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di Christian Montagna
Roma – Più di cento lunghi ed interminabili giorni di protesta contro la possibile apertura della discarica sostitutiva a Malagrotta. Il neoeletto sindaco Ignazio Marino e il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti individuano la soluzione al km 15.300 di via Ardeatina, in una vasta area verde circondata da fattorie e centri abitati e dove risiede la già attiva discarica di proprietà dell'Ecofer.
All'Italia non è bastata la denuncia della Corte Europea di Giustizia nel marzo 2013 per la cattiva gestione dei siti e a nulla son servite le manifestazioni dei cittadini in piazza davanti al palazzo del governo. La situazione resta ancora in attesa e per gli abitanti di Falcognana ha inizio un lungo calvario.
Poche sedie ed un gazebo è ciò di cui si sono servite una cinquantina di persone per instituire un presidio attivo 24 ore su 24 per evitare il possibile scarico dei camion.
Ieri, lunedí 11 novembre l'incontro con il portavoce Alessandro Lepidini. Una situazione drammatica è quella che ci viene descritta: gli abitanti della zona si sentono abbandonati dalle istituzioni e da un governo inerme.
Le condizioni delle periferie sono sempre più allarmanti, troppo spesso subiscono e passano in secondo piano. Lepidini chiede più certezze e meno parole ma soprattutto la garanzia che una nuova Malagrotta non ci sarà!
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