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Roma

ALBANO LAZIALE, CONVEGNO ASSISTENZA ONCOLOGICA: CONFERENZA SULLA SALUTE O DIBATTITO POLITICO?

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Tempo di lettura 3 minuti Presenti il sindaco di Albano Nicola Marini, quello di Nemi Alberto Bertucci e il consigliere regionale Michele Baldi.

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di Maurizio Costa

Albano Laziale (RM) – L’associazione A.N.I.M.O. ha presentato al teatro “Alba Radians” un convegno dal titolo “Assistenza Oncologica nella Regione Lazio: Limiti e Prospettive.” Molte personalità di spicco dell’ambiente sanitario, tra cui vari dottori e luminari che si occupano del problema del cancro e del trapianto di organi, hanno spiegato come il numero di tumori tenda a crescere visto l’aumento dell’età media. Dall’altra parte il cancro sta diventando sempre più curabile, sebbene i morti siano ancora tantissimi.

Molti i dottori che sono intervenuti, tra cui Carlo Umberto Casciani, Commissario Straordinario dell’Agenzia Regionale Lazio Trapianti, e Francesco Cognetti, direttore di Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena.

Volgendo lo sguardo alla compagine politica che affollava il convegno, erano presenti sindaci e consiglieri comunali delle varie amministrazioni locali e della Regione Lazio. A presentare il convegno e a fare gli onori di casa ha pensato il sindaco di Albano Nicola Marini, che ha aperto le danze affermando di essere sempre in prima linea per quel che riguarda il problema del cancro. Ai microfoni de L’osservatore laziale, il primo cittadino non ha nascosto la sua contentezza: “Mi fa piacere ed è un onore per me che Albano ospiti un evento così importante che ha molto rilievo tra la società e tra i cittadini.” Riguardo all’invito dei vari sindaci del territorio, Marini ha spiegato: “Immagino che l’associazione abbia invitato queste personalità per poter riunire tutte le competenze che fanno parte del territorio del Lazio e dei Castelli Romani.”

Il sindaco di Nemi, Alberto Bertucci, non ha voluto rilasciare dichiarazioni, definendo l’osservatore laziale un giornale “troppo assillante e che ha un atteggiamento ingiustificato nei miei confronti.” Riguardo alla conferenza ha dichiarato: “Sono molto vicino a questa tematica e anche io ho voluto dare il mio contributo rappresentando la cittadina di Nemi.”

Sicuramente più disponibile alle interviste il consigliere regionale Michele Baldi. Durante il convegno la Presidente dell’associazione, Anna Laganà Madia, si è rivolta a Baldi, pregando che porti in Consiglio Regionale questa tematica così importante: “Non può esserci mancanza di fondi quando si parla di malati. La Regione dovrebbe assumere meno economisti e più dottori per stare più vicino alle persone che tutti i giorni vivono questo dramma.” Dal canto suo Baldi dal palco dell’”Alba Radians” si è difeso così: “Il problema vero da battere è il cancro. Io voglio essere a disposizione di tutti quelli che stanno male. Se la Regione Lazio non ha fatto in passato, sicuramente farà in futuro.”

Ai nostri microfoni, poi, Baldi è stato più esplicito: “La Regione deve investire sulla sanità, non tagliando, ma riducendo gli sprechi.” Il consigliere regionale, cambiando argomento, ha dichiarato che non scenderà in politica europea: “Io guardo all’Europa non per un fatto personale, ma per i fondi che potrebbero arrivare per infrastrutture e sanità. Personalmente io sto in Regione e non lascerò questo posto perché sono troppo attaccato a Roma.” Riguardo ai rapporti con il sindaco di Nemi, Alberto Bertucci, Baldi si è dichiarato molto aperto verso la provincia: “Bisogna essere vicino ai sindaci dei paesi del Lazio, facendo in modo che Roma e la Provincia dialoghino tutti i giorni. I vari Comuni del Lazio possono dare occupazione e quindi la Regione deve gratificare tutto ciò che è potenzialmente positivo.” Il consigliere regionale non è interessato al fatto che Bertucci possa passare al centrosinistra: “La priorità oggi è il cancro e la mancanza di occupazione, e chiunque ragioni in termini di destra e di sinistra è uno stupido che non ha capito in che situazione ci troviamo. Io all’Europa non ci penso, e non lascerò questo mio attuale incarico.”

La politica per antonomasia non dorme mai. Anche in un convegno sui malati di cancro si riesce a vedere come la sanità abbia bisogno di fondi che provengono per forza dall’ambiente politico e dalle varie amministrazioni. Varie volte i medici hanno chiesto ai sindaci ed ai consiglieri presenti in sala più finanziamenti e più interesse verso un problema così grande. Speriamo che non siano sempre e solo le solite promesse.

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Castelli Romani

Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Castelli Romani

Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Roma

Roma, metro Piramide: la banchina degli impuniti

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È senza soste l’impegno della vigilanza nelle stazioni metro di Roma.
Ma come potete vedere dalle foto le difficoltà maggiori avvengono in questo preciso momento presso la stazione Piramide della Linea B (sono circa le 18) dove un folto gruppo di borseggiatori bosniaci, si ostina a restare sulla banchina incurante degli avvisi della Guardie Giurate predisposte al servizio che li stanno invitando a lasciare la stazione.
Una situazione a dir poco incresciosa che mostra in pieno i limiti di un sistema giuridico che rischia di confermare sempre di più il concetto di “impunità” per chi si macchia di tale reati.

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