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Redazione
Roma – Il presidio denuncia tutte le istituzioni coinvolte nell'individuazione del sito della Falcognana, in quanto il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando si era impegnato a fare tutti gli accertamenti del caso, che però non sono stati mai resi pubblici. "Siamo di fronte a una palese violazione degli tabella della Costituzione, ovvero il 9 che sancisce la tutela paesaggistica e il 32 che tutela la salute pubblica. nella totale assenza di qualsiasi valutazione correlata a questi due principi costituzionali", dichiara il Presidio No discarica Divino Amore.
"Ma non è tutto", puntualizza il Presidio. "Non si vedono coinvolti nel processo decisionale il MIBAC, il ministero della Salute, enti di cui il Presidio ne ha chiesto la presenza con forza e fin dall'inizio della vertenza. Il ministro si era impegnato a parole a pubblicare le carte, ma non lo ha mai fatto, il commissario Goffredo Sottile ha presentato il 12 settembre la relazione integrativa, tutt'ora secretata. Zingaretti, che dovrebbe riunificare queste richieste e fare chiarezza sulle autorizzazioni ambientali accordate alla Ecofer, tenendo conto del vincolo Bondi, fa orecchie da mercante. Almeno, il governatore del Lazio, faccia le verifiche su chi ha firmato gli atti autorizzativi di questa discarica. Marino, il sindaco fantasma, ha declinato ogni responsabilità, almeno per questa periferia. Il primo cittadino, come anche la giunta precedente guidata da Gianni Alemanno devono dare spiegazioni sui 52 milioni stanziati il 4 agosto 2012 per il "Patto di Roma", che prevedevano l'inizio della raccolta differenziata porta a porta, mai partita".
Anche l'assessore all'ambiente Estella Marino, – continua il Presidio – sembra scomparsa di scena. Addirittura si è trincerata dietro ad un mutismo impenetrabile. Ricordiamo che risolvere la questione rifiuti significa coinvolgere tutte le istituzioni, le quali, ahimè, sono incredibilmente fuggite. Per questo sono tutte colpevoli, nessuno escluso, dalle giunte precedenti fino a quelle attuali".
"Stiamo assistendo ad una emergenza rifiuti costruita ad arte per ingrassare i soliti noti, in cui gli unici danneggiati risultano essere i cittadini. Il ministro dell''Ambiente s'informi anche su Roncigliano dove viene sversato il 'tal quale' e faccia le verifiche sulla storia dell'arte dell'Ecofer. Noi oggi,- conclude il Presidio – in questo scenario dove le istituzioni si sono dileguate, manifesteremo ancora una volta contro la discarica al Divino Amore. Lo faremo nei modi pacifici e civili che ci hanno sempre contraddistinto, con un corteo che partirà dal presidio al chilometro 15 dell'Ardeatina e si concluderà al Santuario del Divino Amore. E diremo a gran voce che sono tutti colpevoli di questo scempio ambientale. Oggi ricordiamo con una certa soddisfazione che il ministro Bray si è fatto carico delle responsabilità del suo ufficio, chiarendo una volta per tutte le verifiche di compatibilità con i vincoli paesaggistici presenti nell'area della Falcognana".
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