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Redazione
Roma – “Siamo stanchi di promesse”, dichiara Giuseppe Nardo delegato USB e componente della RSU aziendale, “nonostante la chiusura estiva di circa 70 posti letto, mai riaperti, il personale continua a diminuire e non siamo più in grado di garantire l’assistenza” “Le continue aggressioni del personale di Pronto Soccorso sono la prova che il sistema non funziona” prosegue Nardo, “ieri in pronto soccorso c’erano 123 persone di cui 58 in attesa di ricovero e 15 macchine ARES in attesa delle barelle, è una trincea”.
“Oggi la situazione si è ulteriormente complicata quando ci siamo accorti che la Direzione aveva disposto il montaggio dei letti nei corridoi dei reparti per ricoverare i pazienti in attesa ed abbiamo cercato risposte concrete contro questa emergenza che lede i diritti dei malati ed espone il personale a rischi maggiori,” conclude il sindacalista, “ma di fronte alla latitanza della Direzione Generale abbiamo deciso di alzare i livelli di lotta per costringere questa amministrazione e la Regione Lazio ad assumere personale ed adeguare i posti letto alle necessità di ricovero dei pazienti.”
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