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RIETI, IL SINDACO CHIARISCE: NESSUN AVVISO O ACCERTAMENTO DA PARTE DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE A SUO CARICO

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Tempo di lettura 2 minutiPetrangeli annuncia che intraprenderà azione giudiziaria verso i responsabili

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Redazione

Rieti – In merito a quanto riferisce l'edizione odierna del Corriere di Rieti, appare opportuno chiarire quanto segue.

Non è stato mai effettuato alcun avviso o accertamento da parte dell'Amministrazione comunale a carico di Simone Petrangeli per mancato pagamento di tributi e il Sindaco è in regola con il pagamento di tutte le imposte locali.

Per quanto riguarda, invece, i beni dichiarati nell'Anagrafe degli eletti sono state denunciate tutte le proprietà mobiliari e immobiliari riconducibili al Sindaco come facilmente verificabile da qualsiasi cittadino. Si tratta di n. 1 autovettura e n. 3 immobili, e non n. 6 come l'articolo lascia intendere, e anche questa circostanza è riscontrabile da un'esatta lettura della visura catastale.

Nello specifico: il Sindaco possiede un'abitazione di cui è proprietario, la nuda proprietà di uno studio professionale e di un locale commerciale. Nella visura dell'Agenzia del Territorio sono chiaramente elencate le stesse proprietà con le relative pertinenze.

E' evidente che quanto riferito nell'articolo è dettato solo dalla malafede essendo i contenuti della visura in questione chiari (3 immobili e non 6) e di semplice lettura (le pertinenze sono segnalate con le corrispondenti categorie).

"La macchina del fango azionata nei miei confronti – dichiara in merito il Sindaco Simone Petrangeli – è la dimostrazione evidente che si vuole fermare il processo di rinnovamento e cambiamento basato su legalità e trasparenza che abbiamo avviato dal giorno del nostro insediamento.

Al netto delle azioni giudiziarie che mi vedo costretto ad intraprendere nei confronti dei responsabili di questa maldestra opera di diffamazione, mi sento di affermare con convinzione che quella di oggi, che fa il paio con quella di qualche tempo fa che ipotizzava a mio carico un'iscrizione nel registro degli indagati, è la dimostrazione palese che in Città e purtroppo anche all'interno dell'Ente c'è ancora chi cerca di ostacolare il ripristino della legalità.

La mia storia personale e politica è nota a tutti e sono sicuro che la Città saprà rispondere a questo miserabile e deprimente tentativo di infangare chi sta tentando di restituire dignità a un'istituzione pubblica violentata da anni di malgoverno e depredata senza ritegno".