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Redazione
Tarquinia (VT) – È stato approvato qualche giorno fa dal Senato l’emendamento che estende la definizione di “prestazione effettiva di lavoro” anche alle assenze per la donazione di sangue ed emocomponenti. Questi permessi, infatti, con la riforma Fornero del 2011 erano stati esclusi dal computo complessivo delle giornate lavorative dei dipendenti intenzionati a usufruire della pensione anticipata.
“Siamo soddisfatti per questo importante obiettivo conseguito e siamo fiduciosi che anche la Camera dei Deputati saprà esprimersi in modo analogo – commenta il presidente dell’Avis di Tarquinia Francesco Amerighi – grazie all’opera delle associazioni si è giunti a questo provvedimento che riconosce il grande ruolo di tutti quei donatori che, in modo gratuito, continuo, periodico, volontario e anonimo, compiono un gesto di grande valore civico, etico e morale. Attendiamo il sì definitivo della Camera dei Deputati.”
Infatti, solo dopo l’approvazione alla Camera l’emendamento ristabilirà definitivamente quanto già indicato dalla legge n. 219/05, che all'articolo 8 comma 1 prevede il riconoscimento della retribuzione e dei contributi per la giornata in cui si effettua la donazione. La stessa legge individua i donatori di sangue come operatori sanitari che concorrono al raggiungimento di un obiettivo fondamentale per il nostro Paese: l’autosufficienza di sangue, emocomponenti e medicinali plasmaderivati.
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