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Roma

BRACCIANO, CUPINORO: ARRIVANO 20 MILA TONNELLATE DI RIFIUTI E DI … POLEMICHE

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Tempo di lettura 3 minuti Lo scorso 30 agosto la Bracciano Ambiente pubblica un bando per la vendita di parte della discarica a privati

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Chiara Rai

Bracciano (RM) – Ventimila tonnellate di rifiuti di Roma nella discarica di Cupinoro a Bracciano fanno paura ai residenti. Per tutte le conseguenze che ne deriveranno.

Lo scorso 30 agosto la Bracciano Ambiente pubblica un bando per la vendita di parte della discarica a privati. Ieri arriva il documento del ministero dell'Ambiente nel quale si legge: «Considerata la messa in vendita della Bracciano Ambiente il commissario dispone in via immediata e urgente  l'utilizzo dello spazio di conferimento disponibile». Non ci sono equivoci su questo dato di fatto. Il sindaco di Bracciano Giuliano Sala terrà questo giovedì 3 ottobre una conferenza stampa e intanto definisce le accuse e critiche che gli vengono mosse come un mero tentativo di far passare un messaggio allarmistico che non esiste. “La Bracciano Ambiente Spa ha – dice il primo cittadino –  nel pieno della autonomia gestionale del Cda, messo a bando pubblico l'utilizzo di una spazio pari a 20 mila metri cubi a privati, dove è possibile conferire rifiuti "trattati", escluso quindi il cosiddetto rifiuto indifferenziato, quello per capirci che proviene dai comuni del bacino conferente”. Sala spiega come tutto sia avvenuto regolarmente: Il Commissario per il superamento della situazione di grave criticità dei rifiuti urbani ha emesso un decreto di requisizione, acquisendo i 20 mila metri cubi messi a bando, da utilizzare per conferire rifiuto trattato.

Dunque arrivano le puntualizzazioni che smentiscono le voci di vendita a privati della Bracciano Ambiente: “nessuna vendita di terreni a privati – conclude il sindaco di Bracciano – e rispedisco al mittente o ai mittenti, la tesi che Cupinoro sia il sito alternativo a Malagrotta”. Infine qualche calcolo lanciato dal primo cittadino per far capire che la realtà dei fatti è che tutti i rifiuti della Capitale e dintorni non potranno matematicamente finire a Cupinoro: Roma, Fiumicino, Ciampino e il Vaticano producono 1.800.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati all'anno, 700 mila, 800 mila tonnellate di rifiuto proveniente da trattamento meccanico e biologico. Pronti ad un flash mob e ad incontri con specialisti e oncologi sono i membri dell’associazione di cittadini contro mafie ed ecomafie di Antonio Turri:”Manifesteremo ancora la nostra contrarietà – dice Solvia Damiani, referente per l’associazione del circolo di Bracciano – la nostra mission è imparare assieme ai cittadini ad essere liberi e non incentivare gli interessi mafiosi che potrebbero venirsi a creare attorno al ciclo dei rifiuti.

Dobbiamo imparare a comprendere i nostri diritti”. Preoccupati anche i membri del comitato pendolari Fl3 di Bracciano: “lanciamo l’allarme – dice Luca Pagni, membro del comitato – rispetto alle ripercussioni negative che avrà il turismo da Fiumicino a Civitavecchia dove oltre agli odori dei rifiuti potrebbero esserci polveri di carbonio che dalla centrale termoelettrica di Cvitavecchia potrebbero essere conferite non solo nei cementifici di Bassano Romano ma anche nei Comuni limitrofi dell’area nord della Capitale”  

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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