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LATINA: IL CENTRO DI ALTA DIAGNOSTICA INSEDIAMENTO ENTRO IL 16 DICEMBRE 2013

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Tempo di lettura 3 minuti Il primo cittadino, infatti, in questi giorni aveva avuto modo di sollecitare fortemente le parti stesse al fine di profondere il massimo impegno per dare concretezza all’importante progetto.

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Redazione

Latina – Entro il prossimo 16 dicembre il “Centro di Alta Diagnostica per immagini e bio-molecolare” sarà pronto per essere insediato a Latina. La conferma è arrivata dal tavolo tecnico riunito questo pomeriggio in Comune. Come annunciato nei giorni scorsi, il sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, ha riunito in Comune, questo pomeriggio, tutte le parti coinvolte nel progetto per la realizzazione del “Centro di Alta Diagnostica per immagini e bio-molecolare” nella città di Latina.

Il primo cittadino, infatti, in questi giorni aveva avuto modo di sollecitare fortemente le parti stesse al fine di profondere il massimo impegno per dare concretezza all’importante progetto.

Al Tavolo di ieri pomeriggio hanno preso parte, oltre al sindaco Di Giorgi, anche il direttore della Asl di Latina, Renato Sponzilli, il direttore regionale Ares 118, Rossella Carucci, il direttore Ares 118 di Latina, Paolo Viola, il referente provinciale della Fondazione Roma, avv. Alfredo Loffredo, il direttore generale della Provincia, Claudia Di Troia, il dirigente del settore politiche sociali della Provincia, Patrizia Guadagnino. Nel corso dell’incontro il sindaco Di Giorgi ha ribadito come il Comune di Latina, in collaborazione con la Provincia, abbia terminato le attività richieste per il trasferimento dell’Ares 118 presso i locali messi a disposizione dal Comune, così da consentire l’approntamento del Centro di Alta Diagnostica presso l’attuale sede dell’Ares 118 sita nell’ospedale “Goretti” di Latina, per consentire di completare tutte le procedure entro i tempi necessari per non perdere il finanziamento della Fondazione Roma.

L’avv. Loffredo ha infatti ricordato che occorre completare tutte le operazioni entro il prossimo 20 dicembre, per dar seguito agli impegni assunti dalla Fondazione Roma, che si concretizza in questo progetto di eccellenza a livello internazionale con un importo di 20 milioni di euro. La dott.ssa Carucci ha quindi comunicato che il trasferimento del 118 nei nuovi locali per far posto al Centro di Alta Diagnostica è già in atto e che la parte più delicata dell’operazione, cioè lo switch delle linee telefoniche, avverrà il 13 dicembre e il 16 dicembre ci sarà la piena operatività nella nuova struttura.

Molto soddisfatto dell’esito dell’incontro il sindaco Di Giorgi: “Ringrazio tutte le parti interessate per il buon esito dell’incontro e delle procedure di trasferimento dell’Ares 118. A tal riguardo, desidero ringraziare la Fondazione Roma, e quindi l’avv. Loffredo, per la grande tenacia nel consentire di dotare Latina di questo Centro di livello internazionale.

Grazie anche alla dott.ssa Carucci per l’impegno profuso in questi giorni, così come molto importante è stato il ruolo della Provincia e del direttore della Asl Renato Sponzilli.

L’amministrazione comunale di Latina ha operato fattivamente per creare tute le condizioni per raggiungere un importante risultato, che consentirebbe alla nostra città di avere un Centro diagnostico di grande importanza a disposizione dei nostri cittadini e degli utenti di tutta Italia. con l’investimento di milioni di euro. Riuscire a completare le operazioni entro il 18 dicembre sarebbe davvero un bel regalo per il compleanno della città”.

DETTAGLI TECNICI
Nel dettaglio, le alte tecnologie di Diagnostica per Immagini da installarsi nel progetto della Fondazione Roma prevedono una Risonanza Magnetica/PET che è una metodica combinata di una Risonanza Magnetica ad alto campo ( 3 Tesla ) particolarmente indicata nella diagnostica Neuro ed in campo oncologico (malattie tumorali), e PET (diagnostica funzionale) con simultaneità e complementarietà dei rilievi diagnostici. Attualmente le linee di sviluppo clinico e sperimentale di questi macchinari sono oggetto di trial nei vari campi di applicazione (malattie neurodegenerative cerebrali, dei tumori solidi, cerebrali, della prostata, dell'apparato genitale femminile, del fegato etc) Esistono attualmente 30 installazioni nel mondo: 12 in Nord America ( tra cui Boston, Pittsburgh, New York, Cleveland etc) 15 in Europa ( tra cui Monaco di Baviera, Vienna, Londra, Copenhagen, Napoli), 7 in Estremo oriente. Dotarsi di tale tecnologia porrebbe la città di Latina in posizione di grande rilievo nazionale e internazionale. Altra tecnologia presente nel centro in oggetto è una TAC multislice (128 strati) dual source particolarmente indicata nello studio cardio TC, oltrechè dei vari distretti in campo neurologico e toraco-addominale e vascolare.

La sinergia che si sta realizzando tra Fondazione Roma e l'Azienda USL di Latina permetterebbe ai pazienti ricoverati nei nosocomi della provincia di Latina di usufruire di prestazioni di alto contenuto diagnostico.

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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