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di Emanuel Galea
Anguillara (RM) – Lo scorso 7 ottobre, informa il Sindaco, Avv. Francesco Pizzorno, è giunta in Comune una nuova richiesta, a firma della Direzione Regionale Infrastrutture Ambiente e Politiche Abitative, che ingiunge all'Amministrazione di procedere con la cessione del servizio idrico al gestore unico di ATO-2, ovvero Acea S.p.A. atto previsto dal D.lgs. 152/2006.
Il venire meno a questa richiesta, minaccia la Regione, verrà sanzionato con la nomina di un Commissario ad acta. Questa richiesta segue, precisa il Sindaco, quella del CAL (Consiglio Autonomie Locali) ed al quale il Comune già aveva risposto opponendosi energicamente. Il risultato del referendum del 2011 , volontà popolare, con questa decisione della Regione, verrebbe calpestato. E ancora una volta scippato.
Il primo cittadino è andato oltre al tema “acqua pubblica”. Ha affrontato l'annoso problema che si discute da tanto tempo e che riguarda la convenzione tra Acea e Comuni di riviera e dell'assoluta mancanza di ritorni per la cittadinanza. Benissimo ha fatto il Sindaco a mettere questo tema sul tavolo delle discussioni , perché come dice lui, è ora di rivederne le condizioni. Mi piace pensare che su questo punto potrà troverà la collaborazione di tutti.
Sarà forse una mia impressione, e se sbaglio faccio ammenda, però noto un vuoto, un silenzio, oserei dire un certo disinteresse intorno a questa vicenda importante. Che sia importante sembrava lo fosse nel 2011. Ricordo un certo movimento attivissimo a difesa dell'acqua pubblica, dei movimenti convintissimi che l'acqua sia un bene fondamentale per la vita e che non debba essere affidato ai privati.
Ben ricordo, si tappezzava Anguillara con manifesti riportanti “2Si “ per l'acqua bene comune. Ricordo che si facevano inviti all'incontro presso la parrocchia Regina Pacis per costituire il comitato referendario. Si facevano appelli per informare tutti del pericolo, che si diceva, corressero i cittadini. Si invitavano tutti a schierarsi, a partecipare, a condividere, ad appendere la bandiera dell'acqua per colorare la città e dare visibilità.
Il referendum fu un plebiscito. Festeggiamenti , entusiasmi, speranze e poi? Il deserto o quasi !
Oggi, un silenzio tombale. Alla Regione, allora, come presidente c'era Renata Polverini. Oggi, ricopre la carica Nicola Zingaretti.
Vuol dire niente? L'acqua ha finito d' essere bene comune?
Dove sono i cortei, le bandiere esposte, le proteste, i forum sul web? Tutto tace. Forse tocca al Sindaco, questa volta, in solitudine, condurre la protesta, difendere i diritti dei cittadini? Non è giusto! Questa è una battaglia di tutta Anguillara, maggioranza e minoranza, quelli usciti vittoriosi al referendum e quelli battuti. In gioco c'è il bene del paese.
Questa volta si difende un principio. La volontà del cittadino non si può calpestare. Qui si difendono gli interessi di una comunità contro gli interessi di una società privata.
Donato Robilotta, con nota dello scorso 23 ottobre 2013,inviata via fax risponde al Sindaco Pizzorno, comunicando di aver richiesto all'Assessore regionale alle Infrastrutture Ambiente e Politiche Abitative, Fabio Refrigeri, la sospensione del procedimento ed un incontro per la costituzione di un tavolo per esaminare le problematiche in questione.
Ora come allora Anguillara tutta deve fare arrivare la sua voce ed essere presente su quel tavolo alla Regione.
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