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Viterbo

VITERBO, DANNI ALLUVIONE: “NIENTE FONDI DALLA REGIONE LAZIO.

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Tempo di lettura 2 minuti Il Presidente della Provincia Marcello Meroi: “Sono mesi che questo Ente non riceve più trasferimenti”

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Redazione

Viterbo – “D’ora in avanti gireremo ogni legittima lamentela dei cittadini viterbesi al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e all’assessore regionale ai Lavori pubblici, Fabio Refrigeri, perché la Provincia non ha alcuna responsabilità per ciò che riguarda i mancati interventi di messa in sicurezza sulle strade della Tuscia”. Così il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Meroi, interviene dopo la lettera inviata dai cittadini di Tarquinia per segnalare la precaria condizione della SP Valle del Mignone, una delle arterie provinciali colpita maggiormente dall’alluvione di un anno fa.
“Sono mesi che questo Ente non riceve più trasferimenti – continua -, siamo impossibilitati persino ad occuparci di benché minimi lavori di asfaltatura a freddo.

Nel caso specifico della valle del Mignone, poi, le criticità sono esclusiva responsabilità della Regione, che non ha provveduto a girarci non solo i 10 milioni di euro stanziati dal Governo centrale per le aree colpite da calamità naturale, ma neanche la prima tranche di 2 milioni e 600 mila euro che servirebbe per far fronte all’emergenza”. Eppure l’Esecutivo Monti ha firmato il decreto lo scorso marzo, trasferendo subito dopo i primi finanziamenti per la Tuscia alla Regione. “Questi soldi però qui non sono arrivati – aggiunge Meroi -. Nonostante i ripetuti solleciti da parte della Provincia, le promesse sono rimaste solo parole. La Regione Lazio non ha ancora neanche nominato il soggetto attuatore: in questa situazione è impossibile per la Provincia di Viterbo dare risposte alle sacrosante richieste dei cittadini, dato che l’auspicata soluzione del problema non dipende dalla nostra volontà”.

In realtà l’assessorato provinciale ai Lavori pubblici, sollecitato quotidianamente dal consigliere tarquiniese Alfio Meraviglia, si è già mosso per ciò che concerne la fase progettuale, individuando le possibili soluzioni diverse riunioni effettuate direttamente sul territorio con i vari soggetti interessati. “Gli uffici hanno già predisposto il progetto per l’intervento definitivo di soluzione della problematica – spiega Meraviglia – ma il blocco dei fondi ha fermato tutto. Proprio per questo, grazie all’interessamento dell’assessore Camilli e indipendentemente dall’arrivo dei finanziamenti per l’emergenza, abbiamo inserito nel piano dei Lavori pubblici, come priorità, la realizzazione del progetto che verrà finanziato compatibilmente con le risorse previste nel prossimo bilancio. Comprendiamo il disagio dei cittadini, ma la Provincia ha fatto e continuerà a fare il possibile per risolvere quanto prima questo grave problema”.
“L’estate è trascorsa senza che si sia potuto effettuare alcun lavoro di messa in sicurezza – conclude il presidente – e la brutta stagione è alle porte. Con le prime piogge certo la situazione generale non potrà peggiorare, soprattutto a causa del fango. E’ ora che questo territorio ottenga le risorse necessarie per la sistemazione delle arterie viarie”.
 

Cronaca

Ferrovia Roma Nord, da gennaio 2025 chiude la tratta Montebello – Viterbo: pendolari infuriati

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Giovedì scorso è stata annunciata da Astral e Cotral, gestori della linea, al Comitato dei Pendolari della Roma Nord la chiusura completa per due anni, a partire dal gennaio 2025, del tratto ferroviario Montebello – Viterbo della Ferrovia Roma Nord.

Una scelta, stante già le numerose critiche, che ora rischia di bloccare quasi completamente il trasporto di numerosi pendolari che vivono da anni lungo la tratta ferroviaria.

Le osservazioni più attente in relazioni a questa situazione provengono da una nota, diffusa ieri, da una uno dei più seguiti comitati di pendolari, l’associazione TrasportiAmo.
“Sostituire 89 km di linea ferroviaria, scrive l’associazione, con un servizio bus è una soluzione non solo inadeguata, ma anche logisticamente insostenibile. Le infrastrutture stradali esistenti non possono gestire un così elevato aumento del traffico, come possiamo già osservare oggi, e la stazione di Montebello dispone di un parcheggio già ora insufficiente”
Ed in più fa notare come “per ogni treno serviranno almeno tre vetture, il che significa distoglierle dalle altre linee o, come al solito, ricorrere ai privati, con un ulteriore aggravio sui costi”.

Un analisi lucida compiuta da chi, da anni, utilizza tale importante arteria ferroviaria che collega i due capoluoghi di regione e vive, da troppo tempo, una situazione insostenibile fatta di ritardi, corse tagliate e carrozze troppe volte colme ai limiti della vivibilità.

La scelta di Astral e Cotral rientra, come si legge nei loro comunicati, in un piano di riqualificazione della rete ferroviaria Laziale ma, apparentemente, rischia di cozzare con alcune dichiarazioni rese in un’intervista del maggio 2023 sul vignaclarablog.it da parte del presidente Cotral, Amalia Colaceci, che dichiarava “E’ stato loro detto che devono attendere settembre del 2024 per vedere viaggiare sei treni nuovi sulla Roma Nord”.

La paura di TrasportiAmo è tutta racchiusa nella parte finale del comunicato: “non si capisce perché, conclude la nota, non venga presa sul serio la possibilità di svolgere queste lavorazioni in soggezione di esercizio, come nel caso del raddoppio del binario che RFI sta realizzando sulla FL2 nella tratta Lunghezza-Guidonia Montecelio. Non vorremmo che questa sia solo una scusa per chiudere tutto definitivamente, come avvenne per il servizio extraurbano della Roma-Fiuggi agli inizi degli anni Ottanta”.

Abbiamo già inviato ad Astral e Cotral una mail per chiedere se, ad oggi, esista un piano alternativo di trasporto e come questo venga strutturato al fine di ridurre al minimo le possibili e palesi ripercussioni che, con questa scelta, rischiano di gravare ulteriormente sui tanti pendolari della Ferrovia Roma Nord.

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Costume e Società

Bolsena, a palazzo del Drago il pesce incontra le bollicine della Franciacorta

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Sabato 29 giugno, per il ciclo di appuntamenti dal titolo “Art, history, food and beverage”
 
Tra i giardini, le stanze e le terrazze di palazzo del Drago una serata che unisce enogastronomia, cultura e letteratura. È la proposta di Voltumna srls per sabato 29 giugno, alle 20, per il ciclo di appuntamenti “Art, History, Food&Beverage” in una delle cornici più suggestive di Bolsena, l’antica fortezza e dimora signorile cinquecentesca nel cuore del borgo vecchio. I partecipati saranno accompagnati su via delle Piagge fino al portone cinquecentesco, per poi intrattenersi tra i suggestivi e scenografici spazi di Palazzo del Drago. Il buffet in piedi, con finger food, curato dagli chef del ristorante Il Pinziale, sarà a base di pesce tra cui spicca un’eccellenza del pescato del lago di Bolsena: il coregone. In abbinamento saranno proposte due bollicine dell’azienda agricola Monzio Compagnoni della Franciacorta: Cuvée “alla moda” pas dosè e Cuvée “alla moda” brut rosè.  La serata, organizzata in collaborazione con l’enotabaccheria Dal Biondo 1977, sarà arricchita dalla presentazione del libro “Sciampagna. Lo spumante classico italiano”. Il volume, ha tra gli autori, i due sommelier viterbesi Cristina Baglioni ed Enrico Zamboni, che saranno presenti alla serata. La prenotazione è obbligatoria per il numero limitato di posti. Si può scrivere alla email voltumna175@gmail.com o chiamare i numeri 328 8965009 – 320 2467716, per avere informazioni più dettagliate.
 
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Cronaca

Soriano nel Cimino, restauro Palazzo Chigi Albani: sabato 1 giugno la presentazione ufficiale

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Sarà presentato ufficialmente l’importante progetto di restauro di Palazzo Chigi Albani a Soriano nel Cimino. Un’opera da 5 milioni di euro che permetterà di recuperare, valorizzare e promuovere la storica struttura.

La conferenza di presentazione, che si svolgerà sabato 1 giugno alle 18.30 nell’incantevole cornice di Palazzo Chigi Albani, sarà moderata dal vicesindaco, e assessore alla Cultura e Turismo, Rachele Chiani.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco Roberto Camilli seguiranno gli interventi dell’architetto Margherita Eichberg, Soprintendente per Viterbo e Etruria meridionale, dell’onorevole Mauro Rotelli, Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, degli architetti Yuri Strozzieri e Giuseppe Borzillo, funzionari della Soprintendenza dei Beni Culturali e dell’architetto Alessandro Aimola, responsabile dell’ufficio tecnico di Soriano nel Cimino.

“Sarà una giornata ricca di emozioni, – commenta l’amministrazione comunale – poiché si tratta di un progetto dal grande valore storico, culturale e, per i sorianesi, anche affettivo. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che stanno lavorando per la realizzazione di questa opera significativa”.

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