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Latina

FORMIA , BILANCIO E TARES, IL DELEGATO FULVIO SPERTINI AL GRUPPO UDC: “MANIPOLARE I NUMERI NON SERVE, COSTRETTI A RIPARARE I DANNI CHE VOI AVETE PRODOTTO”

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Tempo di lettura 2 minuti Se l’Udc avesse avuto realmente a cuore le sorti del bilancio comunale non avrebbe aumentato in un solo anno il costo del servizio rifiuti, lievitato di un milione e mezzo di euro tra 2011 e 2012.

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Redazione

Formia (LT) – L’attività che regola il bilancio è amministrativa e si basa su numeri certificati dalla direzione finanziaria dell’Ente e ulteriormente verificati dai revisori dei conti presenti all’ultimo Consiglio Comunale. L’Udc tira fuori cifre estrapolandole dal contesto complessivo: questo vale tanto per il buco di 800 mila euro che per la causa vinta dal Comune, cui sarebbe legato il tesoretto di 600 mila euro nelle casse dell’amministrazione.
La relazione di bilancio presentata in Consiglio Comunale evidenzia tre cifre fondamentali:
1)      35.884.000 euro di spese correnti;
2)      minori entrate pari a 1 milione e 400 mila euro di gettito Imu ed oneri urbanistici e 1.700.000 euro di mancati trasferimenti dallo Stato centrale e dalla Regione.
Il totale è di 3 milioni e 100 mila euro. Questo è il buco di bilancio della città di Formia che chi amministra ha l’imperativo legale di coprire. Ogni altra cifra avulsa da questo quadro può essere manipolata secondo i propri scopi. La manovra di bilancio effettuata ha dovuto intervenire su queste cifre ed ha seguito i seguenti principi:
a)      aumento dell’1% (dal 9,5 al 10,5%) dell’aliquota Imu su seconde e terze case, portata al livello medio provinciale, per 1 milione e 200 mila euro di recupero;
b)      introduzione della Tares (applicata da tutti i maggiori comuni della provincia) a copertura di un ulteriore milione e 300 mila euro;
c)      ulteriori tagli della spesa pari a 600 mila euro rispetto ad un taglio complessivo di 915 mila euro.
Si parla di sperperi di 250 mila euro per la programmazione estiva quando lo stesso bilancio ha evidenziato rispetto alle previsioni del 2012 una riduzione della spesa nei settori Sviluppo Economico, Cultura e Turismo di 154 mila euro. Un’altra cifra che è stata estrapolata dal contesto, a testimonianza dell’uso strumentale che l’Udc fa dei numeri. 
Va inoltre ricordato che questa amministrazione, pur in un quadro di così grave carenza, ha mantenuto inalterati i servizi alla persona e quelli a domanda individuale.
La proposta alternativa riguarda quindi solo la Tares. L’intervento auspicato dall’Udc di aumentare e rimodulare la Tarsu avrebbe portato solo 500 mila euro nelle casse del Comune, costringendo l’amministrazione ad un drastico aumento dell’addizionale Irpef, tassa che incide sul reddito dei soliti noti, quelli che le tasse le pagano già oggi appieno.
Se l’Udc avesse avuto realmente a cuore le sorti del bilancio comunale non avrebbe aumentato in un solo anno il costo del servizio rifiuti, lievitato di un milione e mezzo di euro tra 2011 e 2012. Un danno che oggi siamo costretti a riparare.
 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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