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Chiara Rai
Nemi (RM) – Ferri arrugginiti, impalcature, travi in legno buttate a terra, intonaco che cade a pezzi. Versa ancora in queste condizioni l’unica scuola del Comune di Nemi. Questa mattina, il sindaco di Nemi Alberto Bertucci ha inaugurato alcuni computer nuovi che sono stati acquistati dal Comune per le classi delle medie, che si trovano proprio attigue al corpo in cantiere, ormai in via di deterioramento.
Ai piedi di questo cantiere, c’è addirittura la palestra dove i ragazzi della scuola di Nemi si recano per fare educazione fisica. Un sito che ad occhio nudo appare inagibile ma che invece, sulla carta, risulta essere agibile: all’interno del cantiere mai finito, tra polveri e sporcizia e tanti di quei pericoli. Gli studenti più piccoli, quelli delle elementari devono addirittura uscire dal plesso e attraversare la strada. Ma il percorso non è affatto sicuro non solo perché in preda ai parcheggi selvaggi e un via vai di macchine, ma perché potrebbe cedere qualche impalcatura, qualche bambino potrebbe inciampare.
Allora ci si chiede se anziché comprare dei computer nuovi non fosse stata una priorità far ripartire il cantiere come promesso dal sindaco Alberto Bertucci in campagna elettorale. Voleva rivoluzionare la scuola ma per adesso ci sono dei computer nuovi dentro una struttura che fa paura solo a guardarla. Gli studenti sono sempre di meno. Ogni anno i ragazzi migrano altrove, dove possono trovare una struttura degna di questo nome.
Gli insegnanti della scuola di Nemi sono ottimi. C’è la preside Laura La Manna del plesso Marianna Dionigi di Lanuvio che risponde anche di quello di Nemi che da anni si batte per tenere aperta questa scuola, per incentivare le iscrizioni.
Ma se il Comune di Nemi non toglie di mezzo questo cantiere, per il quale i finanziamenti sono già stati stanziati, si parla di circa 1 milione di euro, la scuola finirà per morire e chiudere. Una scatola vecchia con dei terminali nuovi di zecca: chi farà informatica li dentro? E’ come voler indossare delle scarpe nuove con dei calzettoni bucati e sudici indosso. Non è un paradosso questo?
Allora nel mentre si è lieti dell’iniziativa del Comune di acquistare dei computer per le scuole medie di cui delle classi sono state già accorpate per carenza di studenti, si auspica che il sindaco Alberto Bertucci, che finora non è riuscito a riaprire neppure la ludoteca “spazio bimbi” proprio per mancanza di fondi, mantenga fede alle sue promesse elettorali e non faccia stare i ragazzi un cantiere che di fatto è un pugno in un occhio per chiunque non sia abituato a vederlo e si affacci dal belvedere di piazza Roma e del Crocifisso.
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