Frosinone
FROSINONE: AL VIA L’INAUGURAZIONE DELLA STAZIONE BIKE SHARING IN LOCALITÀ CAVONI
Tempo di lettura 3 minuti Tale opera è stata realizzata grazie al lavoro sinergico tra l’ufficio qualità urbana e mobilità del Comune di Frosinone
Pubblicato
11 anni fail
Redazione
Frosinone – Oggi lunedì 28 ottobre alle ore 12 verrà inaugurata la stazione di bike sharing, in prossimità della piastra Cavoni. La nuova stazione sarà la 6a postazione del Bike Sharing che si unisce alle 5 stazioni già presenti esattamente a Piazzale Kambo (stazione ferroviaria), ingresso Campo Coni, Via Aldo Moro (parcheggio ascensore inclinato), Villa Comunale e Madonna della Neve. La bici si può prelevare mediante l’utilizzo di una tessera magnetica e può essere riconsegnata dopo l’utilizzo in una ciclostazione qualsiasi all’interno della città. Per usufruire del servizio è necessario sottoscrivere l’abbonamento presso il “Front Office bike sharing” sito al primo piano della struttura comunale di Via Armando Fabi (orari di apertura: dal lunedì al venerdì 9.00/13.00, lunedì e mercoledì 15.00/17.00 – telefono 0775.265235). Per la sola giornata di lunedì sarà possibile effettuare l’acquisto della tessera a partire dalle ore 11.30 direttamente al gazebo che verrà allestito sulla piastra. Possono sottoscrivere il contratto d’uso tutte le persone (da 16 anni con autorizzazione dei genitori) presentando un documento valido e firmando il contratto d’uso. Oltre alla tessera magnetica, l’utente riceverà una catena con lucchetto per custodire al meglio la bici durante le soste lontane dalla ciclostazione. L’abbonamento ha un costo di 10,00 euro, 5 dei quali utilizzabili come credito per il noleggio. Nell’abbonamento è compresa anche un’assicurazione RCT. L’uso della bicicletta è attivo dalle 7.00 alle ore 21.00 ed è gratuito per la prima mezz’ora, 0,50 euro per ogni mezz’ora successiva alla prima. Per prelevare la bicicletta è sufficiente avvicinare la tessera alla colonnina e la bicicletta si sgancerà automaticamente. La riconsegna della bicicletta può avvenire in una qualsiasi colonnina libera del circuito, anche presso una ciclo-stazione diversa da quella di prelievo, sempre avvicinando la tessera e riposizionando il manubrio della bici in corrispondenza del dispositivo di ancoraggio. Si raccomanda di segnalare tempestivamente al Front Office ogni eventuale smarrimento, furto, danneggiamento o disservizio.
Sempre questa mattina, in prossimità della piastra Cavoni, verrà presentata la nuova macchina elettrica acquistata dal Comune. Come è noto Il tema della riduzione dell’inquinamento ambientale è prioritario per questa Amministrazione, si continuano a dare segnali di cambiamento e di attenzione su temi ambientali e di mobilità sostenibile promuovendo non solo l’utilizzo delle bici ma anche l’uso dei veicoli elettrici, che per la maturità raggiunta dalla tecnologia, si rivelano la strada più virtuosa ed efficace per intervenire sull’impatto ambientale dei trasporti.
L’acquisto quindi della nuova macchina elettrica si posiziona all’interno del progetto “Monta in sella e pedala – Free Bike” derivante da finanziamento del Ministero dell’Ambiente, Tutela de Territorio e del Mare, un quadriciclo elettrico che verrà utilizzato per le proprie attività sul territorio dall’“Ufficio Qualità Urbana e Mobilità” del Comune di Frosinone, anche soprattutto nell’ottica di utilizzo e promozione di sistemi e tecnologie che favoriscano il rispetto dell’ambiente e dell’aria che respiriamo.
“Prosegue l’impegno dell’amministrazione Ottaviani – dichiara l’assessore all’ambiente e vicesindaco Fulvio De Santis – per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini frusinati. Con l’apertura della ciclo stazione nel quartiere Cavoni un’altra importante zona della città può usufruire di un servizio sempre più richiesto. Utilizzare la bici invece dell’auto ha una duplice finalità: contribuisce di certo al miglioramento della qualità dell’aria e riduce i tempi di spostamento da una parte all’altra del capoluogo. Sin dal primo momento del nostro insediamento abbiamo posto tra le priorità amministrative la salvaguardia della qualità dell’ambiente e il miglioramento della viabilità cittadina e il percorso seguito sino ad oggi ne è la testimonianza”. “Nonostante le declamate ristrettezze economiche dell’ente – aggiunge il consigliere comunale Igino Guglielmi componente della commissione consiliare tutela dell’ambiente e servizi ecologici – si riesce a realizzare un’altra ciclostazione strategica all’interno di un quartiere in piena crescita.
Tale opera è stata realizzata grazie al lavoro sinergico tra l’ufficio qualità urbana e mobilità del Comune di Frosinone, che ringrazio per l’impegno profuso, l’assessorato e la commissione consiliare tutela dell’ambiente, servizi ecologici ed energie rinnovabili della quale mi onoro di rappresentare.
Proprio quest’ultima commissione si pone come obiettivo quello di promuovere una serie di iniziative che siano da stimolo all’assessore all’ambiente Fulvio De Santis, il quale ringrazio per la fiducia e stima che nutre nei miei confronti. Ringrazio anche tutte le associazioni che sollevando problematiche ambientali stimolano l’amministrazione ad un costante impegno su un tema così ostico e di difficile risoluzione. Il fatto che Frosinone sia ai primi posti in termini di inquinamento ambientale non è più una novità. L’installazione della sesta ciclostazione nel Comune di Frosinone non mira di certo a risolvere direttamente il problema dell’inquinamento atmosferico, siamo di fatto coscienti che 10 bici in più in Città non siano sufficienti a far diminuire la concentrazione di PM10 in atmosfera, con tale iniziativa, si vuole infatti sensibilizzare il cittadino all’utilizzo di mezzi alternativi di mobilità. Per scalare le classifiche nazionali e per migliorare le condizioni ambientali di vita, occorre necessariamente diffondere quanto più possibile un concetto molto più ampio di ecosostenibilità applicabile a 360° su tutti i settori”.
LEGGI ANCHE:
Correlati
Potrebbe interessarti
-
Frosinone, in 500 persone fanno festa in un locale in periferia
-
Frosinone e Latina, l’appello di Copagri su invasione di cinghiali: “Serve un patto tra agricoltori e cacciatori”
-
Frosinone, disagi per il cantiere stradale tra Picinisco e San Biagio: accoltellato operaio al lavoro
-
Frosinone, crolla una parte di ponte a Picinisco: vola un auto
-
Frosinone, sgominato il business dei migranti nel Lazio, Campania e Molise: coinvolti anche sindaci e pubblici ufficiali VIDEO
-
Frosinone: Stefano Macarra nuovo dirigente della Stradale
Cronaca
Arce, delitto Serena Mollicone. Il legale: “Nulla esclude sia morta in caserma”
Pubblicato
3 settimane fail
24 Giugno 2024
“Sono qui oggi per chiedervi di scrivere una pagina di giustizia giusta”. E’ quanto ha affermato l’avvocato Dario De Santis, legale dei familiari di Serena Mollicone, uccisa Arce nel 2001, nell’udienza del processo d’appello che vede imputata l’intera famiglia Mottola e i carabinieri Francesco Suprano e Vincenzo Quatrale. Nei giorni scorsi la procura generale ha depositato le conclusioni della requisitoria sollecitando una condanna a 24 anni per il maresciallo Franco Mottola, a 22 per la moglie Annamaria e il figlio Marco. Per Quatrale chiesta l’assoluzione mentre per Suprano il proscioglimento “per intervenuta prescrizione”. “Io rappresento anche Guglielmo, padre di Serena e ho l’onore e l’onere di dargli voce perché la sua vita è stata spenta prematuramente – ha aggiunto il legale -. Vi sono prove che escludono che l’omicidio di Serena sia stato commesso in caserma? Serena è entrata in caserma quella mattina? A queste domande dovete rispondere. Perché se è entrata in caserma è stata uccisa lì per due semplici ragioni: la prima è che non è uscita viva e la seconda è che i Mottola sostengono che non sia mai entrata. La somma di questi due elementi fa sì che sia morta lì”.
Correlati
Cronaca
1943/1944, “linea Gustav”teatro di feroci combattimenti: Medaglia d’Oro al Valor Civile per la Provincia di Frosinone
Pubblicato
3 mesi fail
25 Aprile 2024Tempo di lettura 5 minuti
Privo di virus.www.avast.com |
Correlati
Cronaca
Frosinone, armi e droga negli appartamenti dell’Ater: in manette 2 cittadini albanesi
Pubblicato
4 mesi fail
4 Marzo 2024Tempo di lettura 2 minuti
Nel pomeriggio di giovedì, i Carabinieri del Radiomobile di Frosinone, impegnati nei controlli di routine al Casermone, hanno visto due persone affacciate al balcone di un appartamento che avrebbe dovuto essere vuoto e hanno deciso di capire cosa stesse succedendo. Prima che potessero raggiungere l’appartamento, tuttavia, i due si sono dati alla fuga, aiutati dalle telecamere piazzate in punti strategici, che hanno consentito loro di visionare e anticipare i movimenti dei militari.
Ai Carabinieri non è rimasto che dividersi: una squadra è andata a caccia dei due fuggitivi mentre un’altra è rimasta a presidiare l’appartamento, alla ricerca di eventuali complici o di elementi utili all’identificazione dei due soggetti. Lo sforzo congiunto ha dato in breve i suoi frutti: i due soggetti intravisti poco prima al balcone sono stati bloccati dai militari mentre tentavano di allontanarsi dal Casermone, intanto che all’interno dell’abitazione veniva trovato il passaporto di uno di loro.
I Carabinieri hanno quindi proceduto ad effettuare un’approfondita perquisizione dell’appartamento da cui erano scappati i due uomini, rivelatisi essere due albanesi, rinvenendo due coltelli a serramanico e una pistola semiautomatica con matricola abrasa pronta all’uso, considerato che aveva già caricato il colpo in canna ed erano presenti altri 7 colpi nel caricatore. In una scatola della libreria sono stati recuperati altre 10 cartucce di calibro diverso, destinate ad un’altra arma.
L’appartamento fungeva da vera e propria base di spaccio, considerato che al suo interno sono state rinvenute 3 dosi di cocaina, circa 10 grammi di hashish suddivisi in 3 pezzi e materiale vario per il confezionamento delle singole dosi.
La perquisizione è stata poi estesa ad un altro alloggio che i due soggetti hanno rivelato di avere in uso, scovando ulteriore materiale utilizzato per la preparazione degli stupefacenti.
I militari hanno proceduto pertanto all’arresto dei due stranieri che, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati condotti al carcere di Frosinone, ove sono rimasti anche dopo la convalida dell’arresto.