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ROMA, MALATI DI SLA: "CURARMI NON E' UN REATO"

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Tempo di lettura 3 minutiManifestazione in piazza dei malati di sla che chiedono accesso alle cure.

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Presente anche Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista ed ex Ministro della Solidarietà Sociale del Governo Prodi II, che ha rilasciato delle dichiarazioni a L'osservatore laziale nel video servizio allegato all'articolo

 

Di Christian Montagna

Roma – L'art 32 della nostra costituzione afferma: la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti.

A questo si appellano i manifestanti che hanno protestato mercoledì 20 novembre dinanzi al ministero di Economia e Finanza in via venti settembre a Roma. Organizzata dal "comitato 16 novembre onlus" che combatte a favore dei malati di sclerosi laterale amiotrofica, la manifestazione ha come obiettivo la richiesta di fondi per un'assistenza dignitosa a domicilio. Ed è così che numerosi disabili accompagnati da tutor e infermieri alle ore 10,30 hanno occupato l'area antistante il ministero. Nei volti dei presenti lo sgomento e la stanchezza di chi lotta da tanti anni.

Malati, familiari e tutor non possono più aspettare. Chiedono a gran voce assistenza domiciliare in tutta Italia ed un facilitato accesso ai costi delle cure mediche. E' assurdo pensare che ancora non sia stato istituito un fondo cospiscuo per la non autosufficienza nella legge di stabilità. "Siamo tutti coinvolti e tutti colpevoli (dice uno dei manifestanti)non si possono costringere i malati alle cure in cliniche private".

Alle ore 12 in punto la tensione sale e dal ministero ancora nessuna risposta. I manifestanti occupano le vie circostanti bloccando il traffico locale. Bisogna fare in fretta cari ministri; ogni giorno che passa nel silenzio e nell'indifferenza può costare caro ai nostri amici disabili.

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