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Roma

NEMI: L'ACEA RISPONDE TEMPESTIVAMENTE: L'ACQUA E' CONTAMINATA DA BATTERI SOLTANTO ALLA FONTANELLA IN PIAZZA DE SANCTIS

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Tempo di lettura 6 minutiIn alcune persone, questo tipo di Escherichia Coli può anche causare anemia o insufficienza renale e portare infine alla morte.

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Una complicazione dell'Infezione da Escherichia definita sindrome emolitica uremica (HUS), più frequente nei bambini di età inferiore ai 5 anni e negli anziani,  può manifestarsi anche settimane dopo.

 

Chiara Rai

Nemi (RM) – Arriva tempestiva la risposta di Acea che da una parte ci rassicura e ci permette di rassicurare i lettori e dall’altra sposa la tesi dell’ordinanza comunale “tardiva”. Il Comune di Nemi, infatti, pur essendo a conoscenza addirittura dal 1 luglio che l’acqua della fontana in piazza De Sanctis fosse inquinata è rimasto in silenzio fino all’8 agosto, omettendo la non conformità dell’acqua che a causa di contaminazione da E. Coli non va erogata. [ CLICCARE QUI PER LEGGERE L'ORDINANZA DEL COMUNE DI NEMI DELL'8 AGOSTO 2013 ] 

Ma veniamo al gestore.  Acea conferma la chiusura della fontanella in piazza De Sanctis a Nemi, e sottolinea che “la chiusura – si riporta testualmente –  si è resa necessaria a causa di un momentaneo inquinamento batteriologico, che ne ha alterato i parametri solo ed esclusivamente al punto in cui è ubicata la stessa”. 

Dunque nessun pericolo per le abitazioni ma l’inquinamento batteriologico è circoscritto alla fontanella. “La presenza di animali – prosegue la nota Acea –  in specie volatili, e la continua esposizione all’aperto della fontana,  aveva provocato, nel mese di luglio il rilievo di contaminazione batteriologica. 

La Società conferma, però, che non sussistono problemi d’inquinamento né di alterazione dei parametri dell’acqua distribuita a Nemi,  né alle abitazioni limitrofe alla fontanella e ribadisce che  la questione ha coinvolto solo il manufatto in questione, sul quale si interverrà quanto prima per una modifica strutturale del cannello di uscita”.

Dunque dalla nota Acea, e ringraziamo il gestore per il pronto riscontro, si prende atto del fatto che non vi è pericolo che l’acqua nelle abitazioni sia contaminata, che quanto prima il gestore interverrà con una modifica al cannello di uscita per ripristinare l’acqua alla fontana e si prende anche atto che la contaminazione batteriologica si è verificata nel mese di luglio, come asserisce Acea. 

E quindi a cosa serve una ordinanza sindacale che ordina di chiudere la fontanella e arriva tardiva l’8 agosto quando fino a questa data i cittadini hanno bevuto alla fontanella sicuri di bere ACQUA CONFORME? Ovvero acqua non contaminata da batteri?  

Gli effetti di questi batteri in bambini in età inferiore ai 5 anni si manifestano anche settimane dopo aver bevuto l’acqua contaminata. Ma evidentemente queste conseguenze sono state sottovalutate dall’amministrazione di Alberto Bertucci, visto che l’ordinanza di chiusura dell’acqua è datata 8 agosto. 

Immaginarsi il periodo che è mancata l’acqua nelle case (anche lo scorso fine settimana) quanti si sono recati alla fontanella pubblica per riempire le bottiglie d’acqua.  

Perché il sindaco Alberto Bertucci e la sua giunta non si sono preoccupati immediatamente di avvisare i cittadini e dissuaderli dal bere alla fontanella pubblica? Perché non hanno pubblicato sul sito istituzionale o affisso in paese avvisi relativi il pericolo di acqua contaminata presso la fontanella? 

C'e' un manifesto, certamente non passato inosservato alla cittadinanza, affisso prontamente dal sindaco Alberto Bertucci e rinnovato nel tempo e di carattere personale dove esorta i cittadini a promuovere azioni contro la stampa. 

Grazie alla stampa, però adesso possiamo conoscere lo stato dell'acqua grazie a domande dirette formulate all'Acea dal nostro giornale e anche grazie al reperimento delle analisi Acea di questo luglio che il nostro quotidiano pubblica ai fini di mettere la cittadinanza a conoscenza della qualità dell'acqua che si beve. 

Dunque è possibile conoscere i valori dell'acqua di Nemi (zona 2 Calvarione). Questi valori, purtroppo non sono reperibili sul sito istituzionale del Comune di Nemi. 

[ CLICCARE QUI PER LEGGERE I VALORI DELL'ACQUA DI NEMI RILEVATI A LUGLIO 2013 DA ACEA ]

Comunque aldilà delle spiegazioni di Acea ci si chiede: Ma non è che c’è stato un malfunzionamento dell’impianto di clorazione nella rete idrica che fornisce acqua a tutte le utenze? Dubitare è lecito e ci chiediamo come sia possibile escludere con certezza la contaminazione della rete idrica con la rete fognante segnatamente nel sito di piazza Pietro De Sanctis. 

Nozioni su infezione da Escherichia Coli: 

Escherichia Coli è il nome di un batterio che vive nel tratto digestivo di noi umani ma anche di diversi animali. Esistono molti tipi di Escherichia Coli (E. Coli) e la maggior parte di questi sono in realtà innocui; alcuni tipi invece, possono causare diarrea alle volte anche emorragica.

Questi batteri sono detti Escherichia Coli enteroemorragici (EHEC). Un tipo comune è l’ E. coli O157:H7. In alcune persone, questo tipo di Escherichia Coli può anche causare anemia o insufficienza renale e portare infine alla morte. Altri ceppi di E. coli, causano infezioni del tratto urinario o altri tipi di infezioni.

Ma andiamo con ordine e cominciamo punto per punto ad analizzare che cos’è l’Escherichia Coli:

Qual è la causa di una infezione da Escherichia Coli?

Le infezioni da Escherichia Coli possono essere contratte entrando in contatto con le feci sia di umani che di animali.

Può accadere per esempio bevendo acqua o mangiando cibo contaminato dalle feci stesse.

Escherichia Coli negli alimenti

L’ E. coli può insediarsi anche nella carne durante la sua lavorazione. Se la carne infetta non viene cotta a 71°C, il batterio sopravvive e noi possiamo infettarci semplicemente ingerendo la carne stessa. Questo appena descritto è il modo più comune attraverso il quale le persone vengono infettate da Escherichia Coli.

Qualsiasi cibo che entra in contatto con la carne cruda può infettarsi e a sua volta infettare noi.

Fra gli altri cibi che possono essere infetti da Escherichia Coli, ricordiamo:

Latte non pastorizzato o prodotti caseari. I batteri possono diffondersi dalle mammelle della mucca al suo latte. Bisogna quindi verificare che le etichette sui prodotti caseari al fine di assicurarsi che sia presente la parola “pastorizzato”. Ciò significa che l’alimento è stato riscaldato per distruggere i batteri.

Frutta e verdura cruda, come lattuga, germogli di erba medica o sidro di mele non pastorizzato o altri succhi non pastorizzati che sono entrati in contatto con feci di animali infetti.

Infezione da Escherichia coli enteroemorragici (EHEC-VTEC): rappresenta l'infezione più comune ed è causata da un particolare Escherichia coli denominato O:157 H7 il quale determina diarree sanguinolente gravi e nel 3-5 per cento dei casi, una complicazione definita sindrome emolitica uremica (HUS), più frequente nei bambini di età inferiore ai 5 anni e negli anziani, che può manifestarsi anche settimane dopo. La malattia è determinata dalla produzione di tossine fra le quali la più importante sembra essere la verocitotossina.

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