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Redazione
Viterbo – E’ stato presentato questo pomeriggio a Palazzo Gentili il progetto “Ambasciatore del buon mangiare e del buon vivere nella Tuscia”, realizzato dalla Scuola alberghiera della Provincia di Viterbo e dal Club Unesco Viterbo Tuscia in collaborazione con la Camera di Commercio di Viterbo e con l’Agenzia Ombrellone di Berlino. Partner principale del progetto è la Brillat-Savarin-Schule di Berlino, la scuola di formazione per cuochi e operatori dell’ospitalità più grande della Germania (con oltre 5000 alunni), interessata ad organizzare per i propri allievi degli stage formativi nella Tuscia. Alla presentazione erano presenti l’assessore alla Formazione professionale della Provincia di Viterbo, Andrea Danti; il presidente del Club Unesco Tuscia, Luciano Dottarelli; il vice segretario generale della Camera di Commercio di Viterbo, Federica Ghitarrari; Bernd Gasser, responsabile dell’Agenzia Ombrellone; Rudolf Enste, direttore della Brillat-Savarin-Schule; Carl Shuppan, responsabile del settore “Go Europe” della Friedrich-List-Schule-International.
Nell’ambito del progetto, finanziato con i fondi del progetto europeo “Leonardo da Vinci”, gli allievi della scuola tedesca avranno l’opportunità di conoscere direttamente l’offerta turistica, gastronomica e culturale della provincia di Viterbo. La Scuola alberghiera della Provincia è, infatti, da sempre un fiore all’occhiello nel settore dell’enogastronomia grazie in particolare alla qualità delle strutture di cui è dotata ed alla professionalità dei docenti. Gli stage avranno la durata di tre settimane e si terranno a maggio e a novembre di ogni anno: al termine dei corsi i tirocinanti torneranno a Berlino e riferiranno delle loro esperienze nella Tuscia sia presso la Brillat-Savarin-Schule sia in occasione di meeting di presentazione appositamente organizzati.
L’obiettivo del progetto è quello di formare ambasciatori del buon gusto, giovani che in base alle loro esperienze dirette possano promuovere più adeguatamente, a Berlino e nel Land di Brandeburgo, la cultura, la gastronomia, il turismo e l’ambiente della Tuscia . Il progetto punta anche a creare un canale privilegiato che possa consentire ai produttori e agli operatori turistici della Tuscia di pubblicizzare e vendere i loro prodotti direttamente a Berlino.
Da oggi fino al 3 novembre 2013 il direttore della Brillat-Savarin-Schule di Berlino e il responsabile dei progetti europei della Friedrich-List-Schule-International saranno nella Tuscia per un workshop di definizione e presentazione del progetto, che sarà ufficialmente avviato a maggio 2014. Saranno effettuate visite in diversi ristoranti, aziende e cooperative della Tuscia.
“La Camera di Commercio di Viterbo – ha spiegato il vice segretario Ghitarrari – aderisce con piacere a questa iniziativa perché forte è il gemellaggio che unisce storicamente la Tuscia e la Germania sia per quanto riguarda il turismo sia per l’esportazione dei nostri prodotti. E’ infatti forte l’interesse del mercato tedesco verso il Viterbese e per noi lo sviluppo dell’accoglienza e la valorizzazione dei prodotti tipici e delle eccellenze del territorio sono priorità assolute, che cerchiamo di realizzare seguendo due principali filoni. Innanzitutto stimolando la forte integrazione tra le strutture ricettive e produttive per programmi di turismo integrato, come dimostra il progetto Tuscia Welcome. In secondo luogo, con la creazione e lo sviluppo di un brand territoriale, il marchio collettivo comunitario Tuscia Viterbese per servizi a valenza turistica. Un marchio che è sinonimo di qualità e di tipicità. Siamo lieti di partecipare a iniziative come quella di oggi che ci aiutano nel nostro lavoro di promozione territoriale”.
“Sono molto lieto della collaborazione con la Provincia e con la scuola alberghiera – spiega infine l’assessore Danti, che ha anche letto un messaggio di saluto dell’ambasciatore d’Italia a Berlino, Elio Menzione – per la realizzazione di questo progetto. La nostra struttura formativa, attiva da ben 33 anni, oggi ha anche ospitato a pranzo la delegazione tedesca, e nel tempo si è contraddistinta per i risultati positivi ottenuti. Io credo che il turismo debba essere considerato come un’industria, un’industria delle emozioni, e nella Tuscia ne abbiamo da vendere. In Toscana forse fanno meglio la promozione del proprio territorio, ma noi disponiamo delle stesse eccellenze, forse anche migliori: nella Tuscia, infatti, esistono tutte le possibili forme di turismo, e nel raggio di soli 60 km. Ecco perché guardiamo con favore al progetto ‘Ambasciatore del buon mangiare e del buon vivere nella Tuscia’, che si muove nella direzione che la Provincia di Viterbo segue da tempo, cioè quella di promuovere e far conoscere il territorio e le sue peculiarità anche oltre i confini nazionali”.
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