Connect with us

Roma

ROMA, LUNEUR: PARCO DI ROMA, QUESTO S – "CONOSCIUTO".

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 8 minuti Albertone diceva: "Io sono io e voi non siete un c…..!"

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 8 minuti
image_pdfimage_print

Redazione

Roma – Saverio Pedrazzini vorrebbe delle risposte risposte. Lui è uno storico ex sub conduttore il quale ha preso carta e penna e scritto al sindaco di Roma Ignazio Marino al vicesindaco Nieri e al presidente del VIII Municipio di Roma. Ha scritto per evidenziare i fatti e voli pindarici che hanno fatto capitombolare nel mistero la aggrovigliata situazione in cui versa il Luneur di Roma. Ecco la lettera:

On. Ignazio Marino

Sindaco di Roma

On. Luigi Nieri

Vice Sindaco di Roma

On. Andrea Santoro

Presidente VIII Municipio Roma

Mi permetto di sottoporre alla Vs. attenzione la vicenda del LUNEUR , parco giochi di Roma Capitale più antico di Italia.

Lo storico parco di Roma ha avuto uno splendore per oltre 50 anni ed oggi invece è chiuso, da oltre 5 anni,privando famiglie di giostrai della loro dignità e del lavoro guadagnato con sacrificio.

Mi presento sono Saverio Pedrazzini, ex sub-conduttore, che dal 1980, anno della dipartita del proprio genitore ha continuato il lavoro fatto dalla famiglia, portando avanti una tradizione dalle lontane radici.

Brevemente, usando un eufemismo, vorrei riassumere i punti che ancora oggi hanno fatto del LUNEUR l’oggetto misterioso.

La precedente giunta Capitolina, che aveva la punta di diamante nella persona di Gianni Alemanno, è riuscita a mettere gli uffici capitolini, ognuno per la propria competenza, a ridicole rappresentazioni, come meglio descritto successivamente.

Gli intrecci che hanno regolato questa vicenda,volevano avere il pregio di un gioco machiavellico,di una intelligenza acuta e sottile,ma se non capace di essere controllata poteva sfogare in una azione di spregiudicatezza.

Tanta è stata la superbia degli ideatori del “ bando di gara” che alla fine si sono trovati loro stessi coinvolti in questo gioco perverso che per trovare la soluzione a quanto creato hanno modificato continuamente le regole del “GIOCO”,e alla fine non più in grado di dare risposte hanno,metaforicamente,utilizzato la classica e goliardica citazione usata dal nostro Albertone : “ Io sono Io e voi non siete un C…..!!!!!, questa era in un film mentre in questo caso siamo nella vita reale…!!!!!

E’ stato brutto aver dovuto constatare, per chi crede nella legalità e nei valori,che in questi anni la classe politica che ha governato Roma è andata a braccetto con i poteri forti ed a volte anche con atti di sottomissione.

E’ stato avvilente vedere che un imprenditore come Luigi Abete, Presidente della Cinecittà Entert.spa e di altre società di rilievo nazionale,con un ruolo importante nella economia italiana ed europea, si sia reso protagonista in negativo di questa situazione.

Nell’invito a manifestare tra i tanti punti era inserito anche quello che avrebbe dovuto caratterizzare la riqualificazione del parco, il punto E di tale invito prevedeva che :” gli elementi di valutazione per l’individuazione del soggetto di cui al punto D ( adeguare l’area divertimenti alle innovazioni proposte dal mercato di settore),consisteranno (i) nella migliore offerta per l’acquisizione della locazione dell’area e della gestione del parco; (ii) nel miglior progetto di rilancio e di rivalutazione del Parco divertimenti, che preveda e garantisca la riprogettazione del Parco, pur nel rispetto della tradizione, anche mediante l’introduzione delle innovazioni proposte dal mercato dei parchi tematici,nonché lo sviluppo e la rivalutazione dell’area;(iii) comprovata solidità economica – finanziaria.

Indicazione del prezzo annuale offerto per la locazione dell’area;

Concept di un progetto di ristrutturazione/definizione del parco che avrebbe dovuto illustrare la scelta del modello/ tema di parco divertimenti proposto;

Business plan dell’iniziativa.

Nella sentenza del tar, ricordo che i sub – conduttori non hanno impugnato l’esito della gara, perché la loro posizione era ed è saldamente tutelata, sia nell’art.1 lettera I dell’offerta vincolante, sia nella sentenza stessa, dove il tar riportava testualmente:”
“a) nella parte relativa alla espressione "Operatori del Parco" menzionata al punto d (iii) delle premesse della bozza del contratto di locazione, lo stesso Eur fornisce precisazioni sul significato della stessa locuzione ("Operatori del Parco") a livello meramente interpretativo che qualunque partecipante alla selezione, a tenore della stessa lettera del 7/12/2007, poteva richiedere all'Ente.

Viene infatti solo precisato che la espressione "Operatori del Parco" indica i proprietari/gestori delle attrazioni che, sino alla data di scadenza della concessione attualmente in essere, hanno operato nel Parco;”

“Anche in relazione alle censure con le quali la ricorrente (sogepark) contesta il mancato rispetto, da parte di EUR s.p.a., delle previsioni di salvaguardia delle aspettative degli operatori del Parco "[punto iii della lettera d) delle premesse alla bozza di contratto di locazione (vedasi per riferimento anche letto I punto 1 lettera EUR del 7/12/2007 per la offerta a fermo)] per la quale era stato chiarito dallo stesso EUR che "L'espressione operatori del Parco indica i proprietari/gestori delle attrazioni che, fino alla data di scadenza della concessione attualmente in essere, hanno operato nel Parco", Cinecittà con la nota del 20.12.2007 ha affermato la sua disponibilità mirata a salvaguardare le stesse aspettative assumendo impegni:

a) in ordine: all’acquisto, dagli attuali sub conduttori, impianti ed attrezzature, al prezzo corrente di mercato (omissis);” (omissis = gioco machiavellico)

A questo punto chi è la figura del sub – conduttore presente nel bando di gara? quale era la finalità di aver inserito questa figura, se non quella di scoraggiare la partecipazione di società interessate all'area?

Allora il Tar quale figura di sub – conduttore ha preso in considerazione nella sentenza?

Se è c’è perfetta coincidenza, come spesso dichiarato dall’ex ad riccardo mancini,tra il contratto firmato nel 2008 con quello depositato nei documenti di gara, dove era prevista la salvaguardia , perché il tar fa riferimento alla bozza di contratto ed all’offerta vincolante e non al contratto del 2008? Perché sempre il TAR nella sentenza, non riporta per esteso il contenuto della lettera a latere, usando un bel OMISSIS, ma si limita solo a riportarne due righe? Perché nel contratto di locazione 2008 non è riportato quello che la commissione esaminatrice ha ritenuto valido per la salvaguardia dei sub- conduttori, la proposta di Cinecittà di cui alla lettera a latere , mentre oggi si dichiara che la stessa era un allegato al contratto?

A questo punto è da chiederci, siamo in presenza di un falso ideologico in atto pubblico o in una ipotesi di abuso d'ufficio ed omissione di atti dovuto?

Nel primo caso si potrebbe parlare,opinione personale, di falso ideologico in atto pubblico ai sensi degli art.483 e/o 476, in quanto nell’offerta vincolante erano previsti una serie di obblighi tra cui quello della salvaguardia dei c.d. sub- conduttori, mentre l’ad. di eur spa Riccardo Mancini dichiara che la presenza dei sub- conduttori è priva di ogni e qualsiasi diritto e quindi non si comprende la presenza della salvaguardia nell’offerta vincolante, mentre nel caso in cui la presenza dei sub – conduttori come elementi del bando di gara e quindi figura tutelata, si potrebbe parlare di una ipotesi di abuso d’ufficio, fatta dal precedente ad. Mauro Miccio con la firma del noto contratto del 2008 ed una di omissione di atti dovuto nei confronti dell’attuale ad. Riccardo Mancini, perché nella nota riunione del 30/09/2010,presso la Commissione Trasparenza del Comune di Roma Presidente dr. Massimiliano Valerani, dichiarò che nel bando di gara era prevista la tutela dei sub-conduttori,ma poiché il precedente ad di eur spa aveva sottoscritto il contratto di locazione cancellando la salvaguardia dei sub – conduttori, Egli non poteva fare altro che attenersi al contratto sottoscritto, senza tra l’altro al momento dell’accettazione della carica ed al passaggio delle consegne rilevare la situazione, cosa che fu fatta su pressione dei sub – conduttori nella nota riunione e dopo due anni dall’accettazione dell’incarico…!!!! Faccio notare che stessa dichiarazione così come riportata – che i sub- conduttori sono una figura non riconosciuta da eur spa, ma che gli stessi erano presenti nel parco senza che l'eur spa riconoscesse la loro presenza e quindi privi di qualsiasi voglia diritto e/o aspettative al riguardo – e tanti altri passaggi sono presenti in una lettera inviata in data 6/10/2010 sempre dall’ad. Riccardo Mancini al presidente della commissione trasparenza Massimiliano Valeriani , dove anche che qui si legge di una confusionaria rappresentazione della vicenda come del resto lo sono tutti i passaggi che vengono riportati in una sorta di copia ed incolla nell’ultimo documento, cercando in un modo alquanto commovente di modificare le dichiarazioni fatte nella riunione della commissione trasparenza del 30/09/2010 ed è bene ricordare che prima delle lettera del 6/10/2010 erano state fatte delle commissioni presso il mun. exXII i cui componenti erano la dr. Palazzino per il municipio, il dr. Piergallini( guarda caso la stessa persona che era presidente nella commissione esaminatrice presso Eur spa, nonché dipendente della stessa) per Eur spa, la associazioni rappresentative dei sub – conduttori tutte con l’oggetto della posizione dei sub-conduttori!!!!
Sinceramente non riesco a capire come mai un bando di gara così semplice abbia tanti risvolti è la maggior parte molto oscuri.

Sempre nel bando di gara, all’art.4 era prevista la costituzione di società veicolo o new co., ma era previsto pure che nel caso in oggetto i nuovi soggetti avrebbero dovuto sottoscrivere tutti i documenti presentati dalla società partecipante, in questo caso Cinecittà.

Ma la cosa strana è nel nuovo contratto di locazione, dove compaiono come contro parte di Eur spa sia Cinecittà che la soc. veicolo Lep, si potrebbe pensare ad una estensione indiretta di accettazione dell’offerta vincolante presentata da Cinecittà, con tutti relativi adempimenti, altrimenti ad una trattativa privata….!!!

Complimenti all’ad. di Eur spa Riccardo Mancini, che continuando nella sua opera di contraddizione tira fuori sempre elementi nuovi, che hanno solo il risultato di dichiarare che il bando era in qualche modo “ pilotato” a conferma di tutto, dichiara ancora oggi che la destinazione così come indicata nel bando di gara, sarà di un parco divertimenti con standard di livello europeo…..dimenticando però di riportare che nella commissione

ambiente del 12/2/2012 sul tavolo erano presenti solo fotografie di giostre e non i progetti di cui al bando e di cui la soc. Cinecittà è stata dichiarata vincitrice.

Che il parco da Egli tanto decantato,oggi non è altro che un family park e che gli investimenti previsti nel bando di gara per un importo di 12.000.000,00 di euro sono e saranno solo un sogno, come un sogno rimarrà il NUOVO LUNEUR, questo è come si dice rispettare i CITTADINI !!!!!!!

i Politici coinvolti a vario titolo nella vicenda sono stati,ognuno per la loro competenza e per il ruolo sia istituzionale che partecipativo nel capitale sociale di Eur spa,sono stati sollecitati, con tre interrogazioni e due mozioni, con una serie di richieste sindacali e personali.

Un altro aspetto importante, di questa vicenda, è la questione della penale prevista nel contratto, dove nel primo sottoscritto ed accettato e depositato al momento della gara prevedeva una somma di € 10.000.,00, mentre nella stesura del nuovo contratto, predisposto subito dopo l’individuazione del vincitore è scesa a € 2.000.,00 SEMPRE GIORNALIERE.

Perché dopo oltre 5 anni eur spa non ha mai provveduto alla applicazione del contratto applicando sia le penali che la risoluzione del contratto in danno, creando invece un danno erariale alla soc.eur spa,che sia nel primo che nel secondo contratto avrebbe portato nelle casse di eur spa invece una notevole somma di denaro?,

perche’ il prof. Miccio ad di eur spa subito dopo l’espletamento del bando di gara ha penalizzato una societa’ a capitale pubblico, riducendo la penale, in favore di una società privata?

Perché l’avvocatura comunale e l’ufficio legale del ministero della economia, hanno autorizzato una riduzione del canone di locazione a favore di cinecittà entertr.?

Perché, se il bando di gara aveva elementi di trasparenza e di legalità ancora oggi il parco è chiuso?

Perché oggi, con una semplice dia esposta al di fuori dei cancelli del parco luneur, si parla di family park in pieno dispregio al bando di gara?

Ricordo che sono presenti presso le sedi competenti un esposto alla procura della repubblica, alla corte dei conti per una ipotesi di danno erariale, ed lla autorita’ per il controllo dei contratti pubblici.

La lettera di cui sopra è rivolta ad una speranza, che si possa trasformare in un incontro a breve, per conoscere la verita’ su questo mistero, dove le caste la stanno facendo da padrone,e dove oggi famiglie, che per oltre 50 anni hanno prodotto gioia e divertimento, sono state scippate del loro lavoro e della loro dignità, dalla politica troppo sottomessa a questi poteri forti,che produrra’ nell’immediato futuro una ulteriore perdita di lavoro da parte di tutte quelle famiglie che sono legate con il comune di roma con i contratti dei punti verdi infanzia.

L’immagine di cambio di cui si e’ parlato in questi ultimi mesi, mi fa credere che forse le tante famiglie riusciranno ad avere una risposta.

Con l’occasione mi e’ gradito inviare i miei più cordiali saluti.

LEGGI ANCHE:

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

Continua a leggere

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

Continua a leggere

Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti