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Redazione
Viterbo – Si sono svolte oggi, presso l'aeroporto Fabbri, sede del 1° reggimento "Antares" dell'Aviazione dell'Esercito in Viterbo, le esequie del Comandante dell'Aviazione dell'Esercito, Generale di Corpo d'Armata Giangiacomo Calligaris, e del Capitano pilota Paolo Lozzi, deceduti il 23 gennaio a seguito di un incidente a bordo di un elicottero AB 206 durante un volo addestrativo nel viterbese.
Alla cerimonia, officiata dall'Arcivescovo Ordinario Militare per l'Italia Monsignor Santo Marcianò, erano presenti il Ministro della Difesa, Senatore Mario Mauro, accompagnato dai Sottosegretari alla Difesa, On. Pinotti e On. Alfano, il capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli,il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Claudio Graziano e le massime autorità civili locali, che si sono stretti intorno ai familiari dei due ufficiali per l'ultimo saluto.
Durante l'omelia Monsignor Marcianò ha ricordato "Quando si serve come essi hanno servito, dice Gesù, si è beati, si è felici; si è in quella pace per la quale tanto i nostri militari lavorano e che noi ringraziamo con tutto il nostro cuore".
"Il grande generale che ha compiuto missioni altamente rischiose e il giovane capitano che sognava di farle, cadono nel servizio umile e amorevole del dovere." ha concluso l'ordinario militare.
Il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Generale Claudio Graziano, rispondendo alle domande della stampa ha detto: "I nostri soldati hanno grande onestà e grande coraggio, sono pronti a fare tutto quello che è necessario per adempiere al proprio dovere, per servire la Patria. lo hanno fatto in molti in Afghanistan durante le operazioni internazionali e lo fanno tutti i giorni i nostri militari rischiando in un addestramento che è sempre impegnativo e che in questa circostanza ha portato drammaticamente alla perdita dolorosissima per l'Esercito del Comandante dell'Aviazione dell'Esercito e di un giovane Capitano".
Al termine delle esequie le note del Silenzio hanno accompagnato l’uscita dei feretri, portati a spalla dai colleghi dell'aviazione dell'esercito.
La cerimonia si è conclusa con gli ‘onori ai Caduti’ resi dal picchetto in armi schierato sul piazzale antistante l'hangar nel quale sono state celebrate le esequie.
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