Frosinone
ALATRI, ANAGNI, CASSINO, FROSINONE, PONTECORVO E SORA: CARABINIERI IN AZIONE
Tempo di lettura 3 minuti Ad Anagni arrestate 4 persone che tentavano di asportare una cassaforte da un erogatore di acqua di proprietà di una cooperativa
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Redazione
Alatri, Anagni, Cassino, Frosinone, Pontecorvo e Sora (FR) – – nella giornata di ieri, nel corso di un servizio coordinato di controllo del territorio predisposto dal Comando Provinciale di Frosinone nei territori di competenza delle Compagnie di Alatri, Anagni, Cassino, Frosinone, Pontecorvo e Sora al fine di prevenire e reprimere i reati in genere, con particolare riguardo a quelli contro il patrimonio, al controllo delle imprese agricole, turistiche ed alberghiere, al controllo di pregiudicati e persone sospette, ad accertare violazioni alla normativa riguardante la tutela ambientale e paesaggistica, venivano impiegati 90 militari e 43 automezzi che conseguivano i seguenti risultati:
. controllate 440 persone di cui 7 extracomunitari e 323 automezzi;
. elevate 34 contravvenzioni al C.d.S.;
. perquisizioni personali nr.7;
. esercizi pubblici/aziende controllati/e nr.14;
. effettuati 5 controlli etilometrici;
. persone proposte per l’irrogazione del F.V.O. nr.10;
. persone denunciate in stato di libertà nr.3.
Nel medesimo contesto si procedeva inoltre:
da parte dei Carabinieri di Castro dei Volsci al deferimento in stato di libertà di un 32enne di Castro dei Volsci per sottrazione di cose sottoposte a sequestro. Il predetto aveva demolito la propria autovettura precedentemente sequestrata;
da parte dei Carabinieri di Pofi al deferimento in stato di libertà di un 17enne per detenzione ai fini di spaccio di droga. Lo stesso veniva trovato in possesso di grammi 95 di marijuana sottoposta a sequestro;
da parte dei Carabinieri di Frosinone al deferimento di un 27enne di Alari e di un 33enne di Roma per guida sotto l’effetto di alcool e stupefacenti. Il 32enne, trovato anche in possesso di stupefacenti, veniva segnalato alla Prefettura quale assuntore. Sostanza stupefacente e veicoli sottoposti a sequestro;
a notificare l’avvio del procedimento amministrativo finalizzato alla emissione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nei comuni di Amaseno, Frosinone e Pofi nei confronti di nove (6) persone già censite;
alla segnalazione ai sensi dell’art.75 DPR 30/90 alla Prefettura – Ufficio territoriale del Governo di Frosinone di tre persone trovate in possesso di grammi 3,0 (tre) di 5 di sostanza stupefacente del tipo “marijuana” e grammi 1,0 (uno) di “cocaina”, sottoposta a sequestro;
da parte del NORM della Compagnia di Pontecorvo al deferimento in stato di libertà di un 50enne del posto per guida senza patente, spendita ed introduzione nello stato senza concerto di monete falsificate e falsità materiale commessa dal privato. Lo stesso veniva controllato alla guida della propria autovettura sprovvisto di patente mai conseguita. Nella circostanza l’uomo veniva trovato in possesso di una banconota palesemente falsa e di una patente di guida a lui intestata materialmente falsa;
COMPAGNIA DI CASSINO
– in Cervaro, i militari della locale Stazione, a conclusione indagini deferivano in stato di libertà per i reati di “truffa e falsità ideologica commessa da privato” un 43enne di Cassino, già censito. Il predetto esibendo falsi documenti personali intestati alla vittima 46 enne di San Vittore del Lazio, attivava presso un centro SKY di Aquino un abbonamento alla suddetta TV satellitare, facendo così pervenire alla vittima un’ingiunzione di pagamento di fattura per euro 300 circa;
– in Piedimonte San Germano, i militari della locale Stazione, nel corso di servizio per il controllo del territorio predisposto per prevenire e reprimere i reati contro il patrimonio, intercettavano e controllavano tre persone già censite. Ricorrendone i presupposti di legge, le stesse venivano proposte per l’irrogazione del Foglio di Via Obbligatorio con divieto di ritorno in quel Comune per anni tre;
COMPAGNIA DI ANAGNI
– decorsa notte in Paliano, i militari della locale Stazione, collaborati da quelli della Stazione di Piglio, nel corso di servizio per il controllo del territorio predisposto per prevenire e reprimere i reati contro il patrimonio, traevano in arresto quattro persone già censite. Le stesse venivano sorprese dai militari operanti mentre asportavano una cassaforte da un erogatore di acqua di proprietà di una cooperativa del luogo. Nella circostanza veniva deferito in stato di libertà per i medesimi reati un minorenne;
COMPAGNIA DI ALATRI
– in Trivigliano, i militari della locale Stazione, nel corso di servizio antidroga, segnalavano ai sensi dell’art.75 DPR 309/90 alla Prefettura – Ufficio territoriale del Governo di Frosinone un 21enne del luogo, trovato in possesso di grammi 0,5 di “marijuana”, sottoposta a sequestro;
COMPAGNIA DI SORA
– in Isola del Liri, i militari della locale Stazione, nel corso di servizio antidroga, segnalavano ai sensi dell’art.75 DPR 309/90 alla Prefettura – Ufficio territoriale del Governo di Frosinone tre studenti 18enni, sorpresi prima dell’inizio delle lezioni all’interno di una pizzeria del luogo mentre confezionavano uno spinello contenente grammi 1,0 di “marijuana”. Nel corso del servizio venivano rinvenuti ulteriori grammi 0,4 della stessa sostanza, nr.2 trituratori tabacco e materiale idoneo al confezionamento, il tutto sottoposto a sequestro.
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Arce, delitto Serena Mollicone. Il legale: “Nulla esclude sia morta in caserma”
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24 Giugno 2024![](https://www.osservatoreitalia.eu/wp-content/uploads/2020/06/guglielmo-mollicone.jpg)
“Sono qui oggi per chiedervi di scrivere una pagina di giustizia giusta”. E’ quanto ha affermato l’avvocato Dario De Santis, legale dei familiari di Serena Mollicone, uccisa Arce nel 2001, nell’udienza del processo d’appello che vede imputata l’intera famiglia Mottola e i carabinieri Francesco Suprano e Vincenzo Quatrale. Nei giorni scorsi la procura generale ha depositato le conclusioni della requisitoria sollecitando una condanna a 24 anni per il maresciallo Franco Mottola, a 22 per la moglie Annamaria e il figlio Marco. Per Quatrale chiesta l’assoluzione mentre per Suprano il proscioglimento “per intervenuta prescrizione”. “Io rappresento anche Guglielmo, padre di Serena e ho l’onore e l’onere di dargli voce perché la sua vita è stata spenta prematuramente – ha aggiunto il legale -. Vi sono prove che escludono che l’omicidio di Serena sia stato commesso in caserma? Serena è entrata in caserma quella mattina? A queste domande dovete rispondere. Perché se è entrata in caserma è stata uccisa lì per due semplici ragioni: la prima è che non è uscita viva e la seconda è che i Mottola sostengono che non sia mai entrata. La somma di questi due elementi fa sì che sia morta lì”.
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Nel pomeriggio di giovedì, i Carabinieri del Radiomobile di Frosinone, impegnati nei controlli di routine al Casermone, hanno visto due persone affacciate al balcone di un appartamento che avrebbe dovuto essere vuoto e hanno deciso di capire cosa stesse succedendo. Prima che potessero raggiungere l’appartamento, tuttavia, i due si sono dati alla fuga, aiutati dalle telecamere piazzate in punti strategici, che hanno consentito loro di visionare e anticipare i movimenti dei militari.
Ai Carabinieri non è rimasto che dividersi: una squadra è andata a caccia dei due fuggitivi mentre un’altra è rimasta a presidiare l’appartamento, alla ricerca di eventuali complici o di elementi utili all’identificazione dei due soggetti. Lo sforzo congiunto ha dato in breve i suoi frutti: i due soggetti intravisti poco prima al balcone sono stati bloccati dai militari mentre tentavano di allontanarsi dal Casermone, intanto che all’interno dell’abitazione veniva trovato il passaporto di uno di loro.
I Carabinieri hanno quindi proceduto ad effettuare un’approfondita perquisizione dell’appartamento da cui erano scappati i due uomini, rivelatisi essere due albanesi, rinvenendo due coltelli a serramanico e una pistola semiautomatica con matricola abrasa pronta all’uso, considerato che aveva già caricato il colpo in canna ed erano presenti altri 7 colpi nel caricatore. In una scatola della libreria sono stati recuperati altre 10 cartucce di calibro diverso, destinate ad un’altra arma.
L’appartamento fungeva da vera e propria base di spaccio, considerato che al suo interno sono state rinvenute 3 dosi di cocaina, circa 10 grammi di hashish suddivisi in 3 pezzi e materiale vario per il confezionamento delle singole dosi.
La perquisizione è stata poi estesa ad un altro alloggio che i due soggetti hanno rivelato di avere in uso, scovando ulteriore materiale utilizzato per la preparazione degli stupefacenti.
I militari hanno proceduto pertanto all’arresto dei due stranieri che, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati condotti al carcere di Frosinone, ove sono rimasti anche dopo la convalida dell’arresto.