sangue lungo le scale, seguendo le quali sono arrivati fino ad un appartamento.
Dal momento che gli agenti hanno sentito distintamente il pianto di una donna al di là della porta, hanno iniziato a bussare, ma non avendo risposta, hanno insistito per un po’. Alla fine ha aperto un uomo, palesemente alterato, che li ha subito aggrediti, prima a parole, poi passando alle vie di fatto tentando di chiudergli la porta in faccia.
I poliziotti, però, sono riusciti ad accedere all’interno e in camera da letto, distesa sul letto, hanno trovato una giovane donna col volto tumefatto e sanguinante. La donna, dopo essere stata medicata in ospedale, ha raccontato che il marito l’aveva presa a pugni sul volto e a calci all’addome, poi, afferratala per i capelli, le aveva più volte fatto sbattere la testa contro il muro.
L’uomo invece, accompagnato in ufficio per gli ulteriori accertamenti ed identificato per D.P., romeno di 32 anni, è stato infine arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento a beni dello Stato, in quanto durante il tragitto, nel tentativo di fuggire, ha sfondato a calci il finestrino della volante e successivamente la mobilia all’interno del Commissariato.
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