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RIETI, SQUADRA MOBILE: COLOSSALE OPERAZIONE ANTIDROGA “ONE WAY TRIP 2”

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Tempo di lettura 5 minuti Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore Lorenzo Francia, sono iniziate nel mese di novembre 2011 con una serrata attività info- investigativa su di un gruppo di giovani reatini

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Otto mesi di indagine, di cui cinque comprensivi di servizio  di intercettazione telefonica

 

Redazione
 

Rieti – Nella mattinata odierna, personale della Squadra Mobile della Questura di Rieti, con la collaborazione delle Squadre Mobili di Terni, Vicenza, Cosenza e della Squadra Mobile di Caserta – Sezione criminalità organizzata di Casal di Principe, a conclusione di complesse indagini supportate da intercettazioni telefoniche, ha dato attuazione all’operazione denominata “One way trip 2” (viaggio senza ritorno), volta al contrasto dei reati specifici in materia di sostanze stupefacenti, eseguendo 11 misure cautelari disposte dal Gip presso il Tribunale di Rieti, dottoressa Francesca Ciranna, a carico dei sotto elencati soggetti responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione e spaccio di sostanze ad effetto stupefacente del tipo eroina, cocaina, hashish e marijuana.

Destinatari di custodia cautelare in carcere:

De Angelis Mirko, nato nel 1990, residente a Rieti; Francucci Toni, nato nel 1985, residente a Rieti; Tini Brunozzi Marco, nato nel 1961, residente a Terni; Di Stasi Michele, nato nel 1978, residente a Terni; Dionisi Francesco, nato nel 1984, residente a Rieti; Zhari Mohamed, nato nel 1989, cittadino marocchino, residente a Terni; Sanusi Isa , nato nel 1983, cittadino nigeriano, residente a Castelvolturno; Genue Salam, nato nel 1986, cittadino del Burkina Faso, già ristretto presso la Casa Circondariale di Terni; Modre Idrissa, nato nel 1988, cittadino del Burkina Faso, già ristretto presso la Casa Circondariale di Terni;

Destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari:

Floridi Lorenzo, nato a Rieti nel 1993, domiciliato a Vicenza; Cappelletti Roberta, nata a Rieti nel 1989, residente a Rieti;

Destinatari della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria:

Bigliocchi Arianna, nata a Rieti nel 1992, residente a Rieti; Bernacchia Federica, nata a Rieti nel 1976, residente a Terni.

Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore Lorenzo Francia, sono iniziate nel mese di novembre 2011 con una serrata attività info- investigativa su di un gruppo di giovani reatini, incensurati, coinvolti in un vorticoso circuito di spaccio di eroina localizzato nel popoloso quartiere di Quattrostrade.

Le attività di monitoraggio sulle utenze in uso ai predetti soggetti davano conferma del fatto che gli stessi si recavano quotidianamente nella vicina città di Terni per approvvigionarsi  di pochi grammi di eroina anche, e soprattutto, per cederli a terzi, circostanza ancora più allarmante se si tiene conto della molteplicità dei viaggi, concentrati anche in una stessa giornata, certificati dagli investigatori e del numero dei reatini coinvolti, alcuni dei quali, proprio nel periodo monitorato, hanno effettuato il cosiddetto salto di qualità, passando a loro volta da meri assuntori a spacciatori di tossicodipendenti locali.

Le risultanze indiziarie portavano ad individuare l’esistenza di diversi canali di rifornimento di sostanze stupefacenti, interrotti dall’esecuzione , il 7 giugno 2012, nel corso dell’operazione “One way trip ”, del decreto di Fermo emesso dalla locale Procura nei confronti di otto soggetti, tutti cittadini extracomunitari, per i quali sussisteva un concreto pericolo di fuga:
•    il primo canale facente capo ai congiunti   Zhari Khaled, Hassan,e Nabil gravitanti in Papigno-Terni, diretti fornitori degli spacciatori reatini e ternani;
•    il secondo gestito da Allali El Bouazzaoui, in collaborazione con il cugino Allali  Nour Eddine che, all’epoca sfuggito alla cattura, è stato recentemente arrestato a Collestatte (TR);
•    il terzo gestito da Kriki Mhammed che riceveva la sostanza da spacciare da vari corrieri, provenienti da Casal di Principe,  inviatigli da Bandaogo Adamou, che organizzava le spedizioni di stupefacenti via telefono mentre si trovava  ristretto agli arresti domiciliari a Schio (VI), soggetto dalla  spiccata personalità criminale nei confronti del quale proprio lo scorso luglio  è stata emessa sentenza di condanna a 7 anni di reclusione per traffico di sostanze stupefacenti.  

Attraverso questi canali si riforniva il principale referente per l’acquisto di sostanza stupefacente nel quartiere reatino di Quattro Strade, De Angelis Mirko, soggetto fino a quel momento  sconosciuto ai vari organi investigativi delle forze dell’ordine, il quale, con la fattiva collaborazione della fidanzata Cappelletti Roberta, reimmetteva quotidianamente in questo Capoluogo, spacciandole ad un consistente numero di  tossicodipendenti,  le dosi appena acquistate a Terni.

Elevato il numero di cessioni accertate e sintomatici di una spiccata personalità delinquenziale gli accorgimenti escogitati per non destare sospetti nelle Forze dell’Ordine che si concretizzavano nel possesso di piccoli quantitativi di sostanza stupefacente (che comportavano dunque, per soddisfare le numerose richieste, anche molteplici viaggi a Terni in una stessa giornata) e nell’utilizzo di stratagemmi per consegnare l’eroina (lasciata talvolta sotto lo zerbino o dentro la buca della posta del centro sociale di zona).

Accertato il modus operandi dei due giovani, in data 22 dicembre 2011 personale dipendente traeva in arresto  Cappelletti Roberta  poiché, di ritorno da Terni, dove avevano incontrato un pusher preventivamente contattato dal De Angelis, veniva trovata in possesso di quasi sette grammi di eroina già suddivisi in dosi.

Inquietante la circostanza che il De Angelis, che solo saltuariamente effettuava di persona l’attività di reperimento e di spaccio di dosi di eroina preferendo delegare dette attività, nella maggior parte dei casi, alla predetta Cappelletti, dopo l’arresto della fidanzata, anziché fermarsi, abbia continuato a spacciare con le medesime modalità,  gestendo sempre dall’esterno le varie fasi della cessione, pensando bene di indirizzare gli acquirenti verso altri complici, sempre residenti nel quartiere di Quattro Strade.

Uno di questi,  Francucci Toni, di ritorno da un viaggio di approvvigionamento, veniva tratto in arresto poiché trovato in possesso di alcune dosi di eroina pronte per essere smerciate.

Nel corso delle indagini, sempre su Rieti, veniva individuato un secondo canale di spaccio  gestito dal giovanissimo Floridi Lorenzo il quale, con la fattiva complicità della fidanzata Bigliocchi Arianna, si dedicava allo smercio al minuto di dosi di hashish e marijuana anche a giovani minorenni; a loro volta, in quanto tossicodipendenti da eroina, Floridi e Bigliocchi si rifornivano di dosi di detta sostanza nel Capoluogo umbro interagendo, a tal fine, con la coppia Dionisi Francesco (originario di Cantalice) e Bernacchia Francesca, che spacciavano su Terni, i quali, a loro volta, acquistavano la droga da trafficanti marocchini, facendosi remunerare, per l’attività di intermediazione svolta in favore degli acquirenti reatini, con la cessione di dosi di stupefacente per il proprio fabbisogno.

Destinatari di custodia cautelare in carcere anche i tre corrieri, Sanusi Isa, Geune Salam e Modre Idrissa ( il primo catturato a Mondragone, gli altri presso il Carcere di Terni ove stanno scontando la pena relativa al primo arresto), tutti già arrestati in flagranza di reato nella parte centrale dell’indagine,  Zahri Mohamed, congiunto degli Zahri già sottoposti a fermo lo scorso anno (del quale è stato accertato il coinvolgimento nello spaccio di eroina in favore di reatini e non) e che questa mattina è stato rintracciato in provincia di Cosenza,  Tini Brunozzi Marco, valido collaboratore del clan Zahri con la mansione di assaggiatore della sostanza stupefacente proveniente dal casertano e Di Stasi Michele, altro spacciatore ternano a cui facevano riferimento molti tossicodipendenti reatini.

Le misure cautelari eseguite in data odierna chiudono il cerchio di un’indagine molto complessa mirata a contrastare il fenomeno sempre crescente del pendolarismo Rieti-Terni  da parte di soggetti noti per il loro status di tossicodipendenti, taluni gravati da precedenti per spaccio,  altri incensurati,  i cui viaggi, come è stato dimostrato, solo  in taluni casi si esaurivano nel mero acquisto della dose di stupefacente destinata al buco quotidiano poiché, con sempre maggiore frequenza, la sostanza acquistata andava ad alimentare il mercato reatino dello spaccio di stupefacenti.

 Sinteticamente, si riportano tutti i risultati conseguiti durante tutta l’attività:

Otto mesi di indagine, di cui cinque comprensivi di servizio  di intercettazione telefonica

32 telefoni monitorati
105797 telefonate intercettate
35 persone denunciate, di cui 12 reatini
10 arrestati in flagranza di reato
9 fermi di P.G.
11 custodie cautelari (9 in carcere, 2 arresti domiciliari)
2 misure coercitive dell’obbligo della presentazione alla P.G.

Sequestrati     650 grammi di sostanza stupefacente del tipo eroina
                   200 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina

100 dosi tra eroina, metadone cloridrato, hashish e marijuana

Nel corso dell’intera attività sono state interessate le  Squadre Mobili delle Questure di Terni, Perugia, Vicenza, Viterbo, Caserta, Cosenza  e Rieti

 

Cronaca

Passo Corese, botte da orni all’interno di un bar: tre ragazzi denunciati per rissa

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Denunciati per rissa, dai Carabinieri della Stazione di Passo Corese, tre ragazzi di cittadinanza straniera che mentre si trovavano all’esterno di un noto e frequentato bar di Passo Corese, hanno improvvisamente iniziato a litigare, colpendosi violentemente a vicenda, creando sgomento e paura tra le altre persone presenti all’interno del locale.
 
Il proprietario dell’esercizio commerciale, vista la situazione di pericolo venutasi a creare, ha segnalato l’accaduto alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, per il tramite del Numero Unico di Emergenza 112, chiedendo un immediato intervento di una pattuglia.
 
I militari prontamente accorsi hanno dapprima sedato, con non poche difficoltà, la violenta lite in corso e riportato la calma tra i presenti. Hanno poi proceduto ad identificare le tre persone coinvolte nella rissa, scaturita, stando ai primi accertamenti, per futili motivi.
 
I giovani sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica e dovranno ora rispondere del reato di rissa.
Privo di virus.www.avast.com

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Rieti

Rieti, controlli lavori terremoto del 2016: sospeso un cantiere ad Accumoli

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I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, unitamente a
quelli della Stazione di Accumoli, hanno effettuato mirati controlli all’interno
di alcuni cantieri presenti nei Comuni interessati dal sisma del 2016, volti a
verificare il rispetto delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e della
regolare instaurazione dei rapporti di impiego.
Nel corso delle attività, in un cantiere edile di Accumoli, sono state riscontrate
inadempienze da parte dei rispettivi datori di lavoro e del coordinatore della
sicurezza in relazione al mancato rispetto delle prescrizioni previste dalla
normativa vigente al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori.
È stata accertata l’omessa installazione di adeguate opere provvisionali al
fine di prevenire la caduta dall’alto dei lavoratori o di altri oggetti. Gli operai,
tra l’altro, sono stati trovati a lavorare nonostante le condizioni atmosferiche
particolarmente avverse.
Sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti
tre persone ed è stata disposta l’immediata sospensione del cantiere
interessato, in ottemperanza a quanto previsto dal Testo Unico sulla salute e
la sicurezza nei luoghi di lavoro. La revoca di tale misura sarà ammissibile
solo ad avvenuta regolarizzazione delle mancanze riscontrate e previo
pagamento delle sanzioni amministrative comminate per le violazioni
accertate, aventi un importo complessivo pari a circa 10.000 Euro.
I controlli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti proseguiranno
in modo serrato sul tutto il territorio della provincia reatina.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase
delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno
valutate dall’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Rieti, la centrale dello spaccio nei boschi di Castelfranco: arrestato spacciatore

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I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato un giovane cittadino marocchino per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno portato a conclusione una attività di indagine dalla quale era emerso che nell’area boschiva di Castelfranco, in prossimità del capoluogo reatino, veniva attuata una attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di alcuni cittadini magrebini, dimoranti in quell’area all’interno di tende e giacigli di fortuna, che avrebbero rifornito numerosi tossicodipendenti reatini e dei comuni limitrofi.
 
Gli Agenti della Questura di Rieti, con il supporto di una unità cinofila di Ladispoli, appositamente richiesta, hanno quindi fatto ingresso nella fitta vegetazione accertando la presenza di un giovane magrebino armato di roncola e con un passamontagna calzato alla fronte.
 
Il giovane è stato immediatamente immobilizzato e sottoposto a perquisizione personale.
 
In suo possesso sono stati trovati 17 involucri in plastica contenenti complessivamente 20 grammi di cocaina, 14 involucri contenenti complessivamente 20 grammi di eroina, nonché la somma di 150,00 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività illecita posta in essere dall’uomo.
 
La successiva complessa attività di perlustrazione dell’area circostante, particolarmente impervia, ha consentito agli Agenti della Polizia di Stato di rintracciare il giaciglio di fortuna, presumibilmente utilizzato dall’uomo e dai suoi ignoti complici come punto di riparo in attesa dei consumatori, all’interno del quale è stata rinvenuta un’ascia, un bilancino di precisione perfettamente funzionante ed altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi da spacciare.
 
Inoltre, nei pressi, in una tenda con all’interno effetti letterecci appartenenti a più persone, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 2.500 euro in contanti ed un panetto di 100 grammi di hashish, sepolto nei pressi del piccolo giaciglio, rinvenuto dall’unità cinofila.
 
Lo straniero, privo di documenti di identità, è stato identificato a seguito di fotosegnalamento. Si tratta di un cittadino marocchino, irregolarmente soggiornante in Italia, dove era giunto nel novembre del 2021 sbarcando clandestinamente a Lampedusa.
 
L’uomo è stato arrestato e portato al carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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