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Latina

FORMIA: BUFERA SU BARTOLOMEO PER PRESUNTI PREMI AI DIRIGENTI

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Tempo di lettura 2 minuti Il sindaco formiano Bartolomeo: “Fatta tanta confusione. Ecco come stanno le cose”

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Redazione

Formia (LT) – Non voleva rispondere, tanto puerile era l’accusa. Poi un cittadino lo ha fermato per strada e gli ha chiesto: “Ma perché fate un regalo di 400 mila euro ai dirigenti?” Sotto Natale, in piena crisi economica. L’accusa comparsa sul blog “Formia libera” in un articolo a firma di Delio Fantasia. C’era il rischio che qualcuno davvero ci credesse. E che, giustamente, si arrabbiasse.

Il sindaco Sandro Bartolomeo ha quindi deciso di spiegare come stanno realmente le cose. “Il web – dice – è uno strumento straordinario ma qualcuno lo usa solo per cavalcare la protesta sociale, non esitando a deformare platealmente la realtà. L’articolo biasimava la presunta spartizione natalizia di 400 mila euro ai dirigenti comunali, ciascuno beneficiario di premi tra i 22 e i 24 mila euro. Probabilmente, l’autore confonde tra risorse assegnate ai dirigenti mediante il Piano esecutivo di gestione per il raggiungimento degli obiettivi e le indennità di risultato spettanti per contratto ma la cui attribuzione consegue ad un’attenta valutazione che viene effettuata su base annua da specifici organi competenti”. Quali? “Il Nucleo di Valutazione che, allo stato, ancora non c’è e che, proprio per garantire la trasparenza dei percorsi, presto nomineremo tramite bando. Sarà il Nucleo a valutare l’operato annuo dei dirigenti e, nel caso, come prevede il contratto, ad assegnare premi di produttività. Dire che sono stati già concessi significa mentire sapendo di farlo o non avere alcuna idea di come funziona la pubblica amministrazione”.

A chiarire il contenuto della delibera n. 294 del 2 dicembre scorso ci pensa il Segretario Generale del Comune Anna Lecora. “Oggi la principale attività degli organi politici si concretizza nei documenti programmatici. Si parte con le linee di mandato per passare poi al bilancio di previsione annuale e triennale col suo principale allegato: la relazione previsionale, strumento di pianificazione e gestione economico-finanziaria dei Comuni nel quale sono contabilmente dettagliate le entrate e le spese dell’ente, divise in parte corrente e parte in conto capitale. Nel bilancio sono elencate tutte le spese che saranno sostenute nell’anno e tutte le entrate che serviranno per finanziarle. Serve dunque a programmare le attività del Comune e a destinare risorse ai servizi che il Comune eroga per soddisfare le esigenze e i bisogni della collettività”. Un altro strumento di programmazione è il Piano esecutivo di gestione che la giunta emana ogni anno sulla base del bilancio, quest’anno approvato solo il 20 novembre. “Il Peg – spiega il Segretario – dettaglia gli obiettivi principali del Comune e fornisce ai vari dirigenti le risorse umane e finanziarie per poter migliorare i servizi offerti ai cittadini”. Ha, insomma, “la funzione di autorizzare e considerare la spesa in maniera più analitica e vincolante rispetto al bilancio di previsione e di collegare gli obiettivi e le dotazioni dei dirigenti”. Se agli organi politici spetta l’attività di programmazione, all’apparato tecnico-amministrativo tocca quella di gestione. “La retribuzione di dirigenti, funzionari e dipendenti è analiticamente stabilita dai contratti collettivi di lavoro cui ogni amministrazione è chiamata ad attenersi. E’ nell’ambito di tali normative che i dipendenti vengono valutati per il lavoro svolto annualmente (non certo per brevi periodi dell’anno), sulla scorta di tutti gli strumenti programmatici riportati”. E chi valuta l’operato dei dirigenti? “Il nucleo di valutazione che a Formia sarà nominato con una procedura di evidenza pubblica”.
 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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