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LATINA: PER L'AGRICOLTURA E' APPENA PASSATO UN ANNO CRITICO

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Tempo di lettura 2 minuti Coldiretti:"Il 7 gennaio 2014 ci sarà il tavolo in Regione per aprire una trattativa che merita di chiudersi con risposte certe e definitive agli allevatori ormai esausti"

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Redazione

Latina – “E’ stato un anno impegnativo, contraddistinto da tante battaglie condotte sul campo e in prima linea da Coldiretti Latina”. A tracciare il bilancio di un 2013 che si è appena concluso è il direttore Saverio Viola che, dallo scorso 16 dicembre, è stato nominato, ad interim, anche direttore della sede di Frosinone di Coldiretti. «Per l’associazione è stata una stagione molto impegnativa dal punto di vista sindacale, abbiamo continuato a denunciare ciò che da anni facciamo su problematiche riguardanti etichettature e tracciabilità, punti fermi sui quali da tempo invochiamo regolamenti più certi, ma soprattutto da applicare e rispettare. Anche per questo, siamo andati al Brennero e a Montecitorio per ribadire questi concetti e difendere il made in Italy e quindi i prodotti della nostra terra. Un’esperienza e una battaglia condotta in prima linea, in attesa di risposte che ancora sembrano tardare ad arrivare: «Per capire a fondo il problema basta il dato che riguarda i 60 miliardi di euro all’anno prodotti dal falso made in Italy – spiega ancora Viola -, non dico che vadano recuperati tutti, ma una buona parte sì, sarebbe già molto importante. Il bilancio del 2013 non è certo esaltante per il mondo dell’agricoltura locale, ancora in sofferenza e stretto nella morsa di una crisi che coinvolge agricoltori e allevatori. «In questo anno ci siamo portati dietro strascichi del passato legati a mancati rinnovi dei prezzi del latte con molti problemi sotto il profilo climatico rendendo difficile portare a casa un livello produttivo che a volte è stato sotto le aspettative, perché molte aziende hanno risentito pesantemente dei danni riportati anche in passato. Abbiamo ottenuto risultati nel settore vitivinicolo e anche il comparto olivicolo si è difeso nonostante il calo della quantità, in calo l’ortofrutta, mentre la zootecnia è andata ancora in sofferenza anche per le mancate risposte sul prezzo del latte vaccino fermo ancora a 0.44 centesimi di euro. Il 7 gennaio 2014 ci sarà il tavolo in Regione per aprire una trattativa che merita di chiudersi con risposte certe e definitive agli allevatori ormai esausti e stanchi delle promesse. Abbiamo raggiunto il riconoscimento per l’OP delle mozzarelle di bufala solo locale e laziale (Prolab). I progetti che stiamo portando avanti hanno riscosso un discreto successo. Un esempio è la nostra campagna sui prodotti a chilometro zero. Un progetto importante e apprezzato:c’è voglia di riscoprire l’origine dei prodotti pontini e di valorizzare la produzione locale. Dal punto di vista organizzativo, invece, abbiamo un nuovo presidente nazionale molto giovane. Roberto Moncalvo ha 33 anni e rappresenta il rinnovamento che si riscontra anche nei nostri associati, molto giovani come media di età. C’è voglia di essere propositivi con tanti imprenditori agricoli giovani che hanno scelto di investire nel settore. Sono buoni presupposti per il futuro, a cui però, nel 2014, occorrerà dare un seguito con maggiore concretezza, soprattutto nelle risposte che continuiamo ad attendere dalla politica.
 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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