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Redazione
Formia (LT) – “Quando si usa anche l’arte per infangare vuol dire davvero che si è superato ogni limite e questo non possiamo accettarlo”. L’assessore alla Cultura Maria Rita Manzo risponde furiosa all’accusa di conflitto d’interesse che un noto blog ha sollevato in merito alla mostra dell’artista Salvatore Bartolomeo, partita oggi alla torre di Mola e promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune.
“Il fatto che Salvatore Bartolomeo sia il fratello del Sindaco – spiega l’assessore Manzo -, nulla toglie al suo estro, né alla disponibilità che lo ha spinto a condividere la sua produzione artistica, valorizzando uno dei siti storici più importanti della città. La mostra dura più di un mese, dall’8 dicembre al 12 gennaio. Costerà 3 mila euro e il denaro non andrà all’artista che è mosso da meri interessi artistici. Servirà a pagare la ditta che garantisce il service (luci, audio, video), senza il quale il pubblico non potrebbe godere delle installazioni e dei percorsi sonoro-visivi che caratterizzano l’arte di Bartolomeo. Cosa c’entra la Carta di Pisa e come si fa a scadere così in basso? Sono indignata – prosegue la Manzo -, non tanto per il clima a cui purtroppo ci stiamo abituando, quanto per la rappresentazione che si dà della città e di persone perbene che cercano di fare un po’ di cultura e vengono criticate da chi, evidentemente, non ne ha. Se questa è politica…”
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