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Cinzia Marchegiani
Casperia (RIETI) – Nell’Italia dei paradossi c’è la possibilità di trovare un’azienda tutta italiana come la sartoria Massoli (una vera istituzione d’alta moda da oltre 50 anni nella Sabina del Lazio) che ha la necessità di assumere altri 25 dipendenti (oltre i 33 già assunti) e dover aprire un’accademia poiché non ci sono figure professionali adeguate. Questa è l’amara realtà che la scorsa domenica, i soci del club d’auto storiche Colosseum, in gita all’antico borgo medievale hanno scoperto. La visita guidata a questo concentrato di bellezze architettoniche e paesaggistiche ha svelato un patrimonio non solo culturale ma anche una vera eccellenza tutta italiana, il made in Italy dell’alta moda. A Casperia questa prestigiosa sartoria, fondata da Maria Antonietta Massoli, e ora passata nelle mani di sua figlia Maria Grazia Cimini, è un orgoglio dell’antica città, ma deve rappresentare una riflessione seria su quello che sta accadendo alla nostra cultura e formazione. La signora Cettina che ha fatto da guida all’interno del laboratorio spiega come l’azienda ha mantenuto il primato di una tradizione sartoriale di alta qualità e professionalità che gli ha permesso di essere un riferimento per gli stilisti importanti e vanto della moda italiana. All’interno c’era la nuova collezione di Valentino, per questo motivo è stato proibito scattare foto e fare filmati. E’ stato spiegato che proprio grazie al tipo di lavorazione sartoriale, come ad esempio il taglio delle stoffe realizzato a mano che permette un risultato perfetto del prodotto, ha permesso di accreditarsi anche le commesse della produzione del nostro indiscusso maestro della moda mondiale Valentino, oltre di Fendi. La cosa che amareggia è venire a conoscenza che l’azienda, che ha già 33 dipendenti potrebbe garantire altri 25 posti di lavoro, ma la preparazione reale non corrisponde mai ai titoli accademici presentati ai colloqui e purtroppo per tempo ed energie non è possibile fare formazione contemporaneamente alle fasi di produzione, spesso frenetiche per le consegne e affidabilità del prodotto richiesto. Quest’incredibile paradosso indica come i corsi di formazione sono insufficienti, e i ragazzi che escono dagli studi di settore non hanno le qualità richieste per essere inseriti nelle realtà lavorative. Per questo motivo Maria Grazia Comini assieme alla casa di moda Fendi hanno istituito una fondazione che per metterà l’avvio dell’Accademia di Sartoria aprendo le porte ai giovani che sono interessati a questo antico mestiere di arte ma anche di immensa cultura, alcune borse di studio saranno messe a disposizione dalla CA.RI.RI (Cassa di Risparmio Rieti). L’indirizzo e il progetto è quello di formare una nuova generazione di artigiani capaci di prendere il testimone dell’eccellenza per il proseguimento di questo immenso patrimonio. Il progetto ambizioso permetterà, creando talenti, di tramandare l’arte e il primato del made in Italy e una vera opportunità di lavoro in un periodo storico dove invece le attività chiudono i battenti. Il Sindaco di Casperia, Stefano Petrocchi intuendo quest’importante spinta propulsiva all’economia per le nuove leve, ha concesso un’ala del Palazzo Lucarelli (proprietà del comune) all’Accademia che prenderà il nome di Maria Antonietta Massoli, e dopo la ristrutturazione delle sale finalmente sarà una realtà. In questo nonsenso tutto nostrano, fortunatamente c’è chi con il proprio patrimonio di esperienze, intuizioni e capacità imprenditoriali non si arrende e guarda avanti creando una nuova agenda che mette in cantiere un’opportunità concreta di crescita del paese determinante per tutelare e garantire il futuro e la speranza ai giovani, troppo spesso svuotati della visione del loro domani. Grazie alla concertazione e sinergia della Fendi e della sartoria Massoli, questo territorio indica una strada al cambiamento non solo culturale, ma un vero strumento attuabile, una pellicola premiata capace di sfruttare il know-how che ci invidia il resto del mondo… professionalità, genialità e cultura millenaria.
Il presidente del club Colosseum, Marco Marinacci conferisce la targa di ringraziamento al sindaco Petrocchi consegnata nelle mani del sig. Alessandro Coccanori e a Maria Grazia Comini per l’accoglienza e lo scambio culturale ricevuti.
Osservando questo laboratorio si intuisce che il genio è colui che ha una smisurata attenzione nei dettagli, in fondo l’alta moda non è la sua essenza?
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